Patria dell'arte, della bellezza, della buona tavola e… del tatuaggio. Firenze riscopre la sua passione per l'inchiostro sottopelle nel giorno in cui inizia la 7° edizione della Florence Tattoo Convention che trasforma la Fortezza da Basso nel più grande studio d'Italia per tre giorni, da oggi a domenica, con oltre 300 tatuatori di fama mondiale al piano inferiore del Padiglione Spadolini.
grandi ''pittori'' da ogni parte del mondo
Ci saranno alcuni dei più grandi artisti del mondo: il maestro giapponese Shige dello studio Yellow Blaze Tattoo, Nicco Hurtado del Black Anchor Collective California, Yomico Moreno dal Venezuela e i big italiani Alex De Pase, Billi Murran, Marco Galdo, Stizzo, Genziana e Vlady.
Il tribale, quello vero
Quest'anno si va poi alla scoperta delle tecniche tribali tradizionali, con Colin Dale che si cimenta nell'antica tecnica Inuit scandinava, Masaharu kedowaky (Tenkiryu) della Horiyoshi Family e Ryugen a rievocare la tecnica giapponese Irezumi, i maestri del Tebori Ouka del Rat-Skill tattoo e Lupo Horiokami, Pili Mo'o, Brent McCown e Sulu'ape tatuatori secondo lo stile maori a martelletto e polinesiano.
sempre più botteghe
È un amore antico quello tra Firenze e il tatuaggio. Sono 20 gli studi professionali presenti in città, 50 quelli in provincia, comprese alcune eccellenze nazionali. E il numero tende ad aumentare: +47% dal 2013 e +22% nell’ultimo anno.
Uno su cinque è inchiostrato
Il 20% dei maggiorenni e il 7,5% degli adolescenti italiani ha almeno un disegno sulla pelle, secondo i dati di Confartigianato. Il cliente-tipo degli studi di tatuatori è giovane ma non giovanissimo (al 60% nella fascia d’età 26-35 anni) e maschio (il 70% della clientela), anche se le femmine tatuate sono in crescita costante.
Il tribale sul braccio per lui, il fiore sulla nuca per lei
I maschi preferiscono i tribali (30%), i figurativi (28%) e i disegni di animali (15%) su braccia (40%), schiena (20%), pettorali (15%) e polpacci (10%). Le donne scelgono invece motivi floreali (30%), figurativi (29%) e frasi-citazioni (25%) su nuca (30%), braccia (25%), zona scapolare (16%), gambe (12%) e caviglie (8%). L'ultima moda sembra essere il tatuaggio di un anello o del nome dell’amato all’anulare sinistro.
A scuola d'arte
I dati sono stati elaborati da Confartigianato che dal 2007 amministra Confartis, l'agenzia formativa che ha conferito la qualifica professionale obbligatoria per poter esercitare la professione a 150 tatuatori provenienti da tutta Italia. Il settimo ciclo formativo è iniziato lunedì scorso. Lo frequentano 23 aspiranti tattoo artist che completeranno il percorso nel giugno 2015.
Si tratta di “Un percorso teorico-pratico (220 le ore a bottega) fondamentale – spiega Alessandro Vittorio Sorani, vicepresidente vicario di Confartigianato – perché la pratica del tatuaggio è del tutto sicura solo se eseguita da tatuatori professionisti qualificati. A Firenze, anche grazie alla nostra attività formativa, ci sono eccellenze riconosciute a livello nazionale ed internazionale. Qui tutti gli studi rispettano gli standard igienico-sanitari previsti dalla legge, con particolare attenzione alle modalità di sterilizzazione dello strumentazione e delle attrezzature, ma gli abusivi sono in crescita. Non solo danneggiano gli operatori onesti, ma, cosa ben più grave, mettono in pericolo la salute dei clienti”.
5 regole per riconoscere gli improvvisati
Come si fa ad evitare fregature e, soprattutto, rischi? Basta seguire cinque semplici regole: 1) evitare tatuatori improvvisati in casa; 2) recarsi solo dai professionisti iscritti all’Albo artigiani della Camera di commercio che operano in centri specializzati riconosciuti dalla normativa regionale; 3) accertarsi che il tatuatore sia artisticamente competente ed in grado di tradurre i vostri desideri; 4) consigliarsi con il tatuatore per una scelta consapevole; 5) seguire con attenzione le indicazioni post tatuaggio fornite dal tatuatore.