domenica, 17 Agosto 2025
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Una cena a favore del Parco degli Animali

Giovedì 13 febbraio alle 20, alla pizzeria “Casamatta” (in via Aretina 360), si terrà una cena di promozione e comunicazione delle attività del Parco degli Animali del Comune di Firenze. Per informazioni e prenotazioni basta chiamare il numero della sede del Parco: 055.753224, chiedendo di Andrea Biagi o Emanuela Salucco. 

CENA. Il menù si compone di antipasto toscano, tris di primi (penne alla norcina, gnocchi tartufo e brie, risotto agli asparagi), tiramisù, bevande e caffè; il costo è di 20 euro. Parte degli introiti della cena verrà devoluta all’acquisto di cucce termiche per i cani ospiti del rifugio. L’evento, in cui la componente sociale si unirà a cibo, bevande e balli (con musica anni ’60-’70-’80), sarà anche un’occasione per promuovere ancora di più il Parco degli Animali, i cani ospitati e, soprattutto, per cercar loro nuove famiglie.

PARCO DEGLI ANIMALI. Il Parco, infatti, con la sua funzione di canile rifugio, ha come missione prioritaria quella di creare le condizioni affinché i cani ospitati riducano il più possibile la loro permanenza all’interno e trovino un’adeguata sistemazione in le famiglie disposte ad “adozioni”.

Area Quadrifoglio: nel 2013 la raccolta differenziata al 52%

Nel 2013 sono state in totale 400.882 le tonnellate di rifiuti solidi urbani raccolte, trattate, selezionate, avviate al riciclo o allo smaltimento nei 12 comuni serviti da Quadrifoglio.

PERCENTUALE. Tra queste se ne calcolano 185.092 di materiali raccolti in modo differenziato e successivamente avviati verso il riciclaggio industriale: questo – viene spiegato – ha significativamente contribuito ad alzare la percentuale di raccolta differenziata nell’area di Quadrifoglio fino al 52,23% (registrando un aumento rispetto al 2012, anno in cui, però, era più alta la percentuale di raccolta indifferenziata).

COMUNI. Il comune che maggiormente si è distinto per la raccolta differenziata, con una percentuale pari al 70.98%, è stato quello di Tavarnelle Val di Pesa, seguito da San Casciano, Calenzano, Sesto Fiorentino, Greve in Chianti, Bagno a Ripoli, Impruneta, Scandicci, Fiesole, Signa, Campi Bisenzio e Firenze, in fondo alla classifica con una percentuale del 48,79%. Nel comune di Firenze, l’anno scorso, per la prima volta, i rifiuti raccolti separatamente dai cittadini hanno superato le 100.000 tonnellate, avviate poi verso gli impianti di riciclaggio.

MATERIALI. Andando ad analizzare la raccolta di Quadrifoglio più nello specifico, si può notare che nel corso dell’anno da poco concluso sono state raccolte 68.555 tonnellate di carta e cartone, 60.149 tonnellate di frazione organica e vegetale, 38.811 tonnellate di multimateriale (vetro, plastiche, metalli e tetrapack), 15.816 tonnellate di rifiuti ingombranti e 1.761 tonnellate di raccolte differenziate provenienti da fonti diverse di microraccolte attive sul territorio (quali gli olii vegetali, le pile e i farmaci).

Venerdì rubinetti a secco in città

A causa di alcuni lavori alla rete idrica, venerdì 14 febbraio, a partire dalle 8.30, sarà sospesa l’erogazione di acqua in via San Niccolò (relativamente ai numeri civici dal 2 al 46, dal 2/r al 60/r, dal 1 al 61 e dal 1/r al 57/r ).

L’INTERVENTO. I lavori – viene spiegato – andranno avanti fino al tardo pomeriggio. In caso di condizioni meteo avverse l’intervento sarà effettuato il primo giorno utile successivo.

DISAGI. Publiacqua si scusa con la cittadinanza per i disagi che questi lavori, ritenuti comunque indispensabili, potranno procurare.

Scavi ai Nuovi Uffizi, tra scheletri ed epidemie

Grazie al lavoro del Polo Museale, dei Beni architettonici e dei Beni archeologici, sono emerse novità sia archeologiche che antropologiche relative a un cimitero del V-VI secolo d.C., in cui sono stati ritrovati circa 60 scheletri. Il carattere straordinario dell’evento, oltre ai ritrovamenti in sé, sta nel fatto che i lavori sono stati svolti, in circa 5 mesi, senza creare alcun disagio ai fiorentini e ai turisti, notoriamente attratti dalla Galleria degli Uffizi: non sono mai state soppresse le visite al Museo, che è rimasto aperto per tutta la durata degli scavi. 

NOVITA’ ARCHEOLOGICHE. Sono stati rinvenuti limi e sabbie fluviali, che testimonierebbero come quest’area, a sud del circuito murario romano, fosse periodicamente occupata dal fiume, che vi depositava i sedimenti. Si potrebbero ipotizzare delle frequentazioni sporadiche dell’Arno, legate alle sue fasi di “secca” e caratterizzate da scarichi di materiale di risulta; tali “visite” si interruppero, presumibilmente, quando l’area venne adibita a necropoli (per l’appunto intorno al V-VI secolo). La collocazione del cimitero sopra un rilievo nei pressi del fiume, in una zona che era pur sempre oggetto di inondazione nelle fasi di maggiore portata, e la posizione dei corpi (affiancati testa-piedi, talvolta scomposti), sono chiari indizi che le sepolture, realizzate in fretta, probabilmente erano dovute all’insorgere di un’epidemia. Persa la memoria del cimitero, poi, l’area viene nuovamente usata come zona di scarico dei materiali di risulta fino a che, approssimativamente tra il XII e il XIII secolo, venne edificata e urbanizzata, poiché forse si avvertì la necessità di nuovi spazi per la popolazione in crescita. Infine, grazie all’intervento vasariano, il quartiere venne in gran parte sventrato, per far posto al nuovo corpo di fabbrica destinato ad accogliere le Magistrature Granducali.

NOVITA’ ANTROPOLOGICHE. Dagli scavi è emersa la fotografia istantanea di un’immane catastrofe che colpì Firenze in epoca alto medievale. Dalle tumulazioni, frettolose e numerosissime, emerge quella situazione di emergenza che, se non altro, ha contribuito al celebre periodo di decadenza della città e alla sua quasi scomparsa dalla storia. Escluse le possibilità di eccidio e di morte per stenti, collegabili alle varie invasioni barbariche, rimane la sola possibilità di una moria imponente e rapida. La cronologia della necropoli risulterebbe compatibile con quella della Peste Giustinianea. Adesso, in collaborazione con un laboratorio di paleogenetica dell’Università di Mainz, gli studiosi cercheranno di determinare quale sia stato l’agente patogeno responsabile della peste, analizzando ossa e denti dei defunti.

Olimpiadi di Italiano, a Firenze la finale nazionale

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Olimpiadi di Italiano, a Firenze la finale nazionale.

L’INIZIATIVA. “In Italia c’è un rischio, quello di produrre una generazione di analfabeti cosiddetti funzionali, non del tutto analfabeti ma privi delle capacità fondamentali di scrittura e lettura. Ben vengano, dunque, iniziative come questa, che servono per motivare i ragazzi ad apprendere l’uso consapevole della lingua italiana: lo ha sottolineato l’assessora all’educazione Cristina Giachi intervenuta, ieria mattina a Roma, alla presentazione della quarta edizione delle Olimpiadi di Italiano. Da giovedì 15mila studenti delle scuole superiori si cimenteranno con la gara selettiva di istituto. Seguiranno il 13 marzo le prove interprovinciali. La finale, poi, si svolgerà a Firenze il 12 aprile.

LA FINALE. A partire dalla seconda prova, alle Olimpiadi parteciperanno anche le scuole italiane all’estero: hanno già aderito 18 istituti, tra le quali scuole di Madrid, Casablanca, Parigi, Praga, Barcellona, Bruxelles, Sofia, Bratislava, Cairo e Asmara. La finale, a cui parteciperanno 60 studenti delle scuole italiane e 8 ragazzi di scuole straniere, si terrà a Firenze nell’ambito dell’iniziativa culturale “Giornate della lingua italiana”: i ragazzi affronteranno quesiti a risposta chiusa e prove aperte di scrittura.

LA LINGUA. “L’inflazione di parole straniere – ha aggiunto l’assessora – lo strano italiano che scrivono i nostri ragazzi e le nostre ragazze che hanno trasformato in lingua i loro sms e le loro comunicazioni in rete rischiano di far precipitare tanti giovani in nuove forme di analfabetismo”. “Per i giovani cittadini stranieri la lingua è il primo strumento di integrazione e diffondendone la conoscenza si favorisce il senso di appartenenza e si pongono le basi dell’eguaglianza. Inoltre, un giovane privo della conoscenza matura della lingua – ha concluso Giachi – riuscirà con difficoltà a orientarsi nella complessità del mondo d’oggi e a trovare un lavoro qualificato. Un popolo male alfabetizzato pone le basi per la rovina di uno stato, molto più di un crollo della borsa. Per il nostro futuro è vitale migliorare l’italiano dei giovani, sono loro che tra poco diventeranno classe dirigente del Paese”.

Fiorentina in finale di Coppa Italia

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Grande spettacolo allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Davanti a 30.000 spettatori la Fiorentina ribalta il risultato dell’andata e batte (2-0) l’Udinese volando in finale di Coppa Italia. Affronterà la vincente di Napoli-Roma ma l’aver conquistato questa finale ipoteca, per i viola, la qualificazione nella prossima Europa League sebbene l’obiettivo sia sempre il terzo posto in campionato e quindi l’accesso alla Champions LeagueDopo il 2-1 dei Friuli la Fiorentina batte l’Udinese grazie alle reti di Pasqual nel primo tempo e Cuadrado nel secondo che poi si fa ammonire e, diffidato, salterà la finalissima. Montella deve fare a meno di Borja Valero ma ritrova Aquilani che agisce al centro del campo con Pizarro e Matias Fernandez. A sinistra Pasqual preferito a Vargas. L’Udinese schiera il solo Di Natale in attacco lasciando in panchina Muriel. In porta Guidolin ancora il portiere prodigio Scuffet al posto di Kelava.

PRIMO TEMPO – Bella partita fin dai primi minuti di gioco. La Fiorentina attacca ma l’Udinese sa chiudersi bene ed è brava a sfruttare i contropiedi. Al primo vero attacco, al 14′, la Fiorentina trova il gol con un bel duo Joquin-Pasqual, lo spagnolo offre un assist di testa ed il capitano viola calcia di prima battendo ScuffetTre minuti più tardi Joaquin è ancora protagonista, questa volta prova il tiro ma trova un deviazione. L’Udinese ci prova con Di Natale ma l’attaccante non trova la porta. Al 24′ è ancora la Fiorentina a farsi vedere con Matias Fernandez che dal limite calcia, la sfera lambisce il palo. Sul capovolgimento di fronte Pereyra serve Di Natale che da buona posizione calcia alto. Gli ospiti cercano disperatamente il gol e lo sfiorano prima con Gabriel Silva poi con Domizzi ma in entrambe le occasioni Neto salva la propria porta. La miglior occasione dell’Udinese è al 33′ quando  è il palo a dire no a Di Natale che di testa angola troppo. Dieci minuti più tardi Matias Fernandez serve Joaquin, lo spagnolo prova il tiro ma trova Scuffet pronto a respingere. Primo tempo che termina 1-0 per i viola.

SECONDO TEMPO – La Fiorentina, che aveva lasciato un po’ troppi spazi all’Udinese nella seconda parte del primo tempo torna padrona del campo con una bella azione di Aquilani che serve Joaquin ma Scuffet è sempre pronto tra i pali. S’infortuna SAvic. Per lui stiramento al bicipite femorale destro. Venti giorni di stop. Al 60′ arriva il raddoppio viola con un’azione solitaria di Cuadrado che lanciato in profondità dal limite dell’area mette a segno, di destro, il gol del 2-0 viola. L’Udinese tenta il tutto per tutto per segnare il gol che vorrebbe dire supplementari. Di Natale su punizione serve Bruno Fernandes ma il trequartista spara alto. Al 74′ da calcio d’angolo Danilo raccoglie un buon pallone ma calcia tra le braccia di Neto.  Doppio miracolo del portiere brasiliano nei minuti di recupero prima su Muriel e poi su Nico Lopez. La Fiorentina giocherà la decima finale di Coppa Italia.L’ALLENATORE – Felicissimo Vincenzo Montella a fine gara. “Una partita difficilissima, complimenti all’Udinese, ci ha messi in difficoltà sul piano del palleggio, nessuna squadra ci era mai riuscita in questo modo. Per il resto credo che sia una qualificazione meritata, ce la teniamo stretta e la condividiamo con il nostro pubblico. Regaliamo una piccola gioia alla città di Firenze. Stiamo crescendo molto sul piano del gioco – aggiunge Montella – ma le partite sono tante e abbiamo anche difficoltà fisiche. Ma le motivazioni ci sono e oggi è stata una vittoria di volontà, di motivazioni e di testa”.

Fiorentina, una notte per sognare la finale. Montella convoca Gomez

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All’assalto della finale, con un Mario Gomez in più.

OBIETTIVO FINALE. Questa sera al Franchi arriva l’Udinese, per il ritorno della semifinale di Coppa Italia. All’andata, una settimana fa, i friulani si erano imposti per 2-1. Ma oggi sarà un’altra storia, perché in palio c’è la finale, un’occasione che Montella e i suoi non vogliono lasciarsi sfuggire. Una finale che “per noi sarebbe un prestigio e un premio per la proprietà che ha investito tanto. E’ bello poter giocare una partita del genere”, aveva detto ieri in conferenza stampa l’Aeroplanino.

GOMEZ. Per raggiungerla, i viola potranno contare anche sul ritorno di Super Mario Gomez. Dopo il lungo infortunio, tra i convocati torna infatti anche l’attaccante tedesco. Che partirà dalla panchina, ma la sua presenza con la squadra è già molto importante.

LA SQUADRA. Questi i convocati di Montella, in ordine alfabetico: Anderson, Aquilani, Bakic, Compper, Cuadrado, Diakite, Fernandez Matias, Gomez, Ilicic, Joaquin, Lupatelli, Matri, Neto, Pasqual, Pizarro, Rodriguez Gonzalo, Roncaglia, Rosati, Ryder Matos, Savic, Vargas, Wolski.

TIFOSI. L’appuntamento è questa sera alle 21 al Franchi: la Fiorentina conta anche sui suoi tifosi, che certo non faranno mancare il loro appoggio.

Il tecnico: Coppa Italia, i viola si giocano la finale. Montella: ”Per noi sarebbe un prestigio”

L’andata: La Fiorentina perde l’andata della semifinale di Coppa Italia a Udine

Rischio idrogeologico, prolungato lo stato di allerta

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Prolungato lo stato di allerta nei bacini centro-occidentali.

STATO DI ALLERTA. E’ stato prolungato fino alle 18 di domani, mercoledì 12 febbraio, lo stato di allerta per rischio idrogeologico-idraulico nella zona della foce dell’Arno, e fino alle 12 di domani nei bacini centro-occidentali della Sieve, medio e basso Valdarno, Ombrone e Bisenzio. A comunicarlo è la la Soup, la sala operativa unificata della Protezione civile regionale.

PROVINCE. In queste stesse zone viene confermato fino alla mezzanotte di oggi, martedì 11 febbraio, il livello di criticità elevata, e di criticità moderata nei bacini centro-meridionali del Cecina e del Bruna. Le province interessate sono quelle di Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.

Maltempo: a Firenze ”tutto sotto controllo”, a Pisa riaperti i lungarni

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Maltempo, migliora la situazione.

FIRENZE. A Firenze – spiega il Comune attraverso Twitter – “tutto sotto controllo”. Notte di lavoro per i tecnici e i volontari della Protezione civile comunale e per la Polizia Municipale. Questa notte sono stati numerosi gli interventi effettuati a seguito di allagamenti causati dalle piogge che per l’intera giornata hanno interessato la città. La situazione è stata comunque sempre sotto controllo. Intorno alle 22.30 il Mugnone ha raggiunto il primo livello di guardia e quindi è stato chiuso per precauzione il ponte bailey del Barco. Il ponte non è stato ancora riaperto per effettuare le verifiche da parte dei tecnici della mobilità. Sempre ieri sera è stato chiuso per allagamento sottopasso via del Loretino/via di Montalbano nella zona del Gignoro/via Aretina, già riaperto. Sono invece ancora chiuse le rampe del Viadotto dell’Indiano di uscita su via Canova, di accesso da via Simone Martini e di accesso da Argingrosso per allagamento: le idrovore sono ancora in funzione per eliminare l’acqua. I veicoli diretti verso Scandicci devono quindi uscire a Ponte a Greve, quelli in direzione dell’autostrada su via Pistoiese-viale Gori. Rimanendo in zona, è stata già riaperta via di San Bartolo a Cintoia chiusa stamani tra via Simone Martini e il ponte Mantignano per allagamento. Per quanto riguarda il livello dei fiumi, stamani i corsi d’acqua minori sono tornati sotto il livello di guardia e anche l’Arno ha iniziato a calare. La situazione dovrebbe migliorare: le previsioni meteorologiche indicano infatti un miglioramento del tempo a partire da stasera con schiarite che continueranno anche domani.

PISA. A Pisa, dopo una mattinata di preoccupazione, sono stati riaperti i lungarni e i ponti, anche per consentire la normale uscita da scuole e uffici. Il livello del fiume si sta stabizzando, anche se rimane sotto osservazione.

PROTEZIONE CIVILE – ORE 10,30. “Al momento non si registrano precipitazioni rilevanti sul territorio provinciale. I livelli idrometrici del fiume Bisenzio, Ombrone PT e Sieve rimangono sopra i livelli di guardia anche se in lieve calo. I Livelli del fiume Arno sono in sensibile calo nel tratto a monte della piana di Firenze mentre sono in incremento nella zona dell’empolese”: questo l’aggiornamento della protezione civile della Provincia di Firenze.

NELLA NOTTE. Nella notte – spiega la protezione civile della provincia di Firenze – si sono registrate precipitazioni sull’intero territorio provinciale. Nelle prossime ore – veniva spiegato intorno alle 6 di questa mattina – sono previste ulteriori precipitazioni. I livelli idrometrici del fiume Arno, Bisenzio, Ombrone Pistoiese e Sieve rimangono sopra i livelli di guardia, anche se in lieve calo.

VIABILITA’. Criticità questa mattina sulla viabilità principale: la SP41 “di Sagginale” è chiusa per allagamenti tra l’abitato di Sagginale e Dicomano, la SP90 “Torri-Volognano-Rosano” è chiusa per allagamenti all’interno dell’abitato di Rosano, la SP108 “di Granaiolo-Castelnuovo” (Castelfiorentino) è chiusa per allagamenti dal km 0 al km 1+700, la SP34 “di Rosano” è chiusa al km 7+400 per frana, la SP 16 “Chianti-Valdarno” è chiusa per frana al km 5, la SP107 “di Legri e del Carlone” è chiusa per frana lato Vaglia, la SP32 “della Faggiola” (Firenzuola) è chiusa per frana al km 0+600 e la SP306 è chiusa per frana al km 38 tra Marradi e Palazzuolo sul Senio. Segnalati inoltre numerosi allagamenti e detriti sulla viabilità, per tanto – avverte la protezione civile – si raccomanda estrema cautela alla guida. Chiusa anche la SS67 “Tosco-Romagnola”all’altezza della Loc. La Lisca tra il Comune di Lastra a Signa e Montelupo Fiorentino per allagamenti e la SP477 “Dell’Alpe di Casaglia” per frana.

INDIANO. Per quanto riguarda Firenze, allagato il sottopasso dell’Indiano, chiusa la rampa d’accesso da via Martini. Deviazione. Intervento di Polizia Municipale e vigili del fuoco. Rampa del ponte all’Indiano uscita Canova chiusa. Per Isolotto uscire rampa Argingrosso: a renderlo noto questa mattina il Comune di Firenze sul suo profilo Twitter. Non solo: “restringimento via Vecchia di Pozzolatico: erosa spalletta ponte fiume Ema”, è stato annunciato.

Un farmaco per ridurre i danni della chemioterapia

Sono stati presentati oggi a Firenze i risultati preliminari dello studio “Florence” (Febuxostat for tumor Lysis syndrOme pREvention iN hematologiC malignanciEs), alla presenza del vicesindaco Stefania Saccardi e di Lucia Aleotti, presidente del Gruppo Menarini, su una nuova terapia, più efficace, semplice e accessibile contro gli effetti tossici della chemioterapia dei tumori ematologici.

FLORENCE. Il nome scelto dal gruppo Menarini per lo studio clinico, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Firenze, è un omaggio alla città dove è stato progettato, con un investimento per l’intero programma di circa 50 milioni di euro. Lo studio ha coinvolto 350 pazienti adulti provenienti dai reparti onco-ematologici di 12 Paesi. I pazienti, per lo più giovanissimi, che si ammalano ogni anno di tumori ematologici (come leucemie e linfomi) sono tanti. Nel 70% dei casi le loro patologie sono guaribili, ma loro sono comunque esposti al rischio di uno dei più tremendi effetti collaterali della chemioterapia: la sindrome da lisi tumorale, che si verifica con l’espandersi di sostanze tossiche, come l’acido urico, nei reni. Emerge da alcuni calcoli che tale sindrome risulterebbe fatale al 5% dei pazienti. Questo rischio – è stato spiegato – può essere scongiurato proprio grazie a febuxostat (un farmaco già precedentemente impiegato per la gotta): fin dal primo giorno di trattamento, il farmaco ridurrebbe la presenza di acido urico del 30% rispetto alla terapia standard, in uso da circa trent’anni. L’ulteriore obiettivo che il “Florence” si pone è quello di verificare la possibilità di utilizzare la molecola anche nei bambini, che al momento non sono soggetti a questa terapia di supporto.

SACCARDI. “Questo studio rappresenta una ulteriore testimonianza del legame stretto tra il Gruppo Menarini e Firenze – ha detto la vicesindaco Stefania Saccardi – . Menarini è una grande realtà produttiva a livello internazionale e un’impresa che investe sul territorio non solo in termini industriali, ma sociali. Sostiene infatti alcuni progetti a favore della disabilità, per i quali ha ricevuto il Fiorino Solidale, e sta finanziamento il recupero di dieci alloggi di edilizia residenziale pubblica. Di questi tre sono già stati assegnati ad altrettante famiglie in attesa di una casa. Un’azienda che ha quindi un rapporto forte con il territorio e con la città e che nel contempo investe su progetti di ricerca che, come il Florence, danno risultati positivi. Non possiamo che essere soddisfatti dell’esito di questo studio che, due anni fa, fu presentato proprio a Palazzo Vecchio. E della presenza di una realtà come Menarini sul nostro territorio”.