Si intitola “Il mio Tredici” il romanzo autobiografico di Vanessa Bambi e non ha niente a che vedere con la numerologia. Danzatrice e giornalista fiorentina, a lungo collaboratrice della nostra testata, ha appena dato alle stampe il suo primo romanzo per Porto Seguro editore.
Quel “Tredici” del titolo non è un numero qualsiasi per Vanessa. Il 13 novembre 1985 è il giorno della sua nascita, punto di partenza e approdo annuale, momento perfetto per fare bilanci e per progettare il futuro. È così che “mi sono sempre più affezionata al Tredici – spiega Vanessa Bambi nella premessa del libro – che in famiglia mi hanno sempre fatto credere essere stato il numero perfetto per me, come lo ero io per lui del resto. Così, anno dopo anno, ho sempre vissuto con trepidazione l’arrivo di quel giorno, cercando di assaporare avidamente ogni attimo di quelle mie magiche 24 ore. In fondo, non si è mai troppo grandi per soffiare ed esprimere Il desiderio per eccellenza”.
La vita di Vanessa Bambi tra un “Tredici” e l’altro
Tra le pagine de “Il mio Tredici” Vanessa Bambi ripercorre la sua vita: dalla prima tutina indossata da neonata, passando al Topolino stampato sulla felpa anni ‘90, fino alla tuta acetata, e al primo body da danza. La vita che balla, i compleanni che passano, i pezzi di felicità condivisa, tessere d’un mosaico rimasto lucente nella memoria, intenerito per quell’infanzia festeggiata a suon di zucchero vanigliato e ciliegine candite. Arriva l’adolescenza a prenderla alla sprovvista, a portarla allo specchio, a uscire di casa, a cercare con gli occhi blu il principe azzurro e a trovarlo.
I compleanni si susseguono veloci: da quelli festeggiati in casa mangiando pizzette col cappero, alla pizza ai carciofini ordinata ai circoli, alla pizza fritta mangiata golosamente prima di un’importante audizione. Raccontandosi sul serio, ma sempre con leggerezza: le luci di Parigi, il lungomare di Napoli, il Teatro San Carlo, la bellezza velata della danza che non la lascia, la caccia al libro giusto che le disveli una verità.
Tra passato e futuro, quel Tredici a fare da spartiacque
Vanessa trentenne continua a credere nei suoi sogni, ed è sempre quel Tredici che ritorna a mostrarle la felicità a portata di mano, sì da potersi dire felice di sé. Felice nell’attesa materna, che si concretizza in un fagottino colorato di rosa. La vita che non si ferma, a segnare sul calendario le nascite e le morti, chi arriva e chi se ne va. Il nonno, proprio il giorno del suo Tredici, le ha lasciato in eredità l’olio nuovo dell’Impruneta insieme ai pomodori rossi maturi. Poter sedersi con lui sulla panchina a godersi la calma di quella sosta. A trentacinque anni può capitare che le spunti dalla testa un capello bianco, ma non si ferma a pensarci più di tanto. Ha altro da fare, ha ancora da danzare, da vestire la piccola del suo body bianco e delle sue calze rosa, oppure scrivere un libro che per il suo trentaseiesimo vedrà pubblicato, magari proprio il giorno del suo Tredici…
Vanessa Bambi presenterà il suo libro il 26 novembre alle 17:30 al Fake Cocktail Bar Bistrot di Firenze (Ingresso con Green Pass).