mercoledì, 9 Luglio 2025
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Libero il falco trovato sulla cupola del Duomo

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Due mesi di allenamento al volo e, soprattutto, di educazione alla caccia. Non è stata una passeggiata. Ma alla fine il falco pellegrino cresciuto in cattività che due mesi fa era stato trovato sulla cupola del Duomo di Firenze è riuscito ad imparare le regole della vita selvatica e a tornare nel suo habitat naturale.

IL FALCHETTO DI NUOVO LIBERO

Il volatile è stato preso in cura dalla Provincia di Firenze e da veterinari della Asl 10 che lo hanno riabilitato giorno dopo giorno a spiccare il volo e a procacciarsi autonomamente il cibo. Oggi, finalmente, il ritorno a casa: il falco è stato liberato nell’Oasi del Wwf di Focognano, nella piana fiorentina, dove potrà vivere in mezzo ai suoi simili. 

RITORNO A CASA ALL'OASI DI FOCOGNANO

L'Oasi di Focognano, spiega l'assessore all'ambiente Renzo Crescioli, “è particolarmente idoneo alla natura del falco perché ci sono molte prede adatte alla sua alimentazione”. Per questo tipo di volatile inoltre sono necessarie aree aperte senza bosco e Focognano, inoltre, è un’oasi con divieto di caccia.

IL RITROVAMENTO SULLA CUPOLA DEL DUOMO

Il falco era stato individuato da una guida turistica il 2 giugno scorso in cima alla lanterna della Cupola del Duomo di Firenze. Inizialmente si pensò che si trattasse di uno dei falchi che nidificano da anni sul cupolone. Ma ben presto fu chiaro che il falchetto era stato allevato in cattività da qualcuno che, con molta probabilità, lo aveva portato sul Duomo nell’intento di farlo volare via. Il falco era infatti molto ben nutrito e abituato ad essere preso in mano, come fanno i volatili allevati in cattività, ma era incapace di volare proprio per mancanza di esercizio.
 

Il David diventa un gelato. E’ in finale

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Non poteva che essere l’uomo più bello del mondo a regalare a un mastro gelaterie toscano la vittoria, facendolo accedere direttamente alla finale europea che si svolgerà a Firenze.

I’ David, il gusto dedicato al David di Michelangelo, ideato da Giampiero Burgio della gelateria Gippino di Lastra a Signa, è stato eletto come il migliore dalla giuria popolare del Gelato Festival, che lo scorso fine settimana ha fatto tappa a Lignano Sabbiadoro (Udine).

Insieme a lui arriverà alla finalissima europea anche Pierluigi D’Ambrosio (Udine), con il gusto Miele di Ailanto con meringa, l'altro vincitore della tappa di Lignano. Il gusto di Burgio è un fior di latte con vaniglia del Madagascar, meringa e salsa al mirtillo nero dell’Abetone, che richiama uno dei colori di Firenze (il viola). 

Gelato da oscar

Giampiero Burgio è  titolare della Gelateria Gippino, nel pieno centro di Lastra a Signa, dove lavora insieme alla moglie. Allievo di Vetulio Bondi, ha iniziato a lavorare con le fredde dolcezze 10 anni fa e ama valorizzare gli ingredienti del territorio, come nel caso del gusto I’ David.

Giampiero Burgio e il premio a Lignano Sabbiadoro

Il gelato Festival torna a Firenze

Adesso il suo gelato arriverà alla finale europea in programma a Firenze dal 12 al 14 settembre per cercare di conquistare il titolo continentale. Per uno strano scherzo del destino ad ospitare la finalissima del Gelato Festival sarà proprio quella piazza dedicata al creatore del David, piazzale Michelangelo. Chissà se porterà fortuna al Gippino.
 

Il calendario 2014 per la caccia in Toscana

Come nella maggior parte delle regioni italiane, il primo settembre è il giorno fissato per la preapertura della caccia in Toscana. Anticipa di 20 giorni l’inizio della stagione venatoria vera e propria, che per il 2014 è fissata il 21 settembre per concludersi il  31 gennaio 2015 (tre giorni la settimana tra lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica).

Intanto una delibera della giunta regionale ha stabilito, provincia per provincia, quali specie sarà possibile cacciare con la prepartura del 1 settembre, grazie ad appostamento dalle 6 alle ore 19.

Ecco i dettagli

Firenze

Tortora (Streptophelia turtur), colombaccio, merlo, gazza, ghiandaia e cornacchia grigia.

Arezzo

Tortora (Streptophelia turtur), colombaccio, merlo, gazza, ghiandaia e cornacchia grigia.

Grosseto

Tortora (Streptophelia turtur), gazza, ghiandaia e cornacchia grigia.

Livorno

Tortora (Streptophelia turtur), colombaccio, merlo, gazza, ghiandaia e cornacchia grigia solo sul territorio a caccia programmata dell'ATC LI 9, ed esclusivamente da appostamento fisso nei laghi artificiali e nelle superfici allagate artificialmente: alzavola, germano reale e marzaiola.

Lucca

Tortora (Streptophelia turtur), colombaccio, merlo, gazza, ghiandaia e cornacchia grigia ed esclusivamente da appostamento fisso nei laghi artificiali e nelle superfici allagate artificialmente, alzavola, germano reale e marzaiola.

Massa-Carrara

Tortora (Streptophelia turtur), colombaccio, merlo, gazza, ghiandaia e cornacchia grigia.

Pisa

Tortora (Streptophelia turtur), colombaccio, merlo, gazza, ghiandaia e cornacchia grigia ed esclusivamente da appostamento fisso nei laghi artificiali e nelle superfici allagate artificialmente, alzavola e germano reale.

Pistoia

Tortora (Streptophelia turtur), colombaccio, merlo, gazza, ghiandaia e cornacchia grigia ed esclusivamente da appostamento fisso nei laghi artificiali e nelle superfici allagate artificialmente, alzavola, germano reale e marzaiola.

Prato

Tortora (Streptophelia turtur), colombaccio, merlo, gazza, ghiandaia, cornacchia grigia

Siena

Tortora (Streptophelia turtur), colombaccio, merlo, gazza, ghiandaia e cornacchia grigia su tutto il territorio provinciale con l'esclusione delle aree boscate, costituite da almeno un ettaro di superficie, di larghezza non inferiore a metri 50, non interrotte da coltivazioni o corsi d'acqua.

Sla: Rossi non fa la doccia

Ancora Sla al centro dell'attenzione. Questa volta a parlarne è il presidente della regione Toscana Enrico Rossi, che annuncia un aumento dei fondi che la Regione annualmente stanzia in favore della ricerca dell'Aisla e dell'assistenza ai malati di Sla.

Quasi 6 milioni per la Sla

“L'assegno mensile per i malati di Sla verrà aumentato da 1500 euro a 1650 euro“, comunica il presidente Rossi. “Lo ha stabilito una delibera della giunta regionale di questa mattina”, ha poi continuato il presidente “complessivamente, ad oggi, venivano stanziati 3milioni e 100mila euro. Adesso arriviamo complessivamente a 5milioni e 700mila euro”. Un ulteriore modo per sottolineare come la Regione Toscana sia sempre molto attiva e sensibile verso i problemi che colpiscono quotidianamente i cittadini. “L'attenzione suscitata dalle “docce” gelate su questa drammatica malattia è stata una cosa positiva – ha commentato Rossi – ora è importante che si rafforzi l'aiuto econimico. Se farò la doccia gelata? Credo che senza doccia nenache noi ne avremmo parlato così tanto. Diciamo – ha aggiunto –  che farò la mia donazione all'Aisla Onlus.”

Assistenza domiciliare e fondi per la ricerca

Sempre sul fronte Sla Rossi ha comunicato l'intenzione, da parte della Regione, di istituire l'assistenza domiciliare con specialisti già presente in alcune aree. “È un servizio che alcuni già effettuano – ha detto il presidente regionale – l'intenzione della Regione è quella di formalizzare e far sì che in tutto il territorio toscano venga garantito questo tipo di servizio”. Inoltre viene annunciato lo stanziamento di 4 borse di studio per la ricerca di malattie che hanno familiarità con la Sla ma delle quali ancora si conosce poco.

In Toscana, 90 casi all'anno

I malati di Sla in Toscana attualmente sono circa 300. Secondo i dati messi a disposizione dalla Rete toscana malattie rare l'incidenza annuale si aggira intorno ai 90 casi. Dati che indicano ulteriormente quanto sia necessario sostenere la ricerca e coloro che già combattono con questa grave malattia. “Mi rendo conto – ha concluso il presidente Rossi – che 1650 euro sono comunque pochi e si dovrà aumentare ancora. La Regione continuerà ad impegnarsi in questo senso”.

La doccia di Chantal Borgonovo

Nel frattempo Chantal Borgonovo, moglie di Roberto Borgonovo, attaccante della Fiorentina che ha combattuto la Sla fino all'ultimo dei suoi giorni – lo scorso anno -, ha accettato la nomination arrivata da un altro campione del pallone, Roberto Baggio, e si è fatta fare la doccia gelata dalla sue figlie.

“Oggi le nomination toccano a me – ha detto Chantal -. Io nomino il professor Angelo Vescovi, che da anni fa ricerca e sperimentazione in Italia sulla sla. Bernd Fisa, uomo Fifa e amico della Fondazione, che si spende da anni nella comunicazione, per far conoscere questa malattia. E per ultimi tutti i procuratori di calcio e li esorto ad essere generosi”. Queste le parole della signora Borgonovo, a capo della Fondazione che porta il nome di suo marito, che dopo la doccia fredda, piovuta dall'alto grazie all'aiuto delle due figlie, si è lasciata andare ad una risata liberatoria.

Prima di lei moltissimi nomi di noti di casa nostra, hanno partecipato alla catena di solidarietà. Da Jovanotti a Andrea Bocelli. Da Matteo Renzi, a Dario Nardella, fino a Pieraccioni e Pepito Rossi.

 

Bene le secchiate, ma servono volontari e fondi

Con l'Ice Bucket Challenge, la sfida a colpi di secchi d’acqua gelata, si è accesa una luce sulla Sla, ma passata la moda il sipario su  questa malattia degenerativa  non dovrà abbassarsi. A dirlo l'Aisla Firenze, la sezione locale dell’associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica.

Per assistere a domicilio un malato di Sla in fase avanzata bastano a mala pena 2mila euro al mese. Una cifra che viene appena coperta dagli “assegni” staccati dal servizio sanitario nazionale e dalle Regioni: serve assistenza 24 ore su 24 e poi ci sono le spese, come quelle – molto onerose – per l’energia elettrica consumata dai macchinari che tengono in vita chi è affetto dalla sclerosi laterale amiotrofica.

Tra Firenze e provincia ci sono circa 150 malati, alcuni dei quali seguiti anche dai volontari dell’Aisla, ma i fondi per garantire assistenza psicologica, fisioterapia a domicilio e aiuto alle famiglie scarseggiano. “L’anno scorso, come associazione, abbiamo raccolto tra donazioni e iniziative circa 30mila euro, ma ne servirebbero almeno il doppio”, dice Valdemaro Morandi, a sua volta malato di Sla e presidente dell’Aisla di Firenze.

Ice Bucket Challenge: è una moda o serve?

Negli ultimi giorni c'è chi ha criticato la sfida a colpi di secchi d'acqua, che è diventata virale e ha “contagiato” anche molti vip e politici toscani, tra cui Lorenzo Jovanotti e il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Indubbiamente questa moda dà una piccola speranza in più ai malati di Sla, fornendo visibilità  – spiega Valdemaro Morandi – in Italia si contano circa 5mila malati e le case farmaceutiche purtroppo non investono in maniera sufficiente sulla ricerca”.

#IceBucketChallenge e Pepito Rossi

Ciò che è mancato, a mio avviso, è il riferimento puntuale alle donazioni, per far conoscere a tutti il modo per contribuire alla ricerca, ma anche alle attività delle associazioni che aiutano sul territorio i malati e le loro famiglie. È una patologia devastante, dico spesso che anche la famiglia si ammala, non solo chi è affetto da Sla: serve assistenza continua, ci sono spese da sostenere e poi c’è la situazione psicologica di chi è vicino a noi malati”.

Sla, come fare donazioni e diventare volontari

A Firenze l’associazione esiste da 3 anni e può contare su una decina di volontari full time e su altre 6 persone che mettono a disposizione saltuariamente il proprio tempo. Ne servirebbero però almeno altri 10.

Per prendere contatto con l’associazione si può visitare il sito internet di Aisla Firenze, mentre per dare un contributo che vada oltre le secchiate d’acqua dell’Ice Bucket Challenge ecco l’Iban dell’associazione fiorentina: IT 35 Q034 4002 8050 0000 0194900.

Sla e sanità pubblica

“A settembre partirà un percorso facilitato per i malati di Sla all’ospedale fiorentino di Careggi”, annuncia Morandi. A disposizione ci saranno due letti in day hospital e gli assistiti potranno avere varie consulenze specialistiche, senza dover districarsi tra diversi ambulatori e studi. In ponte, riferisce Morandi, anche un incontro con l’Asl 10 per parlare dell’assistenza domiciliare.

Dolce da guinnes per Papa Francesco

Dolce da guinness dedicato a Papa Francesco. A realizzarlo i pasticceri impegnati nell'annuale sagra di Orentano (Pisa) che quest'anno sono arrivati ad utilizzare più di 100mila bigné, come mattoni della riproduzione di una cattedrale argentina.

UNA SCULTURA DI BIGNÉ

Era un vero e proprio monumento quello che nella serata del 24 agosto ha sfilato per le strade della piccola frazione di Castelfranco di Sotto nel pisano. Il materiale utilizzato però non era né pietra né legno: la materia prima della particolare opera d'arte erano bigné e pan di spagna e, al posto del cemento, colate di crema pasticcera.

Molti sono stati i pasticceri impegnati negli scorsi mesi alla creazione di questo dolce dalle proporzioni immense. L'enorme torta monumentale ha sfilato lungo la principale strada del paese accompagnata dal sindaco Gabriele Toti e dall'arcivescovo di San Miniato Fausto Tardelli. A fare da cornice un mare di persone armate di fotocamere e smartphone pronte ad immortalare il passaggio.

LA DEDICA A PAPA FRANCECSCO

La dolce opera d'arte rappresenta, realizzata in onore di Papa Francesco, è una riproduzione della cattedrale di Cordoba. Quella infatti, è la cattedrale in cui il pontefice, 45 anni fa, è stato ordinato sacerdote.

Meteo, ancora nuvole sulla Toscana

Per concludere l'estate “col sole in fronte” dovremmo ancora aspettare. Dopo un fine settimana all'insegna del tempo variabile, si preannunciano ancora nuvole sulla Toscana. Probabili miglioramenti sono previsti tra giovedì e venerdì, quando le temperature arriveranno a sfiorare i 30 gradi.

SPRAZZI DI SOLE, TEMPERATURE IN AUMENTO

Sembra proprio che l'estate quest'anno sia particolarmente timida. Anche questa settimana il tempo sarà incerto su tutta la Toscana anche se sono previsti qua e là sopra i cieli della regione sprazzi di sole in più. “Settimana soleggiata salvo qualche addensamento mattutino tra martedì e mercoledì” fa sapere il Consorzio Lamma che poi annuncia un lieve aumento delle temperature che arriveranno “fino a 30 gradi”.

IL MARE DEVE ATTENDERE

In generale però, per quanti volessero concludere l'estate al mare con un'intera giornata al sole, ci sarà ancora da aspettare. Sempre consultando le previsioni Lamma di questa settimana, il sole senza nessuna nuvoletta è un bene più unico che raro. Bisognerà attendere la giornata di venerdì per potersi permettere un po' di tintarella.

IL PROSSIMO WEEK-END

Per parlare di week-end è forse ancora presto, anche se c'è chi già si sbilancia e annuncia nuove piogge isolate e tempo variabile su tutta la regione.

Regione, Renzi lancia il Rossi bis: ”E’ lui il candidato naturale”

“Enrico Rossi? Credo che sia lui il candidato naturale per le prossime elezioni regionali”. Matteo Renzi dalle sue vacanze a Forte dei Marmi apre e chiude la campagna elettorale del Partito Democratico per le regionali di primavera.

ENDORSEMENT AL ''NEMICO – AMICO''

Lo fa con un edorsement al presidente uscente per alcuni inaspettato, visto il rapporto altalenante e turbolento che da sempre c'è tra i due, appartenenti sì allo stesso schieramento politico ma sempre fermi su posizioni assai distanti tra loro. A partire dai congressi dei democratici (Rossi fu paladino dei bersaniani prima e dei cuperliani poi, sempre in antagonismo al rottamatore) fino alle questioni amministrative (dal Maggio alla Tav).

“ROSSI CANDIDATO NATURALE”

Davanti alle telecamere di Rtv38 Renzi scioglie i dubbi. “Decideranno gli organismi toscani – dice il premier – ma io credo che sia naturale che il candidato presidente torni ad essere Enrico Rossi”. “Lo sapete  – aggiunge Renzi – con Rossi a volte ci siamo becchettati, su molte cose non la pensiamo allo stesso modo, ma un grande partito al 41% può avere al suo interno posti di responsabilità anche per persone che non la pensano allo stesso modo”.

LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE

Puntuale la risposta di Rossi, affidata alla sua pagina Facebook:  “Ringrazio Renzi per le sue dichiarazioni che danno ancora più forza al mio lavoro per la Toscana e al mio impegno di lealtà e di libertà verso il mio partito e verso Matteo”, scrive il presidente.

Via dagli Uffizi la Venere di Botticelli

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Vittorio Sgarbi, ambasciatore della Cultura della Regione Lombardia, vorrebbe all’Expo 2015 un “pezzo forte” dell’arte italiana: la Venere del Botticelli, “strappandola” alla sua casa (gli Uffizi) per un periodo limitato tra maggio e dicembre 2015. Ma la strada che va da Firenze a Torino (il critico d'arte pensa di portare l'opera nella Reggia di Venaria Reale, vicino al capoluogo piemontese) è piena di insidie e soprattutto di polemiche.

“La Nascita di Venere” è nella lista, stilata nel 2007 dall'allora ministro della cultura Rutelli, dei venti capolavori inamovibili, in particolare per prestiti verso l'estero. Intanto il Polo museale fiorentino fa sapere che la valutazione sulla possibilità di spostare l’opera di Botticelli spetta al ministro per i Beni Culturali.

Spostare la Venere del Botticelli: la reazione del ministro

Da parte sua Dario Franceschini, dopo una giornata di dibattito e polemiche, ha fatto registrare una frenata, anche se non ha chiuso del tutto al progetto. “L'Expo non è solo di Milano ma di tutta Italia – ha detto – la sfida che dobbiamo vincere è quella di allungare la permanenza nel nostro Paese di tutti i visitatori dell'Expo, offrendo loro le occasioni e le modalità per andare a visitare quel museo diffuso che è l'Italia. Quindi – ha aggiunto – dico basta a questo dibattito quotidiano e improvvisato su singoli capolavori che dovrebbero essere trasferiti a Milano”.

Qualche porta aperta, però, resta. Il ministero, ha fatto sapere Franceschini, esaminerà solo le richieste formali

Le parole di Sgarbi

Tutto è partito da una dichiarazione di Vittorio Sgarbi, dopo che il Comune di Cremona ha detto no al prestito dell'opera 'L'ortolano' di Arcimboldo che ha ispirato anche la mascotte dell'esposizione universale. “Ma quale Arcimboldo? – ha tuonato il critico d’arte – ma a chi interessa quel quadretto, se lo tengano pure a Cremona. Io sto lavorando per portare all'Expo dagli Uffizi di Firenze la 'Venere' di Botticelli, oltre che i Bronzi di Riace”.