mercoledì, 28 Maggio 2025
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Publiacqua a Ugnano: Firenze inaugura il fontanello numero 18

Firenze ha il suo fontanello numero 18, che in queste giornate d’afa suona come un la notizia di un’oasi nel deserto. Il nuovo impianto di Publiacqua è in piazza della Crezia ad Ugnano e, come gli altri di ultima generazione installati in città, fornirà ai cittadini acqua di alta qualità, refrigerata, naturale e frizzante.

 

All’inaugurazione di questa mattina erano presenti il sindaco Matteo Renzi, il presidente della commissione ambiente del comune Eros Cruccolini, il presidente del quartiere 4 Giuseppe D’Eugenio, il presidente di Publiacqua Filippo Vannoni ed il vicepresidente di Publiacqua Caterina Ammendola. Numerosa la popolazione accorsa per festeggiare l’apertura di un fontanello che servirà tutta Ugnano.

Nella Toscana centrale gestita da Publiacqua, che comprende le province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo sono ormai 64 i fontanelli allestiti nelle piazze e nei giardini.

“Siamo lieti – ha detto Vannoni – che d’ora in poi i fiorentini di questa parte della città possano finalmente optare per una scelta vocata al risparmio, alla qualità e al rispetto dell’ambiente”.

“Continua il nostro impegno per promuovere l’acqua pubblica del rubinetto con obiettivi concreti di risparmio economico e ambientale, riduzione di rifiuti e trasporti, meno spese per le famiglie in tempi di crisi – ha spiegato Caterina Ammendola – Dal 2011 ad oggi a Firenze i nostri fontanelli hanno erogato circa 22 milioni di litri di acqua facendo risparmiare circa 15 milioni di bottiglie di plastica da 1,5 litri e soprattutto oltre 5,8 milioni di euro rimasti nelle tasche dei cittadini”. I litri erogati complessivamente dal 2011 a giugno 2013 dai 63 fontanelli sul territorio di Publiacqua ammontano invece ormai a oltre 70 milioni (19,2 nei primi sei mesi del 2013).

Via Pistoiese cambia volto: meno rotatorie e più sicurezza sulla strada

Svolta radicale per via Pistoiese: addio alle tre rotatorie, sostituite da incroci rialzati e colorati regolati da semafori, addio pure alle continue immissioni e svolte a sinistra per entrare e uscire dalle strade laterali. Benvenute alle corsie più strette e a tutti quegli accorgimenti, tra cui uno spartitraffico continuo a centro strada, mirati alla riduzione della velocità, una delle principali cause di incidenti.

 

Il volto di via Pistoiese cambierà sensibilmente una volta che saranno realizzati gli interventi per la sicurezza stradale “Safety Review” predisposti dall’amministrazione comunale nell’ambito del Progetto David.

Gli interventi sono stati illustrati dall’assessore alla mobilità e infrastrutture Filippo Bonaccorsi e da Lorenzo Domenichini (docente del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale e coordinatore del LASIS, laboratorio per la sicurezza e l’infortunistica stradale) che ha materialmente sviluppato il progetto. Presente anche il direttore della direzione mobilità Vincenzo Tartaglia.

“Adesso – ha detto Bonaccorsi – anche alla luce dei dati che segnalano i numerosi incidenti avvenuti in passato adesso ‘mettiamo le mani’ su via Pistoiese. Anche grazie alle risorse messe a disposizione per i Mondiali di ciclismo, faremo un intervento radicale che renderà la seconda direttrice più incidentata di Firenze una strada finalmente sicura per automobilisti, ciclisti e pedoni”.

“La sostituzione delle tre rotatorie con altrettanti impianti semaforici non provocherà un rallentamento della circolazione – ha precisato l’assessore – perché grazie agli accorgimenti messi a disposizione dalle tecnologia, come l’onda verde, siamo in grado di mantenere i flussi costanti per quanto riguarda la velocità e quindi si entrerà e si uscirà da Firenze nello stesso tempo ma con un grandissimo guadagno per quanto riguarda la sicurezza: incroci semaforizzati, incroci più stretti e rialzati con attraversamenti più sicuri per pedoni e ciclisti”.

Visita alla galleria di Smn. Renzi: “Investimento da 400 posti di lavoro”

La nuova galleria (alla cui visita hanno partecipato il sindaco Matteo Renzi, il presidente della Regione Enrico Rossi, l’amministratore delegato del Gruppo ferrovie dello Stato italiane Moretti, l’amministratore delegato di Grandi stazioni Battaggia e la soprintendente per i Beni architettonici Alessandra Marino), dove sono state installate e collaudate le scale mobili di collegamento al piano binari, è completata ma sono in corso in questi giorni le opere di finitura con il montaggio dei percorsi visivi per disabili.

Grazie all’apertura al pubblico dell’ascensore completamente riqualificato e delle nuove scale mobili e fisse è migliorata l’accessibilità alla stazione anche con i flussi provenienti o diretti al parcheggio e in città. In autunno, poi, in stazione ci saranno le prime nuove aperture di spazi commerciali al piano binari con il graduale completamento entro la primavera 2014.

I nuovi spazi commerciali e di servizi si articoleranno su oltre 9.000 metri quadrati complessivi con più di 40 punti vendita, tra cui una libreria. “Questo investimento porterà 400 posti di lavoro”, ha detto il sindaco Renzi, che nel suo intervento ha ricordato come, per quanto riguarda la riqualificazione dell’esterno, il Comune farà la sua parte: “Asfalteremo l’area intorno alla stazione per cui, entro la fine di settembre, la nuova asfaltatura consentirà di non avere le buche che ci sono adesso”.

Nelle prossime settimane saranno riasfaltati piazza dell’Unità d’Italia, via Valfonda e viale Strozzi fino a piazza Bambine e bambini di Beslan, mentre nei prossimi mesi il Comune ha previsto la risistemazione della pavimentazione di piazza Adua. In previsione, c’è anche il rifacimento della pavimentazione di via Faenza, nel tratto tra via Nazionale e la Fortezza da Basso.

Per quanto riguarda la stazione del Michelucci sono stati realizzati numerosi interventi di tipo conservativo e di restyling funzionale e sono già in uso il nuovo deposito bagagli, che in autunno aprirà con un nuovo format, e nuovi servizi alla clientela quali la cappella di stazione, l’help center e il nuovo punto di visibilità Polfer.

Non solo l’interno della stazione, ma anche l’esterno è interessato dai lavori di riqualificazione di Grandi stazioni: sono in corso i lavori su piazza della Stazione per il nuovo parcheggio interrato per circa 800 biciclette, mentre sull’area superficiale della piazza è in via di realizzazione una zona per il kiss&ride e il rifacimento delle aree a verde e dei percorsi carrabili e pedonali.

  Sempre all’esterno, ci sono anche interventi su piazza della Stazione, lato via Valfonda, per il rifacimento della pavimentazione e dei marciapiedi e della zona ex pensilina Toraldo di Francia. Nell’area prospiciente piazza Adua, lato stazione, sarà realizzato un nuovo parcheggio a raso e il rifacimento completo del piano stradale.

Anche Firenze avrà il suo brand: il web contest è 2.0 (e aperto a tutti)

Ogni grande città ha un proprio brand, un simbolo di riconoscimento che la caratterizza agli occhi del mondo. Presto anche Firenze avrà il suo.

 

Il Comune ha lanciato oggi un contest internazionale on line per trovare un logo innovativo che caratterizzi per il futuro la città. Da oggi e fino al 14 ottobre, data di scadenza del contest, chiunque, designer, creativi, artisti, singoli o società, potranno farsi avanti e provare a inventare la loro idea di Firenze.

L’approccio scelto dal Comune di Firenze è completamente originale: anziché rivolgersi a un’agenzia di comunicazione o fare una selezione tradizionale, ha preferito affidarsi a una sorta di ‘concorso 2.0’ sul web così da rendere la partecipazione il più possibile democratica, facile e trasparente.

Al termine il Comune riceverà copia delle proposte pervenute senza alcun riferimento al nome dell’autore e sceglierà i trenta migliori lavori (che saranno inseriti in un albo ufficiale) e tra questi il primo classificato, che vincerà un premio di 15 mila euro messi a disposizione da Audi.

Il marchio sarà utilizzato per la promozione di Firenze a livello nazionale e internazionale, per la comunicazione delle innovazioni e dei cambiamenti della città, per la comunicazione culturale e turistica, ma anche in ottica commerciale, mediante attività di merchandising e licensing, e come contrassegno di qualità di eventi, luoghi, prodotti e servizi dell’amministrazione comunale e del territorio.

Il brand non dovrà quindi essere semplicemente una rivisitazione dei classici simboli cittadini, dal Giglio al David alla Cupola del Brunelleschi, ma dovrà anche richiamare la vocazione contemporanea della città con riferimenti all’innovazione, alla bellezza, al dinamismo, alla produttività e all’internazionalità.

“Firenze non è un brand ma avrà un brand – ha spiegato il sindaco Matteo Renzi, – perché avere un brand significa essere riconoscibile a livello mondiale e anche ricavare denaro che è nostra intenzione reinvestire in cultura, così come fatto per il contributo di soggiorno”. 

Il concorso e le regole sono visibili sul sito http://zooppa.com/it-it/contests/firenze/brief

Caso Rari, la Provincia risponde al Comune: “Inutile rimandare di 4 anni”

“Inutile cercare escamotage che spostano solo il problema di qualche anno. Le responsabilità vanno affrontate e non eluse. Noi siamo disponibili – fino al 16 settembre – a trovare una soluzione programmata e condivisa che tenga insieme la salvaguardia di un’esperienza importante come la Rari, a cui tutti teniamo, con i punti imprescindibili del rispetto delle norme sulla sicurezza idraulica e dei provvedimenti esistenti legittimi ed esecutivi”.

Questa la posizione della Provincia di Firenze in merito alla vicenda Rari Nantes e ricostruirne la storia.

“Il Comune di Firenze – spiega l’Assessore all’Ambiente e alla Difesa del suolo, Renzo Crescioli – ha approvato un testo che, da quello che abbiamo avuto modo di leggere dalla stampa, non ha recepito le osservazioni fatte a suo tempo dalla Provincia. Questo è un modo di procedere quanto meno curioso: di solito prima di approvare una convenzione, ci si assicura che il testo sia condiviso tra le parti. In assenza di fatti nuovi e concreti, il provvedimento che prevede il rientro in possesso delle strutture il 16 settembre per potere procedere alla esecuzione degli abbattimenti previsti da anni non può che rimanere in vigore. Ma al di là di questo, sino ad allora le nostre porte rimangono aperte per una soluzione condivisa col Comune”.

“La soluzione però non può essere un accordo per un ennesimo generico rinvio – prosegue Renzo Crescioli – ma intese precise e dettagliate, come ad esempio accordi di programma, che individuino in modo chiaro, oggi e non in un futuro indefinito, obiettivi, luoghi, tempi congrui, risorse, e sedi di verifica dell’attuazione di un processo di rilocalizzazione degli impianti di Rari Nantes; rimandare genericamente il problema di altro quattro anni non risolve nulla. Noi non abbiamo alcun pregiudizio a risolvere la questione ma si deve tenere conto che la Provincia non può derogare in alcun modo dagli obblighi che derivano dalle sue competenze sul demanio fluviale o sulla sicurezza idraulica dell’Arno, a maggior ragione dopo l’esplicito intervento compiuto dalla Procura della Repubblica”.

In merito a soluzioni alternative per ricollocare l’impianto sportivo della Rari Nantes, Palazzo Medici Riccardi ribadisce la propria piena disponibilità, pensando ad “aree del demanio fluviale, anche in riva destra dell’Arno in Lungarno del Tempio che, a seguito di specifiche destinazioni urbanistiche, la Provincia può mettere a disposizione del Comune, in grado di ospitare gli impianti sportivi che verrebbero a mancare”.

Inseguimento per le strade della città: fermata banda di ladri di rame

Il tutto è cominciato intorno alle 5 di stamattina, quando una delle pattuglie impegnate sul territorio, ha avvistato sul viale Redi una station wagon sospetta con il bagagliaio visibilmente carico di materiale e con a bordo tre uomini dell’Est Europa.

Alla vista degli agenti, il mezzo ha accelerato bruscamente svoltando e proseguendo ad alta velocità in direzione Careggi. I fuggiaschi dopo aver attraversato pericolosamente una serie di incroci con semafori rossi, sono andati ad urtare contro lo spartitraffico della rotonda dell’ospedale.

Nonostante due ruote squarciate nell’impatto ha continuato a percorrere viale Pieraccini fino all’ingresso dell’ospedale pediatrico Meyer dove la corsa si è definitivamente arrestata contro un’aiuola. Gli uomini a bordo hanno proseguito la fuga a piedi, ma due di loro sono stati subito raggiunti e bloccati dalla polizia. Il terzo è riuscito a far perdere le proprie tracce.

Uscendo dalla macchina, uno degli arrestati ha infilato il piede in uno dei cerchioni incandescenti – ormai del tutto privi di pneumatico – procurandosi una vistosa ferita.

Nel bagagliaio della loro vettura sono state rinvenute e sequestrate 6 matasse di cavi di rame ad alto voltaggio ed altri 2 fasci sempre del cosiddetto “oro rosso”.

Gdf, giro di vite sul lavoro in nero

Una giornata intensa per la Guardia di finanza, che ieri ha controllato diversi capannoni nelle province di Firenze e Prato, tra Lastra a Signa, Vinci, Castelfiorentino e Prato, per accertare la presenza o meno di lavoratori in nero o clandestini.

 

Nove le ditte complessivamente controllate (di cui solo 1 è risultata regolare). Il bilancio è molto poco rassicurante: un immobile sequestrato, 24 lavoratori “in nero” di cui 1 clandestino, un lavoratore irregolare, cinque aziende sono state colpite dalla “maxi sanzione”, per il superamento del 20% di impiego di lavoratori in nero o irregolari, rispetto al personale regolarmente assunto, sequestrati dieci macchinari da cucito non autorizzati e erogate multe per oltre 55 mila euro.

Ma quello di ieri è solo la punta dell’iceberg degli interventi messi a segno dalle Fiamme gialle, che da giugno ad oggi, hanno controllato sedici ditte (di cui solo una risultata regolare), sequestrato 8 immobili (per un valore commerciale di oltre 4 milioni di euro), scoperto 48 lavoratori “in nero” di cui 7 clandestini, individuato un lavoratore irregolare, erogato multe per 84 mila euro e sequestrato 289 macchinari non autorizzati.

Addio pioggia, torna il sole (cocente): un’altra settimana da bollino rosso

Se ci avete creduto è stata solo un’illusione, il fresco di ieri – che dopo l’acquazzone aveva reso l’aria fiorentina più respirabile – si sta ritrasformando velocemente in afa.

 

Proprio così. Le previsioni del Lamma, il Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale, danno temperature in costante aumento fino al fine settimana quando duplicheranno o quasi i record dello scorso weekedn, sfiorando quota 37-38.

Bagni al mare, gite in piscina o caccia ad un po’ di fresco in montagna o campagna sono le tecniche migliori per sfuggire all’afa.

E chi non può? Rimangono i vecchi suggerimenti di sempre, indicati soprattutto per bambini e anziani, categorie più a rischio, che sono invitati a bere tanto e non uscire nelle ore più calde del giorno.

“Le malattie non vanno in vacanza”. Appello di Marroni ai donatori di sangue

“Prima di partire per le ferie, andate a donare il sangue. Le malattie non vanno in vacanza, e di sangue c’è sempre grande necessità”.

Questo l’appello che l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni rivolge ai donatori toscani alla vigilia delle ferie, quando, come ogni anno, il sistema sanitario toscano si pone il problema di garantire prestazioni sanitarie adeguate a chi in agosto è ricoverato in ospedale ed ha bisogno di cure. Una adeguata disponibilità di sangue e plasma è un presupposto irrinunciabile per assicurare un gran numero di cure appropriate, sia in regime di urgenza (interventi chirurgici, traumi, trapianti, parti), sia per le malattie croniche (tumori, e patologie delle persone anziane).

Anche quest’anno il Centro Regionale Sangue della Regione Toscana, insieme alle Associazioni Avis, Fratres, Anpas, CRI, all’approssimarsi del mese di agosto si rivolge ai numerosi e generosi donatori periodici di sangue della Toscana perché prima di partire per le ferie si ricordino di effettuare una donazione di sangue o di plasma.

“È la consapevolezza dell’importanza che la donazione del sangue riveste nel sistema sanitario toscano – dice l’assessore Marroni – che mi spinge a rivolgermi direttamente ai donatori di sangue per garantire anche quest’anno un normale funzionamento dei nostri ospedali anche in estate. Negli anni passati siamo riusciti in questo intento e sono sicuro che anche nel 2013, lavorando tutti insieme trasfusionisti, istituzioni, donatori, riusciremo ad ottenere questo importantissimo obiettivo, segno di grande civiltà e testimonianza di una comunità solidale e coesa”.

Ogni giorno in Italia in media 1.800 persone necessitano di trasfusioni, per un totale di circa 9.000 unità, un flusso che non può essere mai interrotto e che richiede l’impegno di tutti anche nel periodo estivo. Alla vigilia del mese di agosto si cominciano a registrare le usuali carenze dei gruppi Rh negativi (soprattutto 0-), ma il Sistema sanitario toscano si appresta ad affrontare questo periodo da sempre critico con tutti i Servizi trasfusionali aperti e con la collaborazione della rete delle Unità di Raccolta associative operanti sul territorio regionale.

Il giardinaggio vien risparmiando: a Firenze in uso solo utensili elettrici

Risparmiare energia tutelando la salute dei lavoratori. Con questo duplice obiettivo la direzione ambiente del Comune circa un anno fa aveva deciso di acquistare ed utilizzare solo utensili elettrici per la potatura di siepi ed alberi e per diserbare le aiuole delle aree verdi comunali. A circa un anno da questa scelta, i dati dicono che il risparmio energetico è stato dell’82%, il risparmio economico del 90%, mentre per i 72 operatori coinvolti nel progetto si è registrata minore rumorosità, vibrazioni ridotte, migliore maneggevolezza e azzeramento degli scarichi nocivi.

 

“Siamo molto soddisfatti del risultato di questa scelta, che avevamo fatto soprattutto per rispondere alle esigenze di salvaguardia dei lavoratori, ma che si è rivelata molto positiva anche in termini economici ed ambientali – sottolinea l’assessore all’Ambiente Caterina Biti – Avevamo qualche timore sull’utilizzo pratico dei nuovi attrezzi, che però, dopo la fase di adattamento, sono stati apprezzati più di quelli tradizionali. E’ anche con queste scelte, solo apparentemente minori, che si costruisce una città più sostenibile si crea una maggiore consapevolezza ambientale”.

Per avere una valutazione oggettiva del progetto, è stato realizzato uno studio di verifica sia attraverso questionari per i lavoratori (60 operatori ambientali e 12 boscaioli ), sia con il confronto tra consumi (in termini di costo ed energetici), emissioni ambientali (acustiche/gas) e vibrazioni. E’ emerso che gli utensili elettrici si sono rivelati affidabili (i guasti sono stati risolti in un tempo più che accettabile e per lo più non erano imputabili alla parte elettrica); che le procedure di uso e rimessaggio sono risultate corrette; che la percezione degli strumenti elettrici rispetto a quelli tradizionali è stata in generale positiva o neutra. Mentre sul fronte dei consumi, come detto è stato rilevato “un risparmio energetico valutabile intorno all’82% ed economico valutabile intorno al 90%”.