Il caro bollette colpisce anche le Rsa, i cui servizi sono sempre più a rischio, sia a Firenze che in generale in Toscana. A dare l’allarme Confcooperative Federsolidarietà e Confcooperative Sanità, tra le 19 associazioni nazionali del coordinamento dei gestori dei servizi di assistenza socio sanitaria, profit e non profit. Insieme hanno firmato un appello per chiedere al Governo un sostegno concreto e immediato per le Rsa e le strutture residenziali.
Caro bollette Rsa: rischi e perdite
Il caro bollette nelle Rsa, come evidenziato dal presidente di Confcooperative Alberto Grilli, ha “superato il punto di non ritorno”. A livello economico le perdite per ogni posto letto in Rsa e nelle strutture residenziali vanno da 10 a 20 euro il giorno. Da parte del governo c’è stato uno stanziamento di 120 milioni. Un modo per aiutare enti di terzo settore che gestiscono servizi e strutture per anziani, disabili e persone svantaggiate. Un passo avanti importante ma, è stato sottolineato, non basta.
Il ruolo della Regione
Il ruolo delle Regioni non è secondario. La Regione Toscana sta intervenendo con aiuti a favore di coloro che sono colpiti dal caro bollette e dunque anche le Rsa dovranno avere aiuti dal momento che sono strutture che svolgono ruoli prioritari per le persone più fragili e le loro famiglie. La situazione non è facile: in Italia si susseguono le proteste contro gli aumenti energetici (bar e ristoranti) e a livello comunale Firenze è intervenuta ad esempio sulle piscine. Servono proposte, anche da parte dei politici: in quest’ottica il 21 settembre (dalle 20) l’Ordine dei Medici di Firenze organizza una tavola rotonda con i candidati fiorentini. L’argomento è l’emergenza sulla sanità. Dagli organici all’osso al ruolo delle Rsa. Anche la politica dovrà fare la propria parte. Il caro bollette, anche nelle Rsa, non può essere solo tema da campagna elettorale.