Confermato il bonus autonomi e partite Iva da 600 euro per mese di aprile, incentivo che per maggio salirà a 1000 euro per gli autonomi Inps che abbiano subito una riduzione di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre 2020: sono i requisiti previsti nel testo definitivo del Decreto rilancio pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale. Il pagamento del bonus, ha assicurato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, sarà corrisposto nel giro di “due o tre giorni al massimo”.
Chi ha ricevuto il bonus da 600 euro del mese di marzo riceverà in automatico anche quello di aprile, di pari importo. Lo stabilisce il Decreto rilancio al primo comma dell’articolo 84. Spetta ai professionisti, ai lavoratori autonomi titolari di partita Iva e ai lavoratori con contratto co.co.co, per una platea stimata di 4,9 milioni di lavoratori.
Bonus anche per lavoratori sportivi e del settore agricolo
I lavoratori del settore agricolo già beneficiari nel mese di marzo dell’indennità di 600 euro, riceveranno ad aprile un bonus da 500 euro. Confermata poi per i mesi di aprile e maggio 2020, un bonus da 600 euro per i lavoratori sportivi impiegati con rapporti di collaborazione.
Bonus 1000 euro, i requisiti: cosa cambia a maggio
Cambiano invece i requisiti – e dunque i destinatari – del bonus autonomi e partite Iva di maggio, aumentato a 1000 euro. Spetterà infatti ai liberi professionisti titolari di partita Iva attiva iscritti alla Gestione separata Inps “che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto al reddito del secondo bimestre 2019“. A patto che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Bonus da 1000 euro anche ai lavoratori co.co.co. che abbiano cessato il rapporto di lavoro alla data di entrata in vigore del decreto. Lo stesso vale per i lavoratori stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1 ° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020.
Bonus 600 euro per gli autonomi delle casse private: cosa succede?
C’è poi la questione aperta dei liberi professionisti non iscritti all’Inps. Gli autonomi iscritti in via esclusiva a Enpam, Inarcassa, Cassa forense, Enpapi o a un’altra delle casse previdenziali private delle professioni ordinistiche. Se l’estensione automatica del bonus di aprile riguarderà anche loro, il Decreto rilancio non li menziona invece per il bonus di maggio. Possibile dunque che, come già accaduto con il precedente decreto Cura Italia, l’estensione del bonus ai liberi professionisti passi per il percorso parlamentare del decreto.