venerdì, 29 Marzo 2024
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Si butta nel vuoto dallo stabile occupato: muore un giovane somalo

E' accaduto ieri pomeriggio in via Slapater, a Firenze. Secondo alcuni occupanti dell'edificio sarebbe stato amareggiato per un diniego alla sua richiesta di asilo politico, ma la questione ancora non è chiara. L'assessore Saccardi: ''Siamo molto dispiaciuti''.

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Un giovane somalo si è buttato nel vuoto da uno stabile occupato di Firenze, in via Slapater. Il giovane è morto: è successo ieri pomeriggio.

ASILO POLITICO. Da quanto emerso dopo il tragico episodio, secondo alcuni occupanti dell’edificio il giovane sarebbe stato amareggiato dopo un diniego alla sua richiesta di asilo politico.

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SACCARDI. “Siamo molto dispiaciuti per quanto avvenuto in via Slapater. Come Amministrazione da tempo siamo impegnati sull’accoglienza dei richiedenti asilo, ma il riconoscimento di questo status non dipende dai comuni”: queste le parole del vicesindaco e assessore al welfare Stefania Saccardi. Il vicesindaco ricorda gli interventi del Comune in questo ambito. L’Amministrazione – viene spiegato – assiste in modo ordinario e continuativo circa 200 tra richiedenti asilo e rifugiati in progetti specifici, ovvero il progetto Spaar a Villa Pieragnoli e il progetto Paci alla Madonnina del Grappa. Oltre a questi sono stati accolti, nell’ambito dell’emergenza nord Africa prima 100 persone e successivamente ulteriori 81 (73 adulti e 8 minori). Da non dimenticare – continua Palazzo Vecchio – poi il progetto Oltre i confini rivolto in specifico a rifugiati e richiedenti asilo con disagio mentale con percorsi di accompagnamento e supporto.

LA TRAGEDIA. Tornando all’episodio di ieri, Palazzo Vecchio fa sapere che non è ancora chiara la questione relativa al diniego meno della richiesta di asilo politico. Il giovane proveniva da Pisa, città in cui abitava fino a qualche tempo fa. “Da tempo abbiamo più volte fatto presente come l’improvvisa interruzione dell’accoglienza predisposta dallo Stato avrebbe creato problemi. E al tempo stesso segnalato come molte di queste persone si sarebbero riversate a Firenze. Cosa che puntualmente è avvenuta. Come Amministrazione abbiamo fatto e continueremo a fare la nostra parte, ma non possiamo dare risposte che non rientrano nelle nostre competenze”, conclude il vicesindaco Saccardi.

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