martedì, 7 Maggio 2024
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Scuola, sgravi per le famiglie numerose e i disoccupati

Mensa, trasporto, pre e post scuola. Ammonta a 600mila euro il fondo messo a disposizione del Comune di Firenze per sostenere le spese scolastiche delle famiglie numerose e meno abbienti. Potranno usufruirne circa 6000 nuclei familiari.

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“L’obiettivo – ha spiegato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – è far pagare di più chi guadagna di più. Inoltre si prendono i considerazione non solo le famiglie che usufruiscono del servizio mensa per due o più figli, ma anche quelle in cui i ragazzi sono fuori dal ‘sistema mensa’ (fino a 26 anni di età), ma che, comunque, incidono sul bilancio familiare”.

ISEE, COSA CAMBIA. Anzitutto sono cambiati gli scaglioni Isee per il servizio di refezione scolastica, che interessa circa 25mila utenti. Gli scaglioni sono passati da 9 a 13. “Le famiglie che rientrano nell’ultima fascia e sfiorano i 32mila euro Isee, pari a quasi 70mila euro reali – spiega l’assessore – pagheranno un 1 euro a pasto in più. Attualmente chi rientrava nell’ultimo scaglione, che precedentemente era pari a oltre 22.500 euro, pagava 3,90 euro a pasto: con le nuove tariffe, invece, 4,90 euro. Le famiglie con un reddito Isee più basso, pari o inferiore a 5550 euro, invece, pagheranno soltanto un euro. Questo limite è stato innalzato (precedentemente la soglia minima Isee era di 4mila euro) in modo tale da comprendere nella fascia più bassa, con la quasi totale esenzione, un numero molto più alto di famiglie”.

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“Da non dimenticare – ha sottolineato l’assessore – che l’apposita delibera prevede immediatamente la pubblicizzazione della cosiddetta ‘procedura straordinaria semplificata’ per la presentazione della nuova situazione reddituale per quei cittadini particolarmente colpiti dalla crisi economica, che abbiano perso il lavoro, siano in mobilità o in cassa integrazione”.

SECONDO FIGLIO AL NIDO. “Duecentomila euro – ha proseguito Rosa Maria Di Giorgi – è la somma stanziata per favorire le famiglie numerose che devono iscrivere i bambini all’asilo nido: l’iscrizione per il secondo figlio sarà gratuita. Una scelta, questa, che interesserà circa 100 famiglie”.

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PER CHI HA PERSO IL LAVORO. “Per favorire i cittadini senza lavoro, o con un contratto a tempo determinato, rispetto alle famiglie dove lavorano entrambi i coniugi – ha concluso l’assessore all’educazione – sono stati infine rivisti i criteri d’accesso ai nidi. Fino ad ora i genitori disoccupati rimanevano di fatto fuori dai nidi considerando che avrebbero potuto occuparsi dei figli. Adesso, invece, ai genitori entrambi disoccupati verrà riconosciuto un punteggio. Infine abbiamo pensato alle famiglie che pagano un mutuo: i nuovi parametri tengono quindi adeguatamente conto delle coppie che pagano una rata mensile di 800 euro ed hanno un reddito Isee fino a 18.500 euro”.

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