mercoledì, 25 Dicembre 2024
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Toscana, zona gialla fino a quando. Fascia bianca ancora lontana

Fino a quando i dati sui contagi saranno sotto controllo, la Toscana resterà in zona gialla e non passerà in arancione: le regole. Intanto la regione "sogna" la zona bianca

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La Toscana resta gialla sabato 23 e domenica 24 gennaio e nella settimana del 25, si allontana lo spettro di un retrocessione in arancione, ma la zona bianca Covid è ancora distante. Per capire fino a quando la Toscana resta in zona gialla bisogna prendere in considerazione i tempi del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’arrivo della nuova ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza che decide il cambio di colore per le aree più a rischio.

Per restare in zona gialla serve un Rt sotto 1. Se l’indice di trasmissibilità supera questa soglia si finisce automaticamente in arancione, mentre con un Rt pari o superiore a 1,25 scatta la zona rossa. Anche il passaggio in uno scenario di rischio più alto, determinato da 21 parametri diversi, impone una retrocessione automatica in una zona con maggiori restrizioni.

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L’indice Rt della Toscana oggi: i dati del monitoraggio

Fino a quando i parametri resteranno sotto controllo, la Toscana potrà evitare il cambio di colore e la retrocessione da zona gialla ad arancione. Secondo il nuovo report dell’Istituto Superiore di Sanità, pubblicato venerdì 23 e riferito ai dati dall’11 al 17 gennaio, l’indice Rt della Toscana è a quota 0,98: un decimale in più rispetto a 7 giorni fa, ma pur sempre sotto 1, la soglia fatidica che fa scattare la zona arancione.

L’incidenza dei contagi di Covid in Toscana è di 72,12 casi settimanali ogni 100.000 abitanti (uno dei dati migliori a livello italiano), mentre si allenta la pressione sugli ospedali. Cala la percentuale di occupazione delle terapie intensive (la settimana scorsa era al 25% ora è al 22%), lontani quindi dalla soglia critica del 30%), il 14% dei posti letto ordinari sono occupati (la soglia critica è fissata al 40%), la capacità di tracciamento resta alta (99%): grazie a questi dati la Toscana resta gialla, ma è ancora troppo presto per parlare di zona biancaQui il report Covid di questa settimana.

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Fino a quando la Toscana resta in zona gialla: può diventare bianca?

Quindi in che zona è la Toscana questo weekend (23-24 gennaio) e la prossima settimana? La nuova ordinanza del ministro Roberto Speranza ha stabilito solo due cambi di zona nel weekend del 24 gennaio, ma questa decisione non tocca la classificazione della Toscana che resta gialla anche nella settimana del 25 gennaio. Quindi fino a quando la Toscana resta in zona gialla? Ufficialmente fino a sabato 30 gennaio (incluso), come stabilito dall’ordinanza, ma i numeri positivi sui contagi degli ultimi giorni fanno ben sperare anche per la prima settimana di febbraio. La decisione arriverà venerdì prossimo in base al nuovo monitoraggio.

“Siamo una grande comunità, consapevole e attenta al rispetto delle regole come abbiamo ampiamente dimostrato in queste settimane – dice il governatore della Toscana Eugenio Giani – Adesso continuiamo così, manteniamo la responsabilità che ci appartiene e impegniamoci per diminuire sempre più i contagi”. Intanto ci si chiede se la Toscana possa diventare zona bianca in futuro, con la riapertura delle principali attività, tra cui anche le palestre. Ebbene per finire in questa fascia di basso rischio Covid serve avere un’incidenza dei contagi inferiore ai 50 casi settimanali su 100.000 abitanti, per 3 settimane consecutive. Il dato attuale della Toscana è di 72 casi ogni 100.000 abitanti, questo vuol dire che la strada per la zona bianca è ancora lunga.

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Toscana: le regole della zona gialla, cosa si può fare

Fino a quando la Toscana resta in zona gialla ristoranti e bar sono aperti fino alle 18 ed è possibile uscire dal comune (ma non dalla regione). Dal lunedì al venerdì, sono attivi anche i musei (qui i musei aperti a Firenze), con un contingentamento degli ingressi, secondo quanto previsto dall’ultimo Dpcm. Resta il coprifuoco alle 22, confermato il divieto di asporto dai bar dopo le ore 18.

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