”Sono falsi poliziotti!” così, ieri sera, il cinese rapinato, ha lanciato l’allarme dopo esser stato rapinato.
LA RAPINA. Intorno alle 19 di ieri sera, in via Sacco e Vanzetti, un cittadino cinese improvvisamente si è trovato la strada sbarrata da un’Alfa Romeo con vetri oscurati. Dall’auto sono scesi due uomini con addosso giubbotti multi tasca blu e uno stemma tricolore cucito sul petto, simili a quello in uso dalla Polizia. Il malcapitato, di fronte all’uomo sceso dall’auto qualificatosi come poliziotto, ha tirato fuori dalla tasca il portafogli per esibire i documenti ma, quando il rapinatore ha tentato di strapparglielo di mano, ha realizzato di avere a che fare con finti poliziotti.
I SOCCORSI. “Sono falsi poliziotti!” ha gridato l’uomo nella sua lingua, attirando in questo modo l’attenzione di un suo connazionale che senza perder tempo ha chiamato la polizia. Una pattuglia di Sesto Fiorentino è intervenuta subito in zona mettendosi sulle tracce dei rapinatori che durante la fuga hanno forzato un posto di blocco della polizia municipale.
L’INSEGUIMENTO. Tra pericolosi contromano e semafori rossi bucati, è scattato l’inseguimento che ha portato l’auto dei fuggitivi da via Pistoiese fino al Viadotto dell’Indiano. Sul ponte, l’auto ormai fuori controllo, si è scontrata contro un’altra vettura e con una delle volanti che nel frattempo aveva intercettato il veicolo in fuga. Sul posto è poi intervenuto il 118 e un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine Toscana.
SULL’AUTO. Oltre ai due iraniani di 27 e 42 anni, sui sedili posteriori dell’auto in fuga c’erano anche due donne, di 17 e 44 anni e un bambino. Nessuno è rimasto ferito. Diversa la situazione per i due operatori di polizia a bordo della pantera che, evitando gli altri veicoli, è andata a sbattere contro il guard rail del ponte: uno è tuttora ricoverato in ospedale (fuori pericolo di vita) mentre l’altro ha riportato diverse contusioni.
L’ARRESTO. I rapinatori, entrambi con numerosi precedenti di polizia, sono finiti a Solliciano con l’accusa di tentata rapina in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. Entrambe le donne al momento sono state invece denunciate per la violazione degli obblighi sul soggiorno. Tra gli effetti personali degli arrestati la polizia ha sequestrato anche un portatessera con il quale si erano presumibilmente spacciati per agenti, oltre ai loro documenti d’identità (patenti e passaporti iraniani) risultati successivamente falsi.