giovedì, 22 Maggio 2025
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Due secoli di storia dei carabinieri in mostra a Fiesole

Dal 31 gennaio al 9 febbraio sarà esposta, a Fiesole, una mostra sulla storia dell’Arma dei Carabinieri. Sarà possibile vederla nella Sala del Basolato, nel Palazzo municipale della città. Stampe, foto, uniformi, documenti e non solo. Un percorso espositivo che segue la storia di due secoli di fedeltà, all’Italia e agli italiani, della “Benemerita” Arma dei Carabinieri.

L’ARMA IN MOSTRA.  “Carabinieri, due secoli di fedeltà. Storia dell’Arma dai tempi del Granduca Leopoldo II ad oggi” è la mostra in programma dal 31 gennaio al 9 febbraio, nella Sala del Basolato del Municipio di Fiesole (in piazza Mino), realizzata grazie alla collaborazione del collezionista Riccardo Lomuscio e al fiesolano Edoardo Canino, vicepresidente della Libera Università Popolare Harmonia. Queste testimonianze verranno affiancate dalle opere del concorso di pittura “L’Arma dei Carabinieri, 1814-2014: due secoli di storia”,  che è stato promosso dall’Associazione Nazionale Carabinieri di Fiesole, proprio in occasione dell’iniziativa.

ORARI. L’esposizione sarà a ingresso libero e sarà possibile assistervi al seguente orario: dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 20, con orario continuato. L’inaugurazione è in programma il 31 gennaio, a partire dalle 17.

Stensen, in anteprima italiana la vera storia di Mary Poppins

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Stensen, in anteprima italiana la vera storia di Mary Poppins.

L’ANTEPRIMA. Mercoledì 29 gennaio, alle 21, al Cinema Stensen (viale Don Minzoni 25) sarà presentato, in anteprima italiana, ”Saving Mr.Banks”, il nuovo film della Disney che racconta la vera storia della nascita del film cult Mary Poppins. Il film narra, infatti, di come Disney (interpretato dal Premio Oscar Tom Hanks) ottenne i diritti di sfruttamento del romanzo della scrittrice australiana Pamela Lyndon Travers (intepretato dal Premio Oscar Emma Thompson), dopo 14 anni di continue e pressanti richieste. La pellicola del regista John Lee Hancock ha ricevuto la nomination per la Migliore colonna sonora agli Oscar 2014 e uscirà nelle sale il 20 di febbraio.

LA STORIA. Chi non conosce la magica bambinaia di casa Banks che arriva con il vento dell’est, prende il tè sul soffitto, salta dentro ai dipinti fatti col gesso sui marciapiedi e si sposta appesa ad un ombrello volante? Pochi però sanno che dietro a uno dei più bei film per bambini di sempre c’è stata una durissima battaglia. Da un lato Walt Disney, determinato ad acquisire i diritti del personaggio tanto amato dalle sue figlie, dell’altro la sua creatrice, la scrittrice inglese Pamela Traves, che non sopporta l’idea che la sua Mary Poppins venga fagocitata dalla macchina di Hollywood. Per anni la Traves rifiutò drasticamente ogni proposta, ma con il diminuire delle vendite dei suoi romanzi dovette accettare – non senza una certa riluttanza – di andare a Los Angeles e discutere con Disney per un adattamento.

BIGLIETTI. Il film racconta il loro incontro/scontro. Finché Disney non capirà la vera natura dei dubbi della scrittrice e riuscirà, insieme a lei, a trasformare Mary Poppins nel film che ha fatto innamorare intere generazioni di bambini di tutte le età. Ingresso: € 7,50 intero; € 6,00 ridotto (under 30).

Arriva a Palazzo Pitti la mostra ”Una volta nella vita”

Da oggi, 28 gennaio, fino al 27 aprile sarà possibile ammirare a Palazzo Pitti, nella Sala Bianca, l’esposizione ”Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze”. La mostra nasce con un particolare obiettivo: offrire a tutti l’opportunità di ammirare una selezione di gioielli cartacei, conservati in alcuni dei principali “scrigni” culturali della città. Proporrà ai suoi visitatori 133 pezzi, tra documenti, manoscritti, libri e disegni proveniente da 33 enti cittadini.

I TESORI. Saranno esposti tre documenti archivistici di Michelangelo (tra cui una “paginetta” inedita recante alcuni “Schizzi di blocchi di marmo con sagoma per una crocifissione), un disegno di Raffaello, l’atto di battesimo di Leonardo da Vinci e un altro testo con delle sue postille, una lezione scritta di Galileo circa “L’Inferno” di Dante ed altre opere di grandi autori, tra cui Mantegna. Sarà possibile ammirare anche gli autografi di Savonarola, Poliziano, Cosimo I de’ Medici, Winckelmann, Foscolo, Vieusseux e tanti altri ancora. Per la prima volta, inoltre, la Misericordia di Firenze, il Convento della Santissima Annunziata e quello dei Buonomini di San Martino presteranno antichi manoscritti. Tra le altre cose, poi, è doveroso segnalare la presenza del primo vocabolario dell’Accademia della Crusca. del 1612, l’edizione di “Le vite” di Vasari del 1568, il primo numero di Topolino del 1932, ben sette esemplari della “Divina Commedia” (di cui una, addirittura, illustrata da Botticelli) e la legge di Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena che nel 1786 abolì la pena di morte nel Granducato di Toscana. A questa sfilza di meraviglie si aggiungeranno anche pezzi dagli archivi dell’Accademia degli Immobili, del Teatro della Pergola, della Biblioteca degli Uffizi e dell’Accademia dei Georgofili.

LEGAME CON FIRENZE. Parte dei “tesori” sopracitati sono vere e proprie icone del patrimonio fiorentino: la scelta di esporle tutte insieme all’interno della stessa mostra è legata alla volontà di recuperare un costume del diciannovesimo secolo, quello che consiste nel mostrare cimeli di gran valore. Per tutti gli altri, invece, lo scopo è quello di dare spazio a opere che rappresentano le sorgenti del sapere moderno e contemporaneo, così come a pezzi d’archivio e di libreria d’innegabile valore.

Firenze, ecco il Regolamento urbanistico a ”volumi zero”

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Dopo quasi quindici anni, Firenze ha un nuovo Regolamento urbanistico. Un pacchetto di regole che metteranno in pratica i principi del Piano strutturale. Modificando il volto della città ma senza costruire un metro quadrato in più rispetto a quelli attuali, secondo la filosofia dei “volumi zero”.

IL NUOVO RUC. A presentarlo stamani in Palazzo Vecchio, dopo l’approvazione da parte della giunta, il sindaco Matteo Renzi. “E’ un passo in avanti straordinario – afferma – non si costruirà un mattone in più rispetto all’esistente ma con questo strumento si trasformeranno 750mila mq di città, attraverso recuperi, riqualificazioni e perequazioni”. Si tratta per Firenze del primo Regolamento urbanistico in assoluto, dato che l’ultimo piano regolatore risale a circa 15 anni fa. L’obiettivo è farlo adottare dal Consiglio comunale entro la fine del mandato, nel mese di maggio, cosicchè in autunno si possa provvedere all’approvazione vera e propria.

LA CITTA’ CHE CAMBIA. “Grazie al Ruc – continua Renzi – sono possibili 73 aree di trasformazione e si potranno creare nei prossimi cinque anni 10mila posti di lavoro”. Alle ricadute occupazionali si aggiungono le maggiori entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione, stimati dal sindaco in 60 milioni di euro, per circa un 1,5 miliardi di euro di interventi complessivi. “Mi piace – aggiunge il sindaco – che l’adozione del Ruc arrivi a seguito del primo weekend con la novità di San Lorenzo liberata dalle bancarelle. Stiamo smentendo i profeti del malaugurio che dicevano che con il Piano strutturale a volumi zero la città si sarebbe bloccata. Niente affatto. Firenze sta cambiando e sta trovando una sua nuova identità grazie a un disegno complessivo che mette insieme pedonalizzazioni e la trasformazione di san Lorenzo, l’attenzione al verde e alla sostenibilità, la riqualificazione delle Cascine”.

GLI INTERVENTI. “Un grande lavoro di squadra e di ascolto dei cittadini” c’è alla base delle 200 pagine del Ruc secondo l’assessore all’urbanistica Elisabetta Meucci. “Quasi mille i contribuit ricevuti attarverso un bando pubblico aperto ai privati proprietari di grandi aree dismesse, 1700 i cittadini coinvolti con un questionario online, e poi convegni, focus group e incontri nei quartieri: la partecipazione non è mancata” commenta l’assessore. La parte di  città maggiormente interessata dalle trasformazioni è la cosiddetta utoe 12, ossia il centro storico patrimonio Unesco e la fascia ottocentesca, con più di 20 aree che prevedono principalmente il cambio di destinazione d’uso attraverso interventi conservativi di immobili con superficie superiore ai 2mila mq. Notevoli, nel complesso, i cambi di destinazione ad uso ricettivo  finalizzati alla creazione di nuovi alberghi. Mossa necessaria per soddisfare, conferma Renzi, la crescente richiesta turistica in città. Un elemento che nel centrosi riscontra ad esempio per l’ex Teatro Comunale, acquistato di recente dalla Cassa depositi e prestiti al costo di 23 milioni con l’obiettivo di ricavarne una struttura ricettiva. Di particolare rilievo anche gli interventi contemplati nelle zone dell’Isolotto e delle Cascine, a Firenze Nord, da Novoli a via Mariti, dove sorge l’ex Panificio militare. Trasformazioni previste anche per l’ex Manifattura tabacchi e le ex Officine Grandi riparazioni, per la ex Gover e la Mercafir. Uno degli interventi più consistenti e delicati infine riguardano l’area ex Cerdec, stabilimento dismesso ormai da tempo situato tra le Ville medicee e il borgo storico di Castello.

GLI ARCHITETTI.  “Confortati” dall’arrivo del nuovo Ruc si dicono gli architetti fiorentini. “Dopo quindici anni si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel – afferma il presidente dell’Ordine provinciale Alessandro Jaff –  finalmente ci si avvia alla fase finale di un percorso necessario per dotare la città di un disegno unitario e coerente”. 

In tantissimi al Mandela Forum, per ”ricercare i Giusti”

Il 27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz vennero abbattuti. In poco tempo, poi, si sarebbero diffusi per il mondo gli orrori che vi avvenivano, così grandi che forse ancora l'umanità non li ha superati. A distanza di 69 anni, nessuno deve dimenticare la Shoah. Nessuno deve dimenticare lo sterminio degli oppositori politici, degli omosessuali e dei dissidenti religiosi. Nessuno deve dimenticare, perché la storia di quegli anni è, e probabilmente sarà sempre, ben impressa nella memoria collettiva.

LE TESTIMONIANZE. Le voci che danno vita alla Memoria, oggi al Mandela Forum, sono toccanti. Sono le voci di quelle persone che sono state deportate nei campi di concentramento, all'età in cui i bambini dovrebbero preoccuparsi di cose ben più futili. Sono le voci di due sorelle, Tatiana ed Andra Bucci, che quando furono condotte ad Auschwitz nel 1944 avevano, rispettivamente, 4 e 6 anni. Miracolosamente scampate alla morte, furono liberate proprio il 27 gennaio 1945. Oltre alle loro personali esperienze, raccontano la storia di loro cugino, Sergio De Simone, anch'egli di sei anni, che ebbe un destino più infausto. Infatti raccontano, commosse a un pubblico commosso, di come il bambino sia stato prelevato dal lager insieme ad altri bambini, con l'autorizzazione di Himmler, per poi essere usato come cavia per degli esperimenti medici fino a quanto i tedeschi, preoccupati per l'imminente arrivo delle truppe alleate, lo uccisero barbaramente nei sotterranei di una scuola di Amburgo, insieme ad altri 19 “compagni di sventura”.

GUARDA LE IMMAGINI

IL RACCONTO. Le bambine erano amiche di Erminia “Kitty” Braun, che fu deportata a Ravensbrück all'età di 9 anni. La donna, classe 1936, racconta oggi ai presenti al Meeting l'iter della sua storia, cercando di rendere l'idea di come abbia vissuto la Shoah una bambina. Ricorda la pietà dei secondini a Mestre, per i quali era certamente inusuale vedere una bimba in prigione. Ricorda la nebbia a Venezia prima che la portassero in Germania. Ricorda il freddo, afferma, più che la fame. Le scarpe di tela che sulla neve si bagnavano, i piedi freddi per tutto il giorno. Ricorda, soprattutto, tutti coloro che non sono riusciti a superare la crudeltà e la difficoltà di quei campi, la fame, le malattie, il freddo. Ricorda bene, nei dettagli, la signora Erminia (che è sempre stata chiamata Kitty, anche se all'anagrafe non accettarono iL nome anglosassone); ricorda come chi certe immagini non potrà mai cancellarle dalla Memoria. Racconta, infatti, una sua esperienza nella vita adulta, quando ormai la guerra era finita, i tedeschi erano stati sconfitti e lei era un'insegnante: fece vedere a una delle sue classi il film “Kapò”, fedele messa in scena della vita nei campi di concentramento, e parla di come le lacrime non abbiano smesso di solcare il suo viso per tutta la durata del film. Ora, però, è seduta davanti a tantissime persone a raccontare tutto quello che troppe persone non hanno mai potuto raccontare: “Devo testimoniarlo – spiega – perché io l'ho vissuto. Io sono viva e ci tengo a dire che c'è stato tutto questo e spero che non succeda mai più”.

PARTIGIANI. Non solo gli ebrei, però, furono vittime della persecuzione nazista e fascista. Ha parlato oggi anche Marcello Martini, giovane staffetta partigiana della Resistenza toscana, deportato all'età di 14 anni a Mauthausen in quanto “oppositore del regime”. Porta ancora il triangolo rosso al collo, che serviva ad identificare “quelli come lui”. Lo porta con fierezza perché – racconta – è orgoglioso della sua storia, quella del più giovane partigiano italiano, forse a differenza di chi ha accettato che tutto questo accadesse, di tutti quei “complici silenziosi” che sapevano degli orrori a cui persone innocenti venivano sottoposte e non hanno mai denunciato niente. Sono stati pochi i “Giusti” in queste storie contornate da “cattivi”, però ci sono stati. E probabilmente è proprio grazie a loro che Tatiana, Andra, Kitty, Marcello e tanti altri ancora hanno potuto testimoniare le loro vicende oggi. Non basta un giorno ogni 365 per ricordare i Giusti: senza memoria – viene ricordato – non può esistere un futuro.

Il programma: Firenze celebra il Giorno della Memoria

Le altre iniziative: Giornata della Memoria, 21 artisti a Villa Vogel per non dimenticare ''Olocausto Suite'', un evento per non dimenticare la Shoah

Automedica parcheggiata a motore acceso durante l’intervento: rubata

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E’ stata rubata nella notte un’automedica della Asl, 11 mentre i sanitari erano impegnati in un intervento di soccorso in codice rosso.

IL FURTO. E’ è accaduto a Castelfiorentino, alle 1,40. A seguito di una richiesta di intervento giunta al 118, è stata inviata l’automedica per prestare soccorso al paziente con infarto in corso. Il personale sanitario, ritornando al veicolo per prendere un farmaco salvavita custodito in frigorifero, non ha più trovato l’automezzo, che era stato parcheggiato di fronte all’abitazione, a motore acceso, come da protocollo di sicurezza. I sanitari hanno, quindi, prontamente segnalato il furto alla centrale del 118, che ha attivato le forze dell’ordine. Sono subito scattate le ricerche del mezzo, coadiuvate dalla centrale operativa 118, che ha la possibilità di localizzare i propri mezzi sul territorio grazie a un sistema cartografico dettagliato mediante gps, fino a quando i ladri, insospettiti, hanno distrutto il sistema radio.

L’AUTO. Grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine, Carabinieri e Polizia stradale, l’automedica è stata trovata a Firenze, in viale Guidoni, con i passeggeri, entrambi ubriachi, ancora a bordo. Si tratta di due uomini, che saranno processati per direttissima nella mattina di oggi. L’automedica, andata a sbattere contro un lampione, ha riportato alcuni danni, anche in seguito ad atti vandalici che hanno comportato la rottura del sistema radio e del sistema di navigazione satellitare, per un danno complessivo di circa 15mila euro.

IL SOCCORSO. Gli operatori della Asl 11, che hanno comunque potuto soccorrere il paziente, ricoverato e sottoposto alle cure immediate del caso grazie anche alla presenza sul posto di un’ambulanza della Misericordia di Castelfiorentino, intendono ringraziare le forze dell’ordine per la celerità delle operazioni di ricerca e la collaborazione dimostrata.

A Campo di Marte il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti

Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti sbarca a Campo di Marte.

LA ZONA. Il progetto interessa tutta la zona di Campo di Marte nel quartiere 2 di Firenze, da piazza delle Cure fino a viale De Amicis, delimitata a sud dal parco ferroviario e a nord dai viali Volta e Righi. Sono 10.715 le utenze interessate dalla nuova fase del “beta test” del Quadrifoglio (di cui 9.500 domestiche e 1.215 non domestiche), che corrispondo circa a 17.000 abitanti.

ASSEMBLEE. Per illustrare il funzionamento dei nuovi raccoglitori, Quadrifoglio e amministrazione comunale hanno convocato due assemblee informative, aperte a tutta la cittadinanza, che avranno luogo giovedì 6 febbraio alle 18 al Teatro 13 (via Nicolodi 2) e giovedì 13 febbraio alle 18 alla “Sala dei Marmi” del Parterre. Al termine delle assemblee, si terranno le attività di distribuzione a ogni utenza del materiale informativo e delle apposite chiavette elettroniche (indispensabili per aprire i contenitori della raccolta indifferenziata). Infine, prenderanno il via le operazioni di eliminazione dei vecchi cassonetti e campane, sostituiti dalle nuove postazioni. L’obiettivo è quello di raggiungere il 75% di raccolta differenziata.

Il mondo della cooperazione fiorentina a Palazzo Medici Riccardi

Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia fiorentina, farà sì che il “Festival della Cooperazione” faccia sentire la sua voce: saranno trattati vari argomenti, dalle esperienze in Libano dei giovani musicisti di “Prima materia” al lancio della giornata mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF), ma anche i progetti della Water Right Foundation e della Comunità di Sant’Egidio.

PROGRAMMA. Sarà intenso il programma del Festival della Cooperazione che, dal 29 gennaio al 12 febbraio, si svolgerà a Palazzo Medici Riccardi. Il primo appuntamento avrà luogo alle 16.30 di mercoledì 29 gennaio, nella Sala Luca Giordano, con la presentazione dell’intero programma, alla presenza del Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, del Consigliere provinciale e Coordinatore del Forum Territoriale, Stefano Fusi, della rappresentante della Regione Toscana, Cinzia Chighine e del Sindaco del Comune di Montespertoli, Giulio Mangani. Proprio Montespertoli sarà protagonista, a seguito della presentazione di “Caro campo”, racconto dei giovani musicisti dell’Associazione Prima Materia, che porteranno in scena  a Palazzo Medici il loro spettacolo, unendo i brani della musica tradizionale araba ai testi scritti, per raccontare le condizioni dei rifugiati palestinesi nei campi del Libano. Una testimonianza di cui sarà possibile godere anche visivamente, grazie alla mostra allestita nella Sala Quadri.
Il Festival proseguirà, poi, giovedì 30 gennaio nella Sala Pistelli, sempre alle ore 16.30,  con l’incontro “Sguardo e sogno e Comunità di Sant’Egidio: cronache di viaggio di un medico eurafricano”. Venerdì 31 gennaio sarà, invece,  la Water Right Foundation ad organizzare nella Sala Quadri l’appuntamento “L’acqua che si mangia: sostenibilità alimentare e risorse idriche”. A febbraio il programma prosegue con World Friend, la disabilità vista da Nairobi (lunedì 3 febbraio, ore 17, Sala Quadri) e la presentazione del Progetto ANME di Emergency in Africa (martedì 4 febbraio, ore 17.30, Sala Quadri).
Mercoledì 5 febbraio ci sarà, inoltre, il lancio della giornata “Tolleranza Zero contro le Mutilazioni Genitali Femminili”, curato dal gruppo “Donne, infanzia, salute e istruzione” del Forum della cooperazione. Giovedì 6 febbraio sarà possibile ascoltare le voci dal mediterraneo, con testimonianze dirette e proiezione di video, ad opera del Cospe (sala Quadri, ore 17). Il giorno dopo, venerdì 7 febbraio, avrà luogo la presentazione della ricerca del CESVOT sul volontariato senza frontiere in Toscana. Ultimo appuntamento in sala Quadri è quello di lunedì 10 febbraio, alle 10.00, con l’Associazione Amici dei Bambini ed il loro “Bambini in Alto Mare”.
Le due settimane del Festival si concluderanno con l’incontro su “Reti territoriali, partenariati e buone pratiche di cooperazione degli Enti locali”, programmate per martedì 11 febbraio alle ore 9.30, in Sala Pistelli.

Toscana, in arrivo neve a bassa quota

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Peggiora il tempo in Toscana, con la neve in arrivo anche a bassa quota.

OGGI. Sono queste le previsioni del Lamma per oggi e per i prossimi giorni nella nostra regione. Oggi è atteso un tempo “molto nuvoloso o coperto con precipitazioni diffuse, localmente anche a carattere di rovescio, più frequenti sulle zone centro-meridionali e a ridosso dell’Appennino. Precipitazioni più sparse nel corso del pomeriggio, tendenti ad isolarsi in serata sull’Appennino fiorentino, aretino e sull’Arcipelago. Quota neve inizialmente intorno a 700-900 metri, in calo in serata a 400-500 metri a ridosso dell’Appennino fiorentino ed aretino. In mattinata non è esclusa l’occorrenza di deboli nevicate fino ai fondovalle di Mugello, Casentino e Val Tiberina. Temperature: massime in calo”.

MARTEDI’. Martedì 28 gennaio il cielo in Toscana sarà “generalmente nuvoloso in mattinata con addensamenti più consistenti sull’Arcipelago e in Appennino (in particolare sui crinali e sui versanti emiliano-romagnoli) con precipitazioni sparse, nevose attorno a 300-400 metri. Generale attenuazione della nuvolosità dal pomeriggio con fenomeni assenti o di scarso rilievo. Temperature: minime in calo con gelate nei fondovalle dell’interno, massime stazionarie o in lieve aumento. Calo più sensibile in serata”.

MERCOLEDI’. Mercoledì 29 – continua il Lamma – atteso un tempo “nuvoloso con tendenza ad aumento della nuvolosità a partire dalla costa già nel corso della mattinata dove saranno possibili deboli precipitazioni. Piogge in estensione dal pomeriggio al resto della regione. Quota neve in mattinata attorno a 700-800 metri sui rilievi di nord-ovest, con quota neve in rialzo dal pomeriggio attorno a 1200-1300 metri. Temperature: minime in lieve diminuzione sulle zone interne con gelate diffuse, massime stazionarie o in lieve aumento”.

Le 106 candeline della ”nonnina” di Marradi

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La ”nonnina” di Marradi spegne 106 candeline.

IL COMPLEANNO. E’ la signora Tercilia la più longeva abitante di Marradi, e domani soffierà su 106 candeline. Un compleanno davvero speciale, che già ieri è stato festeggiato alla Rsa Villa Ersilia con familiari, parenti, amici e gli altri ospiti della struttura. A farle visita e gli auguri anche il sindaco Tommaso Triberti: “E’ un record e bisognerebbe capire – afferma il primo cittadino – qual è il segreto di questa nostra concittadina ultracentenaria”.

L’OMAGGIO. Ma la 106enne Tercilia è in buona compagnia, perché nel corso di quest’anno sono previsti altri compleanni centenari e ultracentenari: “La dimostrazione che a Marradi si vive bene, sarà l’aria di montagna che – ci scherza su il sindaco – … allunga la vita”. Intanto domani, nel giorno del suo compleanno, Tercilia riceverà un omaggio floreale da parte dell’amministrazione comunale.