lunedì, 27 Ottobre 2025
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Pareggio di rigore per la Fiorentina. Primo punto al Franchi

Derby dell’Appennino col Bologna avvelenato dalle tante decisioni prese al VAR. Contestazione dei tifosi viola

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La Fiorentina agguanta un pareggio (2-2) dopo essere stata sotto per 70 minuti ed aver rischiato la terza rete, poi annullata per fuorigioco. Una gara decisa dalle decisioni dell’arbitro La Penna, prese con il VAR, e che hanno scontentato tutti. La curva Ferrovia, esasperata per l’ennesima deludente prestazione dei viola, ha fischiato e criticato società e giocatori. Un clima esplosivo difficile da riordinare. La Fiorentina è sempre in zona retrocessione con 4 punti in otto gare, frutto di altrettanti pareggi e ancora nessuna vittoria e mercoledì, nel turno infrasettimanale, c’è la trasferta a San Siro contro l’Inter. Una partita molto difficile per questa squadra che, anche contro il Bologna, ha mostrato tanta paura di sbagliare e poca lucidità sotto porta. La reazione finale ed il pareggio però danno ancora un po’ di fiducia. È il primo punto in casa in serie A. Pioli rilancia Gudmundsson accanto a Kean. Daniel Niccolini, che ha sostituito Vincenzo Italiano, ancora in ospedale per una polmonite, schiera Orsolini con Fabbian al centro e Cambiaghi dietro Santiago Castro.

La partita

Parte bene il Bologna che mette in difficoltà la Fiorentina fin dai primi minuti. Il primo tiro felsineo è di Miranda con De Gea costretto a rifugiarsi in angolo. Al 25’ c’è una gran girata di Santiago Castro che colpisce al volo in area e segna l’1-0 per il Bologna. Ranieri sbaglia la conclusione sotto porta mentre una punizione di Mandragora, al 39’, viene respinta da Skorupski. È il primo vero tiro in porta. Si va al riposo col Bologna avanti di un gol.

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Nel secondo tempo La Penna assegna un rigore alla Fiorentina ma si confonde. Il mani in area è di Kean e revoca la massima punizione. Al 51’ Orsolini per Holm che serve Cambiaghi che sigla il 2–0. Pioli mette dentro Dzeko, Fortini, Ndour e Sabiri. Al 60’ Dallinga segna il 3-0 ma c’è un fuorigioco di Orsolini. Evitato il baratro la Fiorentina inizia a tirar fuori il carattere. Al 72’ c’è un rigore per la Fiorentina per un tocco di mano di Ferguson su un cross di Dodo, e Gudmundsson accorcia dal dischetto. Si riapre la gara. All’82’ il Bologna resta in dieci per l’espulsione di Holm, che già ammonito, trattiene Fortini. Pochi istanti prima il Bologna aveva chiesto un calcio di rigore per un intervento di Sabiri su Bernardeschi, da poco subentrato, in area viola, contatto che però La Penna ha considerato regolare. Proprio al 90’ una girata di Kean colpisce il braccio di Bernardeschi, contestato dai tifosi viola. Dopo l’ennesimo consulto VAR la Penna decide per concedere un secondo rigore ai viola che Kean realizza per il 2-2. Al nono minuto di recupero Dodò manca, a porta vuota, il 3-2 che sarebbe stato clamoroso.

L’allenatore

Stefano Pioli è consapevole che la crisi non è finita. “L’aspetto mentale deve essere fortificato – ha detto – perché abbiamo incontrato una squadra forte, ma abbiamo creato molto più noi di loro. C’è stata la reazione di una squadra che non vuole cedere. Proprio nell’ultimo secondo ho visto la porta scoperta e pensavo che Dodò potesse far gol. Ma non gli ho detto niente, perché il dopo partita è il momento più delicato. Mi aspettavo di più in mezzo al campo, è difficile pareggiare col Bologna non siamo stati bravi sulle seconde palle. Stiamo trovando gli equilibri giusti. Kean ha dovuto giocare in grandi spazi in uno contro uno. Per le sue caratteristiche lui gioca meglio con un giocatore vicino, ma non sulla stessa linea. Un attaccante che parta più dietro: troveremo le soluzioni migliori”.

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