I dati del Cnr, spiega una nota, riguardano lo spostamento della nube, ma non ancora la quantità e la concentrazione delle particelle. Il picco è previsto tra martedì notte e mercoledì mattina, quando la nube coprirà l’Italia e si estenderà fino alla Grecia.
“La nube si sta allargando – ha detto Maracchi – e questo accade perché in quota i venti seguono una circolazione che va da ovest verso est”. Quanto alla pericolosità per la salute umana, Maracchi ha spiegato che la nube “produce un particolato simile alle pm10, non troppo diverso da quello che si respira nelle strade delle grandi città”. Maracchi ha quindi precisato che “di esplosioni del genere ne avvengono tante: il problema di questa è che, a differenza delle altre, è avvenuta in una zona densamente popolata“.