Vendite in nero su “E.bay” per 604mila euro, in tre anni venduti oltre 5.000 cellulari importati dalla Cina: è quanto scoperto dalla guardia di finanza.
INTERNET POINT. I militari della Compagnia di Empoli hanno recentemente individuato due internet point che, per circa 3 anni, hanno effettuato la vendita di cellulari utilizzando non il tradizionale canale rappresentato dal punto vendita al dettaglio ma il portale internet “E.bay”. Tale attività è stata svolta rigorosamente “in nero”.
PREZZI BASSI. La particolarità del caso – spiegano le fiamme gialle – sta nel fatto che le due ditte hanno venduto cellulari che, pur prodotti da ditte cinesi, riproducono la linea e le caratteristiche dei più diffusi smartphone di recentissima generazione. Il prezzo di vendita è però risultato inferiore circa un quarto – un quinto di quelli delle più note marche in commercio. Le due imprese, in sostanza, hanno intermediato la domanda locale rivolgendosi, grazie alla conoscenza della lingua, al mercato cinese. In 3 anni le due ditte, gestite da 2 donne di etnia cinese (46enne e 25enne), hanno venduto on-line merce per oltre 604mila euro.
5.000 PEZZI. Le Fiamme Gialle di Empoli hanno individuato le due ditte a seguito di un monitoraggio dei flussi commerciali realizzati su portali on-line. I due internet-point nelle varie annualità hanno venduto telefonini sul sito E.bay senza mai emettere alcun documento fiscale. I telefoni sono stati ordinati a società dell’estremo oriente ad un costo di 35/40 euro ciascuno, mentre il prezzo di vendita è stato pari a circa 100/150 euro per cellulare. Il volume complessivo delle vendite è stato molto alto arrivando, nel caso di un internet point, a oltre 1.300 “pezzi” in un anno. Si stima – conslude la Gdf – che i cellulari complessivamente venduti siano stati oltre 5.000.