venerdì, 19 Aprile 2024
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Scuola, ancora occupazioni. Ma c’è chi non ci sta: la lettera di una madre

Scuola, continua la protesta anche a Firenze. Dopo la manifestazione di venerdì scorso, sono cominciate le occupazioni di diversi istituti della città. Ma c'è anche chi la pensa diversamente: ecco la lettera della madre di un'alunna del liceo classico Galilei che riapre il dibattito sulle forme di protesta.

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Scuola, continuano le proteste contro il ddl Gelmini. Anche a Firenze, dopo il corteo studentesco di venerdì scorso (e le conseguenti polemiche per il “blocco” della città), sono iniziate le occupazioni di alcuni istituti della città.

OCCUPAZIONI. Occupazioni come forma di protesta che, anche questa volta, riaccendono il dibattito sulla questione. Sull’argomento riceviamo – e pubblichiamo – la lettera della madre di un’alunna del liceo Galilei.

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LA LETTERA. “Ieri mattina, lunedi 11 ottobre, mi si è presentata davanti agli occhi una situazione che oserei definire comica se non fosse vergognosa: il Liceo Classico Galileo Galilei di Firenze (frequentato da mia figlia) era stato chiuso dall’interno dai …10…..15…..50 ??? (non è dato sapere) occupanti che, dopo due giornate trascorse all’interno della scuola (occupata dopo un’assemblea-farsa da sabato 9 Ottobre) avevano ritenuto opportuno lasciare fuori in strada studenti, personale docente e non, preside compresa.

Visto che la situazione pareva non risolversi ho ritenuto opportuno avvisare la Polizia ed al telefono mi è stato risposto che erano a conoscenza del fatto ed inoltre erano già presenti agenti in borghese. Sollevata, sapendo che qualcuno stava sorvegliando affinchè la situazione non degenerasse, ho chiesto che cosa si sarebbe fatto per dirimere il problema. Ma, con mia incredulità, mi è stato risposto che la Polizia in questi casi ha le mani legate e che non è certo possibile intervenire “buttando fuori” gli occupanti da una scuola………….

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No? Questo è opinabile… Sbaglio o l’occupazione di una scuola è un qualcosa di illegale? Non esiste una autorità alla quale rivolgersi per fare rispettare la legalità? (sempre agendo in modi civili e cortesi, consoni alla situazione, dal momento che porsi più fermamente in merito spetterebbe ai genitori).

Ma, anche tralasciando l’azione educativa connessa coll’impedire che pochi, in preda all’ansia adolescenziale, a nome di tutti si impadroniscano illegalmente di un bene pubblico, mi domando come si possa ammettere che gli stessi pochi impediscano ai molti di usufruirne. Non ci si ritiene capaci della prima azione… allora almeno permettiamo a chi vuole di continuare le lezioni!!

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Perché è veramente ridicolo difendere a parole la scuola pubblica (addirittura con comportamenti oltremodo vergognosi verso le strutture private, vedi corteo studentesco dell’8 Ottobre) ed inneggiare al diritto allo studio, quando poi in concreto si agisce proprio in modo da negarlo a chi lo richiede!!! Forse non tutti, ma parte dei genitori dei ragazzi rimasti fuori dalla scuola ieri mattina (ed a questo punto mi domando per quanti altri giorni), senza entrare nel merito delle opinioni rispetto alla recente riforma, vorrebbero essere interpellati per riuscire a raggiungere soluzioni che garantiscano tale diritto…”.

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