giovedì, 28 Marzo 2024
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Toscana, la vita media si allunga. In calo la mortalità per infarto e tumori

Migliora la salute e migliorano i servizi: meno ricoveri e meno giornate di degenza per ottimizzare le risorse e rispondere alle esigenze di tutti i cittadini. I dati contenuti nel rapporto annuale del Sant'Anna di Pisa.

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La vita media si allunga e il tasso di mortalità per tumori e infarti diminuisce.

LO STUDIO. Buone notizie in arrivo per i cittadini toscani sul fronte salute. Lo studio annuale condotto dalla Scuola Sant’Anna di Pisa sulla sanità toscana rivela che nel 2011 la vita media dei toscani è aumentata, mentre sono nettamente scesi i decessi per tumori e infarti. Allo stesso modo, migliorano i servizi e le risorse vengono ottimizzate, come dimostra il calo dei ricoveri e dei giorni di degenza.

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LA VITA MEDIA. La vita media, in particolare, è salita a 79,6 anni per i maschi e a 84,7 anni per le femmine.

MALATTIE. La mortalità per tumori si è ridotta invece dell’1,36%, come quella determinata da malattie cardiocircolatorie, scesa del 2,15%.

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I SERVIZI. Migliorano, di pari passo ai dati sulla salute, anche i servizi relativi al 63% dei 160 indicatori presi in considerazione nel rapporto: risultato omogeneo sul territorio regionale che dimostra come il sistema sanitario pubblico sia in grado di assicurare i servizi ai cittadini in modo equo sul piano territoriale, con attenzione alle specifiche esigenze e a chi gode di minori opportunità socio-economiche.

I BILANCI. Quanto alla dimensione economica del sistema, si rileva che continua a mantenersi l’equilibrio di bilancio, un pareggio certificato e ottenuto senza imposte aggiuntive e senza tagli o riduzioni al livello dei servizi. Tutto questo, anzi, in presenza di una drastica riduzione delle risorse a disposizione. 

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I RICOVERI. Ma vediamo alcuni dati nel dettaglio. Partiamo dagli ospedali. I numeri dimostrano come i nosocomi toscani siano utilizzati sempre di più solo per le patologie acute. I ricoveri quindi diminuiscono del 3,54% (da 654.098 nel 2010 a 630.955 del 2011), le giornate di degenza calano del 3% (da 3.860.796 giornale nel 2010 a 3.741.277 giornate nel 2011) con una degenza media di 5,91. Netto il miglioramento dei servizi di ricovero: i re-ricoveri entro trenta giorni per la stessa patologia sono passati da 5,14% a 5,09%, le fratture di femore operate entro due giorni da 55% a 60%. Questo è il risultato migliore dopo la Provincia autonoma di Bolzano a livello nazionale ed il migliore in assoluto in termini di capacità di miglioramento.

PRONTO SOCCORSO. Gli accessi al pronto soccorso sono stati 1.466.294 nel 2011 contro 1.463.491 nel 2010. I pronto soccorso della Toscana migliorano mediamente la qualità dei loro servizi, abbattendo la percentuale degli abbandoni, la percentuale dei codici verdi trattati entro le 4 ore e confermando una buona valutazione da parte degli utenti. Il volume delle prestazioni ambulatoriali nei presidi pubblici e nel privato accreditato si è invece ridotto del 4% (da 67.319.157 nel 2010 a 64.689.519 nel 2011)

TERRITORIO E PAZIENTI. Il progetto della “sanità d’iniziativa”, per prendere in carico i pazienti cronici fin dalle prime fasi, ha preso avvio e registra i suoi primi incoraggianti risultati. L’ospedalizzazione per diabete si è ridotta del 4,83%, il numero di pazienti diabetici con almeno una misurazione di emoglobina glicata registra un miglioramento rispetto al 2010 di circa il 3%. Arezzo presenta la best practice nazionale per la gestione del “piede diabetico”. Fa parte della sanità d’iniziativa anche il progetto Attività Fisica Adattata. Unico nel panorama italiano, il progetto AFA prevede occasioni di attività fisica per persone con oltre 65 anni affetti da patologie croniche. Negli ultimi anni sono stati attivati sul territorio regionale circa 2500 corsi, grazie al lavoro di squadra realizzato dalle Società della Salute con gli enti locali, le associazioni, la collettività. La best practice  spetta in questo caso a Empoli.

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