mercoledì, 24 Aprile 2024
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L’estate in rosso del turismo

Meteo e spending review fanno lo sgambetto a attività balneari, alberghi e non solo. Estate 2014 da dimenticare

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Sembra proprio che quest'anno l'estate ci sia stata solo da calendario. Condizioni meteo avverse e spending review sono state un'accoppiata micidiale anche per gli esercizi turistici. I consumi nella stagione estiva sono abbassati di ben 983milioni di euro. Questo è quanto emerge dai dati della Fipe-Confcommercio, i cui dati dimostrano come il bilancio del turismo estivo, quest'anno, sia in rosso.

vacanza fatta in casa

Che questa estate in molti avrebbero deciso di risparmiare, visti i tempi che corrono, si poteva anche prevedere. Certo però, nessuno immaginava che saremmo arrivati a tanto. Ad oggi, si concede una vacanza fuori porta solo il 38,2% degli italiani, che corrisponde a 23milioni di persone. Il 10% in meno rispetto al 2008, quando ben 29 milioni di persone (il 48,2% della popolazione) partiva per le vacanze.

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bilancio estate 2014 in rosso

Questi 6 milioni di persone rimaste a casa (che, caso vuole, corrisponde al numero di persone in povertà assoluta ad oggi in Italia) pesano e non poco se si osservano i dati relativi ai bilanci di fine stagione forniti da Fipe-Confcommercio. Bilancio chiuso in rosso quest'anno, con 983milioni in meno rispetto alle precedenti estati. Di questi, ben 200milioni di euro mancano dalle casse delle attività di alloggio e ristorazione, compresi stabilimenti balneari e discoteche.

Non bisogna dimenticare inoltre, che dalla stagione estiva dipende gran parte della prestazione dell'intero anno delle attività commerciali. Sono 39 i miliardi di euro che tendenzialmente porta la stagione estiva. Di questi, 25 escono dalle tasche degli italiani, i restanti dai turisti stranieri. Il mese di agosto, da solo, vale 17miliardi di euro

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meno ferie più lunghe

Coloro che hanno scelto di partire, hanno pensato bene di allungare i tempi di permanenza nelle località turistiche, per poi evitare di aprire il portafoglio durante l'anno. Una vacanza sola, ma più lunga. E così dai 9,1 giorni di durata media delle vacanze, siamo passati a 10 giorni interi spendendo 6 euro su 10 in alloggio e ristorazione, eliminando quindi molti “vizi” e “sfizi” vacanzieri.

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