Dopo la manifestazione con tanto di tamburi messa in atto qualche giorno fa, oggi pomeriggio una ventina di senegalesi è tornata sotto Palazzo Vecchio per partecipare a un presidio di protesta. E chiedere un risarcimento milionario. “In più – dichiara Pape Diaw, responsabile nazionale Arci per il settore immigrazione – agiremo di fronte al Tar per ottenere la sospensione dell’ordinanza con la quale è stato cancellato il mercato”.
Già stamattina gli ambulanti si erano recati a Palazzo, per incontrare l’assessore alle politiche sociali Stefania Saccardi e chiederle di sospendere l’ordinanza, per poter riprendere le proprie attività.
”L’assessore ci ha detto che questo non è possibile – ha spiegato Diaw – la conferma definitiva che quanto è stato fatto dall’amministrazione in questa vicenda risponde a logiche razziste e contrarie a qualsiasi prospettiva di integrazione”.
Un pomeriggio movimentato in piazza Signoria, dove nel mentre si svolgeva un’altra iniziativa di protesta: quella dei lavoratori degli asili nidi comunali, infervorati per via dei tagli al settore. ”Renzi = Tremonti”, ”Tutti i grandi sono stati bambini, ma pochi di loro se ne ricordano”, questi il tono degli striscioni appesi dai manifestanti.
”Nonostante l’accordo siglato pochi giorni fa tra sindacati e Comune, i problemi degli addetti ai nidi restano intatti – ha spiegato Stefano Cecchi della RdB – ci sono organici troppo stretti per troppi bimbi e troppi giovani precari. L’amministrazione batta un colpo”.