E’ stato firmato il nuovo Protocollo sull’Educazione Ambientale alla Casa Circondariale “Gozzini”, nota come ”Solliccianino”. Un progetto che coinvolge Publiacqua e Quadrifoglio per rendere più ecologico il carcere.
ANCHE IN CARCERE SI RICICLA. Dalle borracce per l’acqua alle tazzine per il caffè durevoli, dalla differenziazione dei rifiuti ad interventi per riqualificare le sponde dei fiumi. Si arricchisce di nuovi progetti legati alle buone pratiche ambientali e nuovi soggetti il protocollo d’intesa sull’Educazione ambientale tra la Casa Circondariale “Mario Gozzini” di Firenze, nota come “Solliccianino” e la Provincia di Firenze. L’esperienza è finalizzata a consentire ai detenuti di acquisire nuove competenze di base per una futura cittadinanza attiva, vivere il periodo di detenzione in contatto con i problemi della società, evitare il distacco e la disaffezione rispetto al proprio ambiente di vita ed al proprio territorio.
NUOVE PARTECIPAZIONI. L’importante elemento di novità della nuova edizione del protocollo, partito nel 2004, è la partecipazione di Quadrifoglio e Publiacqua con i quali verrà portato avanti un progetto articolato finalizzato alla riduzione e differenziazione dei rifiuti all’interno della Casa Circondariale.
L’ACQUA. Per diminuire l’uso abbondante di bottigliette di plastica si è stato scelto di incentivare l’utilizzo dell’acqua erogata dalla rete idrica, previa installazione di filtri nei rubinetti. A tale scopo il progetto prevede l’acquisizione di borracce per l’approvvigionamento personale e l’organizzazione di momenti di informazione e formazione sulle caratteristiche qualitative ed organolettiche dell’acqua erogata dalla rete idrica. Analoga operazione sarà realizzata mediante l’acquisizione di tazzine durevoli per la riduzione bicchierini di plastica utilizzati per il caffè. Publiacqua è impegnata a far fronte all’insieme di queste azioni.
DIFFERENZIAZIONE. Per promuovere la buona pratica della differenziazione dei rifiuti, nel perimetro carcerario, grazie alla collaborazione di Quadrifoglio verranno installati specifici contenitori per separare la carta, la plastica, le lattine, le pile e la frazione organica. È prevista un’azione di formazione che affronti la tematica della differenziazione, con un’attenzione particolare ai rifiuti organici e multi materiali. Tale formazione interesserà sia i detenuti che l’intero personale carcerario.
AMBIENTE. Ulteriore elemento di novità consiste nell’organizzazione di attività all’esterno con interventi attuati da gruppi di detenuti sulle sponde dell’Arno e di altri corpi idrici in collaborazione con il settore Difesa del suolo finalizzati al miglioramento e ripristino ambientale. Un simile intervento era già stato operato in via sperimentale lo scorso luglio, quando un gruppo di detenuti era intervenuto nel giardino pubblico del Lungarno Pecori Giraldi. L’intenzione, in prospettiva, è quella di valutare la possibilità di costruire percorsi di formazione-lavoro nel settore della cura e riqualificazione di aree territoriali di questo genere.