Il presente costruito attraverso il passato con lo sguardo proteso verso il futuro. Questo è il grande compito delle nuove generazioni: la costruzione del futuro. La finalità del Festival delle generazioni, che si svolgerà dal 13 al 15 ottobre a Firenze, è proprio quella di evidenziare come il canale per la costruzione del futuro sia il rapporto con le vecchie generazioni e la memoria del passato, perché “la convivenza passa attraverso la cultura”, come afferma il sindaco Dario Nardella.
nel nome della cultura
Cultura. Grande tema che animerà tutto il festival, cultura come convivenza, come tolleranza, come futuro e collante che tiene insieme tutte le generazioni. Altra grande tematica strettamente connessa alla cultura è quella dell'Europa, perché “dobbiamo scommettere nel rapporto tra cultura ed Europa per la costruzione del progetto comunitario” ha sottolineato Nardella.
terza edizione
Il festival delle generazioni giunge quest'anno alla sua terza edizione portando con sé grandi speranze come ha affermato Ermenegildo Bonfanti, segretario generale di Fnp Cisl, tra cui quella di porre all'attenzione degli enti istituzionali proposte attive nell'ambito sociale e quella di inviare a tutti i giovani un messaggio del tipo: “si può fare e si deve fare”. “I giovani sono posti oggi di fronte a due scelte opposte: posso oppure non posso e vado all'estero. Quello che vogliamo fare è dire alle nuove generazioni che si può fare. Anche in Italia”, queste le parole di Bonfanti.
come partecipare
Il festival, la cui partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria sul sito www.festivaldellegenerazioni.it oppure [email protected], si svolgerà nelle grandi sale della città di Firenze tra cui la sala dei Duecento, la biblioteca delle Oblate e il Teatro Verdi, con una programmazione varia che vuol conciliare musica, discussioni e intrattenimento. È un divertimento sano quello proposto dal festival delle generazioni, come affermato da Francesca Zaffino, direttrice artistica del festival, “in cui ogni evento è pensato per far nascere delle riflessioni”.
Saranno proposte ad esempio “tre tavole rotonde”: la prima affronterà il tema dell'immigrazione – non solo straniera – e vi parteciperà anche il costituzionalista Ainis. La seconda avrà come tema quella dell'alternanza scuola-lavoro e la terza focalizzerà l'attenzione sul tema dell'oltre e delle frontiere. Interverranno al festival grandi nomi del mondo della sociologia come Zygmunt Bauman, dell'astrofisica come Sandra Savaglio, del giornalismo come Sergio Rizzo e altri che accresceranno il valore dell'evento.
La serietà dei temi trattati sarà smorzata dalle battute sagaci del comico Dario Vergassola, che interverrà a dire la propria sulle varie tematiche. Un documentario proposto da Lorenzo Garzella, condotto attraverso interviste a famiglie e bambini di generazioni e culture differenti, è volto a mostrare che “la normalità non esiste” per corroborare l'idea della necessità di superare i limiti delle frontiere, non solo fisiche ma anche e soprattutto mentali. Il messaggio che si vuole mandare con il festival delle generazioni è: scacciare via il pessimismo della nazione confrontandosi con culture diverse per la costruzione di un futuro di inclusione e partecipazione.