Per tre giorni, dal 26 al 28 settembre Viareggio sarà la capitale della salute. Oltre 180 relatori che si confronteranno in una quarantina di diversi dibattiti, a cui si affiancheranno presentazioni di libri, attività sportive, danza e discipline orientali.
Soddisfatto della scelta di Viareggio il sindaco della città Luca Lunardini: “Viareggio è un luogo ideale, una città salubre, di sole e di mare, è una città con una struttura ospedaliera modernissima e vanta una ricca tradizione di volontariato socio – sanitario”.
“Quest’anno si terrà il primo Festival della Salute e vorremmo che diventasse un appuntamento ricorrente, annuale – ha dichiarato Ignazio Marino, presidente del comitato scientifico del Festival – Inoltre quest’anno ricorrono i trent’anni del servizio sanitario nazionale, il Festival sarà quindi un luogo di riflessione per fare un bilancio del lavoro svolto in questi anni”.
“Su questi temi – ha proseguito Marino – è bene avere una visione di ampio respiro perché si tratta di una responsabilità molto ampia, soprattutto in un paese come il nostro dove l’età media della popolazione tende ad innalzarsi e aumenta il numero delle persone anziane, con un conseguente aumento della richiesta di cure e farmaci”.
Oltre alle tematiche di attualità, durante il Festival si affronterà anche il tema del benessere nelle sue tre declinazioni: il benessere della persona, quello del pianeta ed il benessere del servizio sanitario nazionale.
“Il benessere della persona – ha spiegato Marino – non è legato solo alla cura delle patologie e all’ambiente , ma riguarda tanti aspetti .Nei tre giorni di Festival, infatti non mancheranno laboratori di acquaticità e di ginnastica orientale”.
“Per quanto riguarda il benessere del pianeta, saranno trattate non solo le tematiche di più stretta attualità, come l’inquinamento, ma anche l’impatto che il pianeta ha sul benessere della persona , attraverso l’analisi della struttura delle città e la progettazione delle grandi opere. Benessere del pianeta – ha continuato Marino – significa anche affrontare questioni a livello planetario, dalla Sars all’aviaria, proprio per questo a Viareggio saranno presenti anche esperti internazionali. Va infine ricordato che la regione Toscana è l’unica regione ad avere un assessorato che si occupi della cooperazione internazionale in materia di salute e benessere del pianeta significa anche assistenza sanitaria a chi vive in altre zone del mondo”.
“Il nostro servizio sanitario è abbastanza giovane, ha trent’anni, il problema è che gli ospedali sono antichi, più del 50% sono stati realizzati prima del 1940 ed il 30% prima del 1900” ha dichiarato Marino. “Il ritratto che io mi faccio del nostro servizio sanitario – ha aggiunto l’assessore al diritto alla salute Enrico Rossi – è quello di un giovane trentenne che ha ancora molto furore; a Viareggio dovremo garantire a questo giovane un futuro”
“Essendo giovane, il servizio sanitario, non deve essere arrogante – ha continuato Rossi – da solo non può riuscire a dare tutte le risposte di cui c’è bisogno; è proprio questa l’importanza della cooperazione sociale e del volontariato”.
“In Italia il terzo settore (la cooperazione sociale ed il volontariato) vuole partecipare ad un sistema che raccolga e soddisfi i bisogni dei cittadini – ha spiegato Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp – Alla base del Festival c’è la salute come ricerca del benessere individuale e collettivo e quindi la ricerca di nuovi stili di vita. A Viareggio ci sarà l’occasione di praticare la ginnastica dolce, le discipline orientali ed inoltre i bambini avranno la possibilità di avere il loro primo contatto con il nuoto, senza dimenticare un progetto sull’importanza del camminare”.
“Proprio nell’ambito dei nuovi stili di vita – ha continuato Fossati – verrà affrontato il tema dell’obesità nell’infanzia e nell’adolescenza ”.
Anche il direttore sanitario dell’Asl 12, Giancarlo Sassoli, ripone molte speranze nel Festival: “Vorrei che da questa manifestazione emerga un messaggio positivo del sistema sanitario nazionale, noi siamo abituati a sentir parlare male di sanità, e spesso viene sottovalutata la positività di questo servizio che ci colloca tra i paesi all’avanguardia”.
“Ora –ha aggiunto Ignazio Marino – è necessario ringiovanire anche la mentalità del servizio sanitario; dobbiamo introdurre un sistema di valutazione sia per la struttura che per i curricula delle persone che lavorano in quella struttura. E’ necessario fare dei controlli con delle visite non annunciate per conoscere l’esistente e migliorarlo. La Scuola Superiore S.Anna ha individuato degli indicatori attraverso i quali sarà possibile giudicare le diverse strutture”.
Il programma dettagliato e ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.festivaldellasalute.com