A dirlo è un’indagine di Altroconsumo. Ad Arezzo, Pisa e Firenze i punti di vendita dove si può risparmiare di più. Ecco come ridurre la spesa fino a 3.500 euro annui per famiglia.
TOSCANA AL TOP. In Toscana si sono registrati dei risultati da record: secondo la classifica, infatti, ad Arezzo è stato individuato il punto vendita in assoluto meno caro di tutta la penisola. A Pisa si ha invece la spesa media più bassa di tutte le sessantuno città prese in considerazione, seguita da Firenze e Verona. Più alta è la sfida tra prezzi a scaffale, più bassi diventano i prezzi e con questo aumenta la possibilità di risparmio per il consumatore. È quanto succede in Toscana, Umbria e Veneto, Emilia Romagna.
COME RISPARMIARE. Fare la spesa è divenuta quasi un’arte, perché la caccia al risparmio si fa sempre più accurata. Scegliere se approfittare delle offerte oppure abbandonare il prodotto di marca può portare a risparmi inauditi: 24% di spesa in meno se si scelgono i prodotti di marca in offerta; 38% in meno se si opta per i prodotti col marchio dell’insegna del supermercato; ben 61% in meno se si abbandonano i prodotti di marca, scegliendo l’HD. Così facendo si può arrivare, in un anno, a ridurre la spesa di circa tremila e cinquecento euro.
IL CAMPIONARIO. L’inchiesta fotografa la concorrenza nelle grandi distribuzioni all’interno di sessantuno città italiane. Lo strumento di valutazione è l’indice di convenienza, stilato registrando ottocentonovantottomila prezzi che hanno coinvolto novecentocinquanta punti vendita. Sono stati creati dei carrelli-tipo, sia considerando prodotti di marca, freschi, di più di cento tipologie diverse (come biscotti, frutta, detersivi, bibite), sia scegliendone la versione a scaffale più economica in assoluto.