Si avvicina la 76esima edizione della Mostra internazionale dell’artigianato (in programma dal 21 al 29 aprile alla Fortezza da Basso), ma prima nel menù ci sono due antipasti: due ”preview” in programma dal 30 marzo al 1° aprile nei centri commerciali Unicoop di Empoli e Prato. Un weekend – viene spiegato – all’insegna dell’arte del “fatto a mano”, reso possibile grazie a un progetto di collaborazione fra Firenze Fiera e Unicoop Firenze, nel corso del quale i visitatori potranno non solo ammirare lavorazioni in diretta e comprare manufatti di qualità, ma anche acquistare un biglietto scontato alla mostra, riservato ai Soci Coop (acquisto solo presso il Box Office a € 2,50 esibendo la tessera Socio).
IL PROGRAMMA. Protagonisti saranno ancora una volta gli artigiani, una dozzina per centro, messi in campo con la collaborazione di CNA e Confartigianato di Prato, CNA di Empoli e Confartigianato di Firenze. Complementi d’arredo, oggettistica per la casa ma anche proposte-regalo e accessori moda: questo quello che attende i visitatori.
FIRENZE FIERA. “Siamo molto contenti dell’accordo raggiunto con Unicoop Firenze che rientra nell’intento strategico della nostra società volto ad instaurare un rapporto più stretto e di proficua collaborazione con le varie realtà imprenditoriali fiorentine e della Toscana – dichiara Antonio Brotini, presidente di Firenze Fiera – in un momento come quello che stiamo vivendo in cui l’artigianalità fa tendenza e detta le sue leggi nel multiforme pianeta della moda e del lusso, le due Preview di Prato e Empoli rappresentano un’occasione importante per approfondire e concretizzare percorsi di crescita e di business del comparto artigiano, patrimonio secolare della nostra città”.
UNICOOP. “Unicoop Firenze – dichiara Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne di Unicoop – ha aderito con entusiasmo e piena condivisione al nuovo progetto per l’edizione 2012 della Mostra Internazionale dell’Artigianato e queste due Preview stanno a dimostrarlo. Abbiamo trovato una visione comune nel contenuto che i promotori hanno messo al centro dell’edizione di questo anno: l’idea di ridare centralità al lavoro manuale, alle mani, che promuove qualità, bellezza ma anche tradizione e cultura enogastronomica e soprattutto ci ricorda le nostre radici, il nostro territorio in un periodo in cui la febbre da globalizzazione ha teso a rendere marginali valori come il lavoro manuale, trasferendo un’idea ‘culturale’ in cui il pensiero va nella direzione dei profitti ‘facili’, quelli per esempio al centro il lavoro e con esso l’artigianato è a nostro parere. Questo – conclude Vanni – è quello che abbiamo scorto nella volontà dei promotori e questo è quello che anche la nostra cooperativa pensa e auspica per il nostro futuro”.