venerdì, 2 Maggio 2025
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Si rovescia col gommone durante un’esercitazione: muore un pompiere

Si rovescia con il gommone, muore un vigile del fuoco.

L’ESERCITAZIONE. Tutto è successo durante un’esercitazione lungo un fiume in provincia di Lucca. L’uomo era a bordo del gommone con altri colleghi quando il mezzo, a un certo punto, si è rovesciato.

IN ACQUA. L’equipaggio, dopo l’incidente, è così finito in acqua. E uno dei vigili del fuoco, in seguito all’episodio, ha perso la vita. A nulla, purtroppo, sono valsi i tentativi di salvarlo.

Caso Aldrovandi, Renzi: ”L’abbraccio della città di Firenze alla famiglia”

Caso Aldrovandi, si fa sentire anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi.

IL CASO. Il primo cittadino fiorentino interviene attraverso i social network dopo quanto accaduto nei giorni scorsi a Ferrara, espisodio che ha riportato sotto i riflettori la tragedia di Federico Aldrovandi.

L’ABBRACCIO. “Invio l’abbraccio della città di Firenze a Patrizia, Lino e Stefano Aldrovandi e sono vicino al sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani per la sensibilità dimostrata”: questo quanto scritto da Renzi su Facebook.

Piantagione di marijuana scoperta in un casolare del senese

Una vera e propria piantagione di marijuana scoperta in un casolare.

LA PIANTAGIONE. Sono stati i carabinieri di Siena, nel corso di un’operazione antidroga, a scoprire la piantagione e ad arrestare un uomo. In un casolare del senese – viene spiegato – era stata realizzata una vera e propria piantagione di marijuana, 435 piante e quindici chili di droga già pronta per essere venduta.

L’ARRESTO. La marijuana sarebbe poi stata venduta in tutta la provincia. Nel corso dell’operazione, i militari dell’arma hanno arrestato un uomo, italiano.

Loggia dei Lanzi, ancora un dito staccato al ”ratto di Polissena”

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Una turista ha danneggiato, staccandolo di netto, il dito indice della mano sinistra della scultura di Pio Fedi “Il ratto di Polissena”, alla Loggia dei Lanzi. Era lo stesso dito staccato nell’ottobre scorso.

Ponte a Greve, ”collegare via Pisana e tram con un percorso pedonale”

Proposte per la “Ponte a Greve che sarà”.

L’ASSEMBLEA. Ricucire la vecchia via Pisana con la stazione della tramvia attraverso un percorso pedonale in via del Caravaggio, da dotare di aree verdi e spazi per la sosta fatti realizzare direttamente dagli abitanti; connettere i due lati di viale Nenni con una piazza sopraelevata sul modello di Siviglia. Sono le proposte lanciate dall’Ordine degli architetti di Firenze durante”Firenze che sarà”, ciclo di assemblee pubbliche organizzate insieme alla Fondazione Professione Architetto e Image per discutere del futuro urbanistico della città, che ieri hanno fatto tappa a Ponte a Greve. L’incontro – il secondo, dopo l’inaugurazione del 28 febbraio scorso a Novoli – si è svolto al circolo Arci di via Pisana. Presenti alcuni consiglieri del Quartiere 4, Antonio Ardiccioni del coworking Multiverso e tanti cittadini residenti.

PONTE A GREVE. Dal dibattito sulle trasformazioni urbane della città, che come sempre ha preso spunto dalla proiezione di filmati di architettura contemporanea selezionati da Image Archive, è emersa la necessità di dotare Ponte a Greve di un sistema di infrastrutture leggere e sostenibili, in grado di dare vita a un’area spesso avvertita come “quartiere – dormitorio”. “Ciò che è maggiormente carente nella zona – spiegano gli architetti – sono i collegamenti tra i due lati di viale Nenni, e tra la vecchia via Pisana e la stazione della tramvia”. Nel primo caso, “si potrebbe ricorrere a un passaggio sopraelevato, una sorta di piazza rialzata sul modello del Metropol Parasol di Siviglia”, propongono gli architetti.

GAVINANA. Nel secondo caso, si potrebbe “invece creare un percorso pedonale in via del Caravaggio che raccolga al suo interno tutte le funzioni necessarie per la vita pubblica del quartiere come sedute, percorsi e aree di sosta, orti urbani e spazi gioco per i bambini”. Interventi del genere potrebbero consentire a questa ampia porzione di città di essere ”liberata” dalle auto, pedonalizzata e munita di percorsi verdi funzionali alla socialità. I costi di simili operazioni, spiegano gli architetti, “potrebbero essere contenuti, se fossero il risultato di un processo di costruzione partecipativa condiviso direttamente tra gli abitanti del quartiere”. Gli incontri di “Firenze che sarà” torneranno giovedì 18 aprile: prossima tappa, Gavinana.

Roberta Ragusa, una (nuova) Pasqua senza certezze

Sarà la seconda Pasqua da quando è iniziato il mistero di Roberta Ragusa, la donna scomparsa dalla sua casa nel pisano dal gennaio del 2012 e di cui, da allora, non si sa più niente.

IL MISTERO. Quella ormai alle porte, infatti, sarà la seconda Pasqua senza avere ancora notizie della donna. Un mistero iniziato ormai più di quattordici mesi fa, un mistero che in qualche occasione, soprattutto negli ultimi tempi, è sembrato vicino a una soluzione, ma a cui ancora non è stata messa la parola fine.

LA RABBIA. E anche per questo, per un’attesa che continua a protrarsi, oltre che per la serie di novità e indiscrezioni che hanno recentemente riacceso diverse speranze, tra le moltissime persone che stanno seguendo il caso torna a montare la rabbia.

LA VERITA’. In tanti si chiedono quanto ancora ci sarà da aspettare prima di conoscere l’invocatissima verità, in tanti sperano di poter chiudere questa vicenda il prima possibile. Per capire che cosa sia realmente successo quella notte di gennaio di oltre un anno fa, per capire che fine abbia fatto Roberta Ragusa.

SULLA RETE. L’attenzione sui social network, dove fin da subito si sono “radunate” migliaia di persone per seguire la vicenda da vicino, è sempre altissima, e sono centinaia i commenti, le richieste e gli sfoghi che quotidianamente vengono pubblicati.

PASQUA. Anche perché – come detto – un’altra Pasqua è ormai alle porte. E come sempre in occasione di vacanze e festività in tanti tornano a pensare ai figli di Roberta Ragusa e a preoccuparsi: per loro, questa, sarà una nuova Pasqua senza la loro mamma.

La risata dei babbuini? Contagiosa come quella dell’uomo

Quante volte, nella nostra vita, ci siamo trovati nella situazione, magari dopo aver sentito o visto qualcuno ridere, di essere preda di un irrefrenabile riso, senza capire perché tutto ciò stia succedendo? Sappiamo già da tempo che essere contagiati dalle risate altrui è una nostra caratteristica innata.

BABBUINI. In uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports, che vede la stretta collaborazione tra Università di Pisa, Università di Parma e Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Cnr, i ricercatori Giada Mancini, Pier Francesco Ferrari ed Elisabetta Palagi hanno dimostrato che la capacità di essere contagiati dalle risate di altri individui è presente però anche in alcuni parenti più “lontani”, in particolare in una specie di babbuino che abita gli altopiani etiopici, il gelada. “Il dato incredibile è che non solo questi primati vengono contagiati con tempi di latenza tipicamente ‘umani’ (meno di un secondo), ma che la risposta è perfettamente a specchio. Risate a denti stretti evocano risate a denti stretti, risate ampie e intense risuonano sulla faccia del compagno di gioco in modo esattamente congruente”, spiega Elisabetta Palagi, biologa del Museo di Storia naturale dell’Università di Pisa e associata all’Istc-Cnr, co-autrice, assieme a Giada Mancini e Pier Francesco Ferrari delle Università di Pisa e Parma, dell’articolo pubblicato sulla rivista Scientific Reports.

ANALISI. I dati sono stati ottenuti con un’accurata video-analisi che ha visto la raccolta di più di mille sessioni di gioco in un arco di due anni su 38 soggetti. Lo studio, pubblicato grazie al contributo del Ministero Istruzione Università e Ricerca e del National Institute of Health (USA), dimostra inoltre che quando il gioco avviene tra madre e figlio il contagio è più frequente e più veloce, come se la connessione emotiva tra i due soggetti facilitasse lettura e processamento dello stesso pattern motorio. “Nell’uomo le risposte a specchio tra madre e figlio sono state interpretate sulla base della risonanza emotiva che caratterizza il più forte e intenso dei legami sociali, quello presente tra un bambino e la propria mamma – aggiunge Palagi – Tale dialogo facciale sembra fondamentale per la maturazione e il completo sviluppo neurofisiologico del bambino”. Come nell’uomo, anche nei primati non umani, il contagio della risata potrebbe rappresentare uno degli elementi fondamentali della relazione madre-figlio ed essere un importante indicatore della qualità di tale relazione.

LEGAMI. “La struttura sociale del babbuino gelada è mono-maschile in quanto i gruppi sono formati da un solo maschio, diverse femmine adulte, da giovani e piccoli”, conclude Palagi. “Una volta raggiunta la maturità sessuale i maschi lasciano il gruppo natale per cercare altre femmine con cui poter riformare un gruppo riproduttivo. La particolarità di questa specie, è l’incredibile legame che si instaura tra le femmine adulte, le quali si impegnano in molti comportamenti affiliativi, come grooming (toelettatura del pelo) e gioco”.

La ”Mostra Elettrotecnica Firenze” sbarca alla Stazione Leopolda

I maggiori produttori di materiale elettrico nazionali ed internazionali si danno appuntamento a Firenze.

LA MOSTRA. Succederà dal 4 al 6 aprile prossimi, in occasione della “Mostra Elettrotecnica Firenze”, organizzata dall’azienda Mef per i professionisti del settore, con l’obiettivo di rappresentare un polo di attrazione e stimolo per tutto il mercato, oltre che un impulso a reagire positivamente alle difficoltà della crisi economica. Il capoluogo toscano diventerà quindi un punto d’incontro e di confronto per tutte quelle realtà economiche e gli operatori di un settore che in Toscana, per quanto riguarda le istallazioni, conta circa 5mila aziende, e offre oltre 30mila posti di lavoro. Nella nostra regione il volume di affari sviluppato dal comparto nel 2012 ammonta a circa 350 milioni di euro (quantificato nella distribuzione di materiale elettrico).

STAND E CONVEGNI. Alla Mostra sono attesi oltre diecimila visitatori, che per tre giorni potranno assistere a una serie di convegni a tema, visitare gli stand dei 92 espositori presenti, e informarsi sulle principali novità del settore, gli sviluppi e le soluzioni innovative dell’elettrotecnica, utili per sviluppare anche nuove opportunità di lavoro. Un “viaggio nel futuro” durante il quale il professionista potrà conoscere i nuovi trend del mercato legati all’efficienza energetica, all’illuminotecnica, alla domotica e alle energie rinnovabili. E proprio a questi temi si lega maggiormente la ‘mission’ della mostra, che presenterà un innovativo modello di “casa domotica”, allestito all’interno dello stand Mef “Futuro e Innovazione”, realizzato per migliorare la qualità di vita delle persone che la abitano e abbattere i costi di gestione; oppure scoprire le ultime novità della mobilità ecologica grazie a un innovativo veicolo elettrico, oppure – ancora – ricevere informazioni su come portare un edificio dalla classe energetica D alla classe energetica A. La mostra, riservata agli operatori di settore, gode dei patrocini di Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Firenze, e sarà aperta da giovedì 4 aprile a sabato 6 aprile, dalle 9 alle 19.

Un protocollo contro gli affitti a nero: ”Nel 57% dei casi locazioni irregolari”

Un protocollo per far emergere gli affitti “a nero”.

AFFITTI. Promuovere la legalità fiscale nel settore dell’abitare, semplificare gli adempimenti relativi ai contratti di locazione e, soprattutto, far emergere il fenomeno degli affitti “a nero”: sono questi alcuni degli obiettivi del protocollo che è stato sottoscritto oggi da Comune di Firenze, Agenzia delle Entrate-Direzione regionale Toscana e associazione “Casa e Diritti”. “Questo protocollo vuole sensibilizzare le persone sugli strumenti che ci sono per combattere la piaga degli affitti ‘a nero’ – ha dichiarato il vicesindaco Saccardi – e soprattutto per mettere a disposizione dei cittadini che vogliono regolarizzarsi le strutture del Comune, dell’associazione ‘Casa&Diritti” e dell’Agenzia delle Entrate che ci consente di attivare le procedure in modo più snello. Si tratta di uno strumento per andare incontro a chi voglia conoscere gli strumenti esistenti per mettersi in regola e a procedere su questa strada, beneficiando anche di alcune opportunità che offerte dalla legge. È un’ottica diversa: in questo caso non vogliamo intervenire in modo esclusivamente sanzionatorio, ma soprattutto preventivo in modo da aiutare i cittadini che lo vogliano a mettersi in regola. E questo vale sia per gli inquilini che per i proprietari, spesso ignari dei rischi che corrono nell’affittare in modo irregolare”. “L’impegno assunto oggi con la sottoscrizione del protocollo, con Comune di Firenze ed Agenzia Entrate, contribuirà a rafforzare le iniziative di contrasto al fenomeno dell’evasione ed elusione fiscale sui contratti di locazione. Fenomeno questo, che nonostante il continuo sforzo delle istituzioni, nell’area fiorentina raggiunge livelli insopportabili ed è in progressivo aumento – ha affermato la presidente dell’associazione “Casa&Diritti Grandi –. Come si deduce dalla ricerca che abbiamo effettuato sulla base dei dati forniti dal centro studi del Sunia di Firenze, il 57% dei rapporti di locazione sono in tutto o in parte al nero. Inoltre si stanno affinando e ‘modernizzando’ le tecniche di evasione”. La stima – viene spiegato – è di circa 30mila locazioni irregolari con un mancato introito fiscale di circa 1,8 milioni di euro all’anno.

IL PROTOCOLLO. “L’intento dell’Agenzia delle Entrate è incentivare l’utilizzo corretto delle normative che ci sono – ha sottolineato il direttore regionale per la Toscana dell’Agenzia delle Entrate Alessio – e questo protocollo rappresenta un aiuto importante per le persone che intendono mettersi in regola come consente la legge, ad iniziare dall’assistenza negli adempimenti necessari per la regolarizzazione. Spesso per gli inquilini non si tratta di una decisione facile e un sostegno in questa delicata fase può essere davvero fondamentale”. Il protocollo trae spunto dal progetto dell’associazione “Casa&Diritti” (nata su iniziativa del Sunia, per trovare nuove soluzioni al problema della precarietà abitativa, soprattutto per le cosiddette fasce deboli) finanziato dalla Regione Toscana e finalizzato al contrasto del fenomeno dell’illegalità dei contratti di affitto tra le giovani generazioni. Il progetto, denominato “Giovani mai più al nero. Percorsi di partecipazione alla legalità dell’abitare”, è infatti indirizzato agli inquilini under 35 e ha l’obiettivo di coinvolgerli direttamente nelle iniziative di contrasto all’illegalità del mercato delle locazione offrendo loro, tra l’altro, la possibilità di denunciare all’Agenzia delle Entrate la situazione di irregolarità, sia contrattuale che fiscale, attraverso il sostegno economico necessario per sanare l’evasione dell’imposta di registro. Una operazione indispensabile per poter ottenere il riconoscimento di un contratto di affitto valido per otto anni (4+4), ad un canone pari a tre volte la rendita catastale dell’appartamento all’anno (un canone quindi più che sostenibile). È questa una delle opportunità previste dalla legge 23 del 2011, insieme alla cosiddetta “cedolare secca”, che però non è stata molto utilizzata. A Firenze a fine 2012 le denunce di contratti irregolari da parte di affittuari “a nero” sono state poco più di un centinaio. Un’adesione molto limitata, dovuta in parte dalla difficoltà delle procedure previste ma anche ad una scarsa conoscenza di questa possibilità offerta dalla legge. Il protocollo firmato oggi, che allarga la platea dei potenziali destinatari anche agli inquilini over 35 (che però non potranno usufruire del contribuito economico), vuole colmare anche questa lacuna mettendo in campo anche campagne di informazione e sensibilizzazione sia nei confronti degli inquilini che dei proprietari perché si mettano in regola.

ASSISTENZA. In concreto l’Amministrazione comunale si impegna a realizzare campagne informative per sensibilizzare i cittadini sui benefici fiscali legati alla registrazione del contratto di affitto e, di conseguenza, sui rischi connessi al mancato adempimento di questo obbligo di legge. E ancora a fornire ai cittadini consulenza e assistenza per trovare abitazioni in locazione con canone sostenibile o per la rinegoziazione del canone in caso di affitti troppo esosi. Da parte sua la Direzione regionale Toscana dell’Agenzia delle Entrate si impegna a fornire assistenza ai cittadini sulla regolarizzazione fiscale delle locazioni e sulla registrazione dei contratti di locazione; e a garantire il servizio di registrazione del contratto di locazione presso i propri sportelli degli uffici territoriali. Per quanto riguarda l’associazione “Casa e diritti”, gli impegni consistono nella promozione di iniziative di sensibilizzazione contro l’evasione fiscale determinata dal mercato nero degli affitti, con particolare attenzione alle opportunità offerte dalle legge che nel 2011 ha introdotto la cosiddetta “cedolare secca”. L’associazione si impegna inoltre a svolgere, in caso di stipula di contratti non in regola con le forme fiscali, attività di assistenza per il perfezionamento della procedura di regolarizzazione del rapporto contrattuale, rinegoziazione di contratti irregolari in toto o solo in parte, sia nelle clausole che nelle obbligazioni, nella quantificazione del canone di locazione, nell’assolvimento degli obblighi di legge in materia di imposta; e ancora a supportare i cittadini, grazie ai fondi regionali assegnati all’associazione, con un sostegno economico da utilizzare per sanare l’evasione di imposta di registro e di bollo, oltre alle spese per il perfezionamento della procedura e per l’attività di conciliazione e/o mediazione. Tutti e tre si impegnano a promuovere, anche congiuntamente, iniziative per sensibilizzare i giovani interessati e a fornire approfondimento tematico agli operatori di sportello impegnati nell’applicazione della legge sulla “cedolare secca”. I cittadini interessati a regolarizzare la propria situazione contrattuale si potranno rivolgere per informazioni e per l’assistenza necessaria per tutte le fasi del procedimento, all’Associazione “Casa&Diritti”, via delle Porte Nuove 15, o telefonando al numero 055/368573.

Viale Giannotti, aggiudicata la gestione dell’ex Auditorium

Sarà l’associazione Nuovi eventi musicali (Nem), diretta da Mario Setti, a gestire l’ex Auditorium di viale Giannotti.

MOSTRE. Il progetto del nuovo gestore prevede come settore “trainante” quello delle grandi mostre di arte contemporanea diretto da Maurizio Vanni, che da anni svolge l’attività di curatore e project organization con la creazione di progetti culturali e sviluppo del relativo piano strategico e di comunicazione. Vanni è direttore della Fondazione Dino Zoli Arte contemporanea di Forlì ed è membro del Comitato scientifico della Fondazione-Museo Primo Conti di Fiesole. Attualmente sta ordinando il Lu.C.C.A. (Lucca Center of Contemporary Art). Le grandi mostre di arte contemporanea, a regime, arriveranno a coprire il 50% del calendario e dell’attività complessiva dell’ex Auditorium.

DANZA. All’attività espositiva si affiancherà la danza, che sarà affidata a due realtà fiorentine: il centro coreografico Opus Ballet con la direzione artistica di Rosanna Brocanello e Daniel Tinazzi (fondata nel 2004 da Brocanello e Tinazzi è tra i Centri di formazione, produzione e spettacolo per la danza più importanti in Italia), e una realtà più giovane e innovativa aperta a nuovi dialoghi e contaminazioni.