Dunque, proseguono le indagini per chiarire responsabili e movente dell’omicidio dell’imprenditore 43enne, il cui corpo provo di vita e carbonizzato era stato rtrovato la mattina del 15 giugno scorso. Il “supertestimone“, secondo gli inquirenti, sarebbe una persona che aveva trascorso con Ciolli il giorno precedente alla sua morte.
Il supertestimone avrebbe dato indicazioni importanti per risolvere il caso, per cui un uomo era già stato fermato nei giorni scorsi a Catania. Gli inquirenti, comunque, cercano altre persone.
Infine, emerge un particolare inquietante sulla morte dell’imprenditore: l’uomo sarebbe stato ucciso per soffocamento, ma non sarebbe stato ancora morto quando i suoi assassini hanno dato fuoco al suo corpo.