Un mese in più di tempo. Il decreto rilancio ha introdotto la proroga della scadenza per richiedere il reddito di emergenza (rem) all’Inps: nella circolare 69 del 3 giugno 2020 l’istituto nazionale di previdenza spiega entro quando presentare l’istanza, come funziona la procedura per fare domanda del sussidio e i requisiti per ottenerlo, dal reddito Isee, all’incompatibilità con il reddito o la pensione di cittadinanza.
Ma prima di tutto cosa significa reddito di emergenza? Non è un semplice “bonus”, come quelli introdotti per le baby sitter o le vacanze, ma una misura di sostegno al reddito che è stata pensata per aiutare le famiglie in gravi difficoltà economiche a seguito della crisi scatenata dal coronavirus. In pratica lo Stato garantisce dei soldi a chi è a rischio povertà. Il sostegno è destinato all’intero nucleo familiare e non a un singolo soggetto.
Reddito di emergenza: quando fare domanda all’Inps, la proroga della scadenza e come richiederlo
La data ultima per fare domanda del reddito di emergenza è stata spostata dal 30 giugno a venerdì 31 luglio 2020: è possibile fare richiesta ai patronati e ai caf oppure optare per la procedura “fai date”, collegandosi al sito dell’Inps. E’ tutto online e non serve un modulo, sono necessarie però delle credenziali per l’accesso: lo Spid (qui spieghiamo come richiederlo) oppure il PIN rilasciato dall’Inps o ancora con la carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi (con un lettore da collegare al computer o l’app CIE ID)
I requisiti del reddito di emergenza: Isee
Per richiederlo è necessario essere residenti in Italia (non è prevista però una durata minima di permanenza). Per quanto riguarda i requisiti economici, per il reddito di emergenza vengono presi in considerazione il valore Isee e il reddito patrimoniale della famiglia, ecco in sintesi cosa serve:
- Isee (ordinario o corrente, anche per l’anno in corso) inferiore a 15.000 euro
- Patrimonio mobiliare familiare (il che significa ad esempio conti corrente, azioni e buoni fruttiferi postali) inferiore a 10 mila euro, riferito all’anno 2019. Il limite aumenta di 5 mila euro per ogni componente in più rispetto al primo (fino a un massimo di 20 mila euro) e di altri 5 mila euro se è presente una persona non autosufficiente o con disabilità grave
- Il reddito della famiglia nel mese di aprile 2020 deve essere inferiore al reddito di emergenza che spetterebbe al nucleo familiare
A quanto ammonta e quanto dura il REM
Per chiarire questo ultimo punto, nella circolare 69/2020 l’Inps fa qualche esempio per far capire quanto è il sussidio nei diversi casi, visto che il calcolo del reddito di emergenza varia in base alla composizione della famiglia: nel caso di un single ammonta a 400 euro, a una coppia spetta un rem da 560 euro, a una coppia con un figlio minorenne 640 (720 euro se con due figli minorenni), una famiglia con tre adulti e due minori prende 800 euro (840 se un componente ha una disabilità grave).
Il reddito di emergenza dura per due mensilità a seconda di quando viene presentata la domanda all’Inps: ad esempio se si fa istanza all’Inps a luglio, entro la scadenza del 31 del mese, il pagamento sarà riconosciuto per i mesi di luglio e agosto. Quando arriva il reddito di emergenza? Per chi presenta domanda entro il 30 giugno si stima che i pagamenti vengano effettuati nel mese successivo, visto che la verifica degli uffici Inps per queste richieste parte il 1° luglio.
Chi percepisce il reddito o la pensione di cittadinanza può richiedere il reddito di emergenza?
Il reddito di emergenza non è compatibile con il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza: quindi non sarà possibile richiederlo se uno dei componenti della famiglia beneficia di questi sussidi. Non spetta inoltre a chi ha ottenuto i bonus per i liberi professionisti o se nella famiglia è presente un pensionato.
Per chiarimenti sulla scadenza della domanda, sui requisiti e sull’ammontare del reddito dell’emergenza è possibile consultare la circolare dell’Inps n°69 del 3 giugno.