venerdì, 26 Aprile 2024
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Sfratti, marcia indietro del Comune su coppie non sposate

Non diventerà esecutivo il provvedimento di sfratto recentemente notificato alle coppie in affitto a canone agevolato nell'ambito del progetto dei “20mila alloggi”. Alla base della notifica il mancato rispetto “dell'impegno a sposarsi”. Oggi la marcia indietro dell'assessore alla casa Claudio Fantoni, dopo la denuncia del Sunia.

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IL CASO. Alle due coppie erano stati assegnati, nel 2008, un appartamento in via Allori e via di Scandicci, realizzati nel programma 20mila abitazioni in affitto. “Nel bando di assegnazione – spiega Simone Porzio, segretario provinciale del Sunia – era prevista una riserva di alloggi a favore delle giovani coppie con l’impegno di costituire famiglia entro il termine massimo di quattro mesi dalla sottoscrizione del contratto di locazione”.

A distanza di oltre tre anni il Comune ha cominciato a recapitare la comunicazione di revoca dell’assegnazione dell’alloggio assegnato, perché i locatari non si sono uniti in matrimonio. Alcuni di essi, nel frattempo, hanno avuto anche dei figli.

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LA SVOLTA. Oggi la presa di posizione dell’assessore alla casa Claudio Fantoni, che ha annunciato la marcia indietro rispetto al provvedimento di sfratto.

“Si tratta di una decisione di buon senso – commenta Simone Porzio – che tranquillizza le decine di famiglie ‘normali’ alle quali era stato notificato il provvedimento. Finalmente, prevale la ragionevolezza della politica e dell’equità,  contro la rigidità della burocrazia che, peraltro, non era supportata nemmeno da validi fondamenti giuridici”.

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Il Sunia consiglia le famiglie che hanno già ricevuto il provvedimento di presentare comunque apposita memoria difensiva.

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