domenica, 15 Dicembre 2024
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Truffe agli anziani, torna l’allarme

Segnalazioni di vendite fasulle di contratti di fornitura di gas a nome di Regione Toscana e di strane lettere ricevute a casa. L'assessore Allocca: ''La regola è sempre la stessa: massima diffidenza''.

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E’ sempre alto, in Toscana, l’allarme sul fronte delle truffe agli anziani. Anche recentemente sono stati segnalati diversi casi di truffe o tentativi di truffe, che hanno spinto l’assessore regionale al welfare e alle politiche per la tutela dei consumatori ed utenti Salvatore Allocca a rivolgere l’ennesimo appello agli anziani ma non solo: “In questi casi – ripete – la regola base da adottare è sempre la stessa: massima diffidenza. Mai far entrare nessuno in casa e mai fornire propri dati”.

FORNITURA DI GAS. Gli episodi continuano a verificarsi e molti cadono nella ‘rete’, nonostante gli avvertimenti provenienti da più fonti. “Al nostro ufficio per le relazioni con il pubblico – ha detto l’assessore Allocca – sono pervenute segnalazioni da cittadini che hanno ricevuto la visita di personaggi che volevano vendere contratti di fornitura di gas a nome di Regione Toscana. La stessa cosa è accaduta anche presso altri Comuni, come Prato e Siena. Questi personaggi si presentano affermando che con questi contratti c’è un risparmio di molti euro perchè si usufruisce di contributi pubblici. Hanno chiesto i codici fiscali e la visione delle bollette di luce e gas. E ci risulta che qualche cittadino abbia addirittura firmato il nuovo contratto”.

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LA LETTERA. “Ci è stata anche segnalata una strana lettera – ha aggiunto sempre Allocca – ricevuta da altri cittadini, proveniente da una fantomatica Agenzia Italiana Riscossioni Accise sulle Telecomunicazioni, che invita a pagare cifre salatissime, oltre 8mila euro. La missiva arriva a minacciare sanzioni, fino all’arresto, in caso di mancato pagamento di multe o del canone Rai. Viene citato un indirizzo email, inesistente: [email protected]”.

“RIVOLGERSI ALLA FORZA PUBBLICA”. L’assessore Allocca chiarisce che “la Regione, e in generale nessun ente pubblico, può scrivere o telefonare per sostituire un contratto del gas, riscuotere una bolletta o richiedere il pagamento di una multa. In questi casi – conclude – il tentativo di truffa è certo ed è necessario rivolgersi alla forza pubblica, Polizia o Carabinieri, oltre a denunciare il fatto alla Polizia Postale. Ripeto: bisogna assolutamente diffidare di chi vuol entrare in casa o chiede soldi, soprattutto quando questi individui si presentano con atteggiamento professionale e gentile e l’aspetto curato”.

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