Con la manovra del governo Meloni sono in arrivo novità per l’assegno unico 2023, come l’aumento dell’importo commisurato all’Isee, all’età e al numero dei figli, mentre l’Inps sta pensando a un rinnovo in automatico, senza domanda. Il sostegno economico nato per comprendere in un solo contributo le tante facilitazioni previste in favore delle famiglie (bonus nascita, assegni familiari e via dicendo) si appresta quindi a essere modificato.
Tabella dell’aumento dell’assegno unico 2023: a chi spetta il pagamento maggiorato
Aumento dell’importo per chi ha un Isee basso, incremento per i nuclei familiari con più di tre bambini piccoli e un “bonus nascita“, che scatterà con una maggiorazione per il primo figlio con meno di 1 anno: il governo ha introdotto nel disegno di legge di bilancio delle novità per il pagamento dell’assegno unico, che ora andranno confermate dal Parlamento per entrare in vigore dal 1° gennaio 2023. La manovra finanziaria prevede aumenti progressivi per tutte le fasce Isee, incrementi più “pesanti” per chi ha un indicatore economico basso e più leggeri per chi ha una situazione economica migliore. Ecco, in modo schematico, cosa si sa già:
- Isee fino a 15.000 euro -> aumento dell’assegno unico da 175 euro a 196 euro al mese
- Isee oltre i 40.000 euro -> aumento dell’assegno unico da 50 euro a 75 euro mensili
- Maggiorazione per il primo figlio con meno di 1 anno di età +50%
- Maggiorazione per famiglie con 3 o più figli +50% per ciascun figlio tra 1 e 3 anni di età (Isee fino a 40.000 euro)
- Bonus gemelli 100 euro in più al mese per i primi tre anni di vita
Rimarranno poi le maggiorazioni in caso di figli disabili. Dunque facendo una simulazione, una famiglia con un Isee basso, sotto i 15.000 euro, con il primo figlio che non ha ancora compiuto un anno, dal 2023 avrà un aumento dell’assegno unico mensile da 175 euro a 262,50 euro. Questo sarà il tetto massimo. Come detto, le misure andranno confermate con l’approvazione della legge di bilancio da parte di Camera e Senato entro il 31 dicembre. Già ora le famiglie possono avere una stima dell’attuale assegno unico previsto fino ai 21 anni, per i figli a carico, utilizzando il form online messo a disposizione dell’Inps.
Quando e come il rinnovo della domanda per l’assegno unico 2023
Per chi ha fatto domanda all’Inps dell’assegno unico durante il 2022 la scadenza dell’agevolazione è fissata al 28 febbraio 2023, ma si sta lavorando per un rinnovo automatico – senza alcuna richiesta – per chi non ha avuto modifiche della propria situazione economica. Il controllo della permanenza dei requisiti economici verrebbe affidato all’incrocio mensile delle varie banche dati pubbliche.
Per i genitori che invece hanno avuto variazioni dell’Isee si sta pensando a una procedura agile da effettuare online sul sito dell’Inps in modo da aggiornare in poco tempo la propria situazione economica e avere diritto al rinnovo 2023 (con il ricalcolo) dell’assegno unico per i figli.
La rivalutazione dell’importo
Va tenuto presente poi che per l’assegno unico scatterà la rivalutazione legata all’inflazione, un po’ come succede per le pensioni: l’importo sarà aumentato in base all’adeguamento al costo della vita (cresciuto dell’ultimo anno di circa il 10%). La prima tranche di incrementi è prevista già nel mese di gennaio 2023. In attesa delle novità 2023, intanto arriva il report dell’Inps sul pagamento dell’assegno unico in questo 2022. Sono state circa 6 milioni le famiglie italiane, per un totale di 9,4 milioni di figli, che hanno beneficiato del contributo. In tutto sono stati riconosciuti 10,3 miliardi di euro.