giovedì, 12 Dicembre 2024
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Tramvia, conto alla rovescia per i cantieri. I consigli per sopravvivere

I fiorentini sono sull’avviso: ve la ricordate l’ovonda? Avete già archiviato i cantieri per la linea 1 del tram? Fatene tesoro, invece, perché quel che ci aspetta nei prossimi mesi sarà di gran lunga peggio. Si apriranno a giorni i cantieri per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia. Perciò è il caso che i cittadini organizzino la resistenza ricorrendo ad ogni mezzo possibile. Meglio ancora se si tratta di mezzo pubblico. Tutti i consigli per sopravvivere ai cantieri.

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I fiorentini sono sull’avviso: ve la ricordate l’ovonda? Avete già archiviato i cantieri per la linea 1 del tram? Fatene tesoro, invece, perché quel che ci aspetta nei prossimi mesi sarà di gran lunga peggio. Si apriranno a giorni i cantieri per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia. Perciò è il caso che i cittadini organizzino la resistenza ricorrendo ad ogni mezzo possibile. Meglio ancora se si tratta di mezzo pubblico. Tutti i consigli per sopravvivere ai cantieri.

 

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SCORDATEVI L’AUTO. Consiglio numero 1: scordatevi l’auto in garage. Consideratela un’operazione risparmio: in termini di benzina, ma anche di monetine gettate nel parchimetro e soprattutto di tempo passato incolonnati nel traffico (con conseguenti effetti collaterali sull’umore). A questo punto non resta che organizzare gli spostamenti in maniera alternativa. Facendo un rapido calcolo i piedi vincono quasi sempre tutti gli altri mezzi, nel rapporto qualità-prezzo.

A PIEDI O IN BUS. Facciamo qualche esempio basandoci proprio sui percorsi del tram. Cominciamo con la linea 2, che collegherà l’aeroporto a piazza Libertà (Duomo permettendo). Dal Polo universitario di Novoli a piazza Libertà è una passeggiata di 40 minuti, mentre ne occorrono tra 20 e 25 in bus, a seconda delle attese. Da Santa Maria Novella a Libertà le 4 ruote meritano ancora meno: a piedi o in bus ci vuole quasi lo stesso tempo.

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NAVETTE. Per andare all’aeroporto, invece, meglio optare per l’apposita navetta Ataf: ce n’è una ogni mezz’ora dalle 5.30 del mattino alle 11 di sera, con partenza dalla stazione centrale. Circa 25 minuti di tragitto, tempo quasi concorrenziale rispetto al caro (in senso letterale) vecchio taxi. Spostandoci sulla linea 3, Careggi-SMN, ancora una volta i piedi battono tutti: il percorso completo si fa in 50 minuti, mentre da piazza Dalmazia all’ospedale di Careggi è sufficiente un quarto d’ora. E le distanze si accorciano ancora se scegliamo la bici.

TRENO. Ma c’è anche l’ipotesi treno. Lungo alcune direttrici cittadine è più che fattibile ed anche conveniente. Ad esempio la stazione di Rifredi e quella centrale distano solo 6 minuti sui binari. Saltando in carrozza allo Statuto si fa ancora prima. Ma bisogna azzeccare l’orario giusto, perché la frequenza non è esattamente la stessa dei bus: quando va bene c’è un treno ogni mezz’ora, ma nella maggioranza dei casi ne passa uno all’ora. Il prezzo, quello sì, è lo stesso: per i tragitti urbani basta il biglietto Ataf, convalidato alle solite macchinette gialle delle Fs.

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ROADSHARING. Infine, se proprio non si può fare a meno delle quattro ruote, c’è il roadsharing, versione moderna del nostalgico autostop. I viaggi condivisi si organizzano online, le spese si dividono e se non altro si ha qualcuno con cui chiacchierare in caso di code.

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