La Regione Toscana lancia per l’anno scolastico 2025/2026 il progetto “Libri gratis” per offrire un sostegno economico in favore delle famiglie con un Isee basso che devono comprare i testi didattici per le scuole secondarie di primo e secondo grado, ossia le medie e le superiori. Secondo il governatore Eugenio Giani, che ha presentato la misura, questa iniziativa potrà riguardare potenzialmente dai 50 agli 80mila nuclei familiari. Il “bonus” andrà fino a un massimo di 348 euro.
Come richiedere il contributo dei “Libri gratis” della Regione Toscana
La Regione Toscana pubblicherà il bando il 28 aprile 2025 e ci sarà tempo un mese per richiedere il contributo “Libri gratis” per le scuole medie e superiori. Si tratta di un provvedimento che fa parte del progetto “Giovanisì”.
In particolare i requisiti per beneficiare della misura “Libri gratis” sono i seguenti:
- Studentesse e studenti residenti in Toscana
- Età inferiore a 24 anni
- Iscrizione per l’anno scolastico 2025-2026 presso un istituto scolastico pubblico o paritario secondario di primo o secondo grado con sede in Toscana
- ISEE familiare fino a 15.800 euro
La domanda potrà essere fatta dal 28 aprile al 28 maggio 2025 all’indirizzo www.regione.toscana.it/librigratis, dove sarà anche pubblicato il bando.
A quanto ammonta il contributo e quando sarà pagato
L’importo previsto dal progetto “Libri gratis” è stato definito dalla Regione Toscana prendendo come riferimento la spesa media sostenuta dalle famiglie per i libri scolastici a seconda del ciclo frequentato dagli studenti: ammonta a 309 euro per la prima media, mentre scende a 137 euro per le classi seconde e terze. Per le superiori il contributo sarà di 348 euro per gli alunni di prima e terza superiore, 204 euro per quelli di seconda, 251 euro per le quarte e quinte.
A giugno sarà verificato il rispetto dei requisiti e i contributi saranno erogati ad agosto, in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico. In tutto sono stati stanziati 20 milioni di euro l’anno.
“La misura dei libri gratis – ha spiegato il presidente della Toscana Eugenio Giani – la perseguivano, l’abbiamo attentamente studiata e finalmente attraverso i fondi europei, quelli in cui la Regione attiva i finanziamenti europei mettendoci il 18% del proprio bilancio, siamo riusciti a calibrare quella che è una misura che disegna sempre meglio il welfare toscano come modello di avanguardia”.