Ormai è ufficiale. Il Bisonte è una squadra da trasferta: dopo aver espugnato il PalaBanca di Piacenza e il PalaRomiti di Forlì, oltre ad aver conquistato un punto anche in casa di due big come Novara e Busto Arsizio, Firenze porta via la vittoria piena anche da Bergamo, lasciando a bocca aperta un palazzetto storico come il PalaNorda. Splendida l’atmosfera, con la Nobiltà Rossoblù e i Pellicani Feroci che hanno tifato per tutta la partita cementando ancora di più la loro solida amicizia. Splendida la partita, forse la più bella della stagione, giocata alla grande da entrambe le squadre. Ma splendida soprattutto la squadra di Francesca Vannini, che forse proprio lontano dal Mandela Forum esprime le sue migliori qualità: oggi la vera e propria trascinatrice è stata Chiara Negrini, che al di là dei 16 punti è stata pazzesca in difesa, e anche nel trasmettere la sua grinta al gruppo, ma in generale sarebbero da citare tutte le giocatrici, da una Calloni che ha chiuso con 8 muri a una Mastrodicasa che ha sfruttato alla perfezione l’occasione che Vannini le ha dato, da una Turlea come sempre infallibile nei momenti clou a una Pascucci che ha ricevuto come un libero, fino a una Parrocchiale tornata su livelli altissimi e una Petrucci lucida nella distribuzione e bravissima a sfruttare le sue doti anche con gli attacchi di seconda. Senza dimenticare la panchina, preziosissima nei momenti difficili con Vingaretti, Pietrelli e Liliom. Morale della favola, Il Bisonte ha interrotto una serie di quattro sconfitte consecutive, ma soprattutto ha aumentato a dieci punti il gap sulla zona retrocessione, mettendo un altro tassello importante nella strada per la salvezza.
La cronaca
Francesca Vannini sceglie Petrucci in palleggio, Turlea opposto, Negrini e Pascucci in banda, Mastrodicasa e Calloni centrali e Parrocchiale libero, Lavarini risponde con Radecka in palleggio, Plak opposto, Loda e Blagojevic schiacciatrici laterali, Paggi e Melandri al centro e Merlo libero.
Funziona tutto nell’inizio de Il Bisonte: Calloni mura e mette in difficoltà Bergamo con la battuta, Petrucci distribuisce e Turlea e Negrini concludono per il 2-6. Entra in partita Plak e la Foppa rimonta, ma Firenze non perde la concentrazione e Turlea firma l’8-12. Sull’11-16 entra Sylla per Plak, ma un tocco di seconda di Petrucci e un muro di Mastrodicasa aumentano il divario (13-19): qui però qualcosa si blocca, e Bergamo, con un gran turno in battuta di Loda, risale fino al 21-21 nonostante le grandi difese delle bisontine. Entra Vingaretti per Petrucci e poi Pietrelli per Pascucci, ma Sylla sorpassa con un block out (23-22): qui succede di tutto, con Turlea che annulla un set point (24-24), Sylla che attacca out e poi Blagojevic che cancella la prima palla set ospite (25-25), prima che l’attacco di Negrini ne procuri una seconda concretizzata stavolta da un altro errore di Sylla (25-27).
Nel secondo set Il Bisonte è costretto a inseguire, ma rimane sempre attaccato e poi ha la forza di issarsi sul 10-12 al time out tecnico grazie a un paio di errori della Foppa. Sull’11-14 entra Mambelli per Loda, e le locali provano ad avvicinarsi, ma una fast di Mastrodicasa e un muro di Calloni ristabiliscono il + 5 (15-20), sufficiente, seppur con qualche sofferenza finale, a portare a casa anche il secondo parziale con un errore in battuta di Melandri (22-25).
Nel terzo Lavarini inserisce Deesing per Melandri, con Plak che torna titolare per Sylla, ma è sempre Firenze a comandare, anche grazie alle seconde opportunità che concede Parrocchiale con le sue difese (10-12). Sul 14-14 entra Liliom per Pascucci, Negrini è straordinaria in difesa ma adesso la Foppa spinge forte e Loda prova l’allungo (17-15): gli scambi adesso sono bellissimi e di una intensità unica, ma Bergamo riesce ad aggiudicarseli tutti e quando Blagojevic mette a terra il pallone del 22-17, scrive l’ipoteca sul set, che è la stessa serba a chiudere (25-20).
La partita continua ad essere stupenda, con le due squadre che lottano su ogni pallone allungando tutti gli scambi: adesso però è Firenze a sfruttare tutte le opportunità, e il 4-9 con il muro di Mastrodicasa ne è il segnale lampante. Lavarini prova il doppio cambio, ma le bisontine sono incontenibili in ogni fondamentale e Pascucci mette giù il 7-14. Con una squadra così, in trance agonistica, c’è poco da fare per la Foppa, che trova un muro impenetrabile e una difesa difficile da bucare: la strada è spianata, ed è un pallonetto di Calloni a chiudere la contesa e a far esplodere la gioia fiorentina.