venerdì, 19 Aprile 2024
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Unità d’Italia: dopo la Coop, chiuso anche il centro commerciale

Giovedì 17 marzo, festa dell'Unità d'Italia, il centro commerciale I Gigli resterà chiuso: la decisione è stata assunta nel corso della riunione del nuovo consiglio direttivo. Anche la Coop aveva annunciato la chiusura dei punti vendita per l’intera giornata. Aperti i negozi del centro di Firenze.

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Festa dell’Unità d’Italia, anche il centro commerciale resta chiuso.

GIGLI. Giovedì 17 marzo, I Gigli resteranno infatti chiusi osservando la festività. La decisione di tenere chiuso il centro commerciale per la festività dell’Unità d’Italia del 17 marzo è stata assunta nel corso della riunione del nuovo consiglio direttivo del Consorzio, che ha anche eletto Franco Malinconi nuovo presidente per il prossimo biennio.

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“Crediamo fortemente in questa celebrazione dell’Unità d’Italia – dichiara il direttore del centro commerciale Alessandro Tani – la festività del 17 marzo rappresenta il primo passo verso una serie di manifestazioni maggiormente articolate che I Gigli, in occasione dei 14 anni della propria attività, dedicherà al Tricolore e alla storia unitaria del nostro Paese”.

COOP. Lo scorso 1° marzo, anche la Coop aveva annunciato che “il 17 marzo è festa di tutti gli italiani e Coop chiude i punti vendita per l’intera giornata”, una decisione unanime di Unicoop Firenze, Coop Centro Italia e Unicoop Tirreno.

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“Così come il Primo maggio – spiegava una nota – è festa del mondo del lavoro, quella del 17 marzo rappresenta il valore dell’unità di un popolo. Le tre cooperative vogliono festeggiare questo evento insieme a tutti gli italiani. Perché la scelta di operare con un riferimento costante a valori collettivi e condivisi è ciò che caratterizza da sempre il mondo cooperativo”.

IN CENTRO. I negozi del centro storico di Firenze potranno invece restare aperti. Il 17 marzo in città si applicheranno le stesse regole del 1° maggio: fuori le mura bandoni abbassati, dentro le mura negozi aperti. “Il 17 marzo sarà considerato un giorno festivo a tutti gli effetti – aveva spiegato il vicesindaco Dario Nardella – per i valori e le motivazioni che lo contraddistinguono. Quindi anche nel settore del commercio il Comune agirà di conseguenza, applicando i provvedimenti e gli accordi fino ad oggi validi per gli orari dei negozi nei giorni festivi”. Obbligo di chiusura, dunque, fatta eccezione per l’area Unesco. “L’unica richiesta finora pervenuta al Comune – spiega Nardella – da parte di Federdistribuzione, per l’apertura dei negozi in tutta la città, non è stata ritenuta coerente con le finalità della festa”. 

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