giovedì, 25 Aprile 2024
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Se il traffico blocca il quartiere. Cresce l’allarme lungo le arterie

Situazione sempre più difficile in alcune strade, da via Aretina a via Faentina. In via Bolognese transitano undicimila auto al giorno, in viale Volta 16mila, e sono solo due esempi: si cercano soluzioni per risolvere la questione. Tra le zone a rischio segnalate dai residenti anche via Masaccio e le piazze Alberti e delle Cure.

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Un quartiere sempre più congestionato dal traffico e “prigioniero” nella morsa dello smog, con residenti e commercianti sul piede di guerra alla ricerca di una soluzione. È il quadro poco rassicurante del quartiere 2, dove la circolazione e l’inquinamento la fanno sempre più da padrona lungo arterie stradali come via Aretina, via Faentina e via Bolognese, bloccate nelle ore di punta da auto che entrano ed escono senza sosta dalla città.

NUMERI. Sono oltre 18mila le autovetture che attraversano giornalmente via Aretina, secondo i dati riportati da Acitraff, sistema di monitoraggio del traffico stradale del Comune di Firenze, aggiornato a novembre 2010. Un numero che va sommato alle 11mila auto giornaliere in transito lungo via Bolognese e alle 16mila in viale Alessandro Volta. “I dati – spiega Gianluca Paolucci, presidente del Quartiere 2 – riguardano soltanto queste tre arterie prese a campione. Ma se fossero sommate alle altre strade del nostro quartiere il quadro diverrebbe ancor più allarmante”. “È un traffico – aggiunge Paolucci – da strade di grande percorrenza, e per risolvere la questione ci vogliono interventi strutturali come il Passante Urbano”. Il Comune, dopo aver abbandonato l’idea del “Tubone”, che prevedeva una tangenziale sottoterra che attraversava la città da Campo di Marte a Careggi, ha approvato nel novembre dello scorso anno un nuovo sistema viario, un “Passante Urbano” prevalentemente sotterraneo di 6 chilometri che, partendo da Rovezzano, raggiungerà la stazione di Campo di Marte e si snoderà verso nord est raggiungendo il Ponte di Mezzo.

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TRASPORTO PUBBLICO. “Questo progetto – prosegue Paolucci – consentirebbe di collegare i diversi quartieri della città e ridurrebbe il traffico sui viali di circonvallazione. Certo, i tempi di realizzazione non saranno brevi. Ci auguriamo che lo sviluppo di nuove arterie per la circolazione privata e la realizzazione di altre tramvie possa mitigare il traffico e con esso l’inquinamento”. “Dobbiamo far capire al cittadino – conclude – che per brevi spostamenti deve prendere il meno possibile la macchina. Dobbiamo inoltre rendere efficiente il sistema di trasporto pubblico attraverso tramvie e portare avanti l’ipotesi della mobilità ferroviaria come appoggio. Non ultimo, come ho detto, partire con il passante urbano di circonvallazione nord, anche se serviranno tempi lunghissimi”. E da parte di residenti e commercianti del quartiere sono tante le voci che si alzano, voci insoddisfatte per le condizioni di viabilità e preoccupate dall’inquinamento.

CITTADINI. “Via Faentina è molto stretta e persino a doppio senso per un tratto – precisa un residente – è normale che si ritrovi congestionata nelle ore di punta. Per non parlare di via Masaccio…”. “Ma vogliamo parlare di piazza delle Cure e piazza Alberti? – si chiede un altro residente – veri e propri snodi viari a ridosso della ferrovia e di grandi arterie. La ferrovia rappresenta una barriera seria che crea difficoltà di smaltimento del traffico. Forse il passante urbano che è previsto potrebbe essere una soluzione, ce lo auguriamo”. “Piazza Alberti è l’incrocio ‘magico’ – ironizza un commerciante – da qui passano coloro che provengono dall’autostrada, da Firenze sud, da Fiesole e dallo stadio, e confluiscono verso via Gioberti, i lungarni e il centro. Un flusso ininterrotto – conclude – e non c’è neanche una centralina di monitoraggio antismog…”.

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