martedì, 29 Luglio 2025
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Arrestato il “Re della Mozzarella”, provò a vendere provolone falso a Scandicci

Formaggio senza denominazione di origine controllata spacciato dalla Camorra per Provolone doc. E’ quello che è successo a Scandicci, dove Giuseppe Mandara detto anche “Il re della mozzarella” e arrestato oggi nel corso dell’operazione denominata ”Bufalo”, ha provato a vendere una partita di falso provolone del Monaco, distribuito ad una nota catena di supermercati e poi ritirato dal mercato.

I FATTI. Si trattava, in realtà, di un formaggio prodotto nella zona di Agerola senza nessuna certificazione garantita, la cui produzione veniva finanziata coi soldi del clan camorristico casertano dei La Torre. Non appena fu chiaro che era in corso un’indagine, Mandara e i suoi collaboratori si fecero mandare indietro i formaggi e mostrarono ai militari del Noe fatture contraffatte. Oltre a Mandara stati arrestati con l’accusa di favoreggiamento Giovanni Divozzi, responsabile amministrativo della Ilc, Luigia Letizia, addetta al controllo qualità della società e Vincenzo Musella, braccio destro di Mandara al quale era affidato il delicato compito di pagare tangenti ai clan camorristici quando venivano venduti prodotti al di fuori di Mondragone, territorio controllato dal clan La Torre.

Sant’Orsola: dagli scavi della Gioconda emerge un altare

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Il 15 luglio de 1542 moriva a Firenze Lisa Gherardini, detta Monna Lisa. Il luogo in cui fu sepolta lo rivela il registro della basilica di San Lorenzo: “Donna fu di Francesco del Giocondo morì addì 15 di luglio 1542 sotterrossi in Sant’Orsola tolse tutto il capitolo”.

L’ALTARE E LE TOMBE. Nel luglio di 470 anni dopo, durante gli scavi compiuti dalla Provincia di Firenze all’interno della chiesa di Sant’Orsola, sono emerse alcune tombe terragne e i resti di un altare. “Sicuramente è questo l’altare in funzione ai tempi di Lisa Gherardini”, afferma Valeria D’Aquino, archeologa della Soprintendenza della Toscana, che non esclude la possibilità che sotto l’altare possano essere celate alcune sepolture. Questa possibilità fa avanzare alcune affascinanti ipotesi a Silvano Vinceti, presidente del Comitato per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali che sta compiendo – parallelamente agli scavi archeologici svolti dalla Soprintendenza – uno studio autonomo per individuare eventuali resti mortali della Gioconda: “Qualora venisse trovato sotto questo altare lo scheletro di una donna, ci troveremmo di fronte a due possibilità: o si tratta dei resti mortali della nobildonna Maria del Riccio o di quelli di Lisa Gherardini. Perché queste sono le uniche sepolture femminili di persone esterne al convento che, da quanto risulta dai registri dell’epoca, sono avvenute nel periodo in cui il convento ospitava le monache francescane, le stesse che fecero erigere l’altare i cui resti sono emersi in questi giorni”.

I RESTI SCOPERTI. Intanto oggi un altro scheletro intero è stato trovato dentro la tomba terragna aperta dalle antropologhe della soprintendenza Irene Baldi e Silvia Gori. Secondo le prime ipotesi questi resti mortali potrebbero risalire al 1300. “Però – avverte Vinceti – finche non avremo compiuto l’esame con carbonio 14 non potremo datare con sicurezza l’epoca in cui è vissuta questa persona”. “Questi lavori di scavo archeologico – ha spiegato Stefano Giorgetti, Assessore all’edilizia della Provincia di Firenze – sono svolti su richiesta della Soprintendenza della Toscana come prescrizione per il futuro avvio dei lavori di recupero dell’immobile di Sant’Orsola per il quale è già stato presentato alla Provincia di Firenze, proprietaria dell’immobile,  un progetto di project financing”.

Assi, dissequestrata la palazzina sul viale Michelangelo

Il Tribunale Distrettuale del Riesame di Firenze ha confermato il dissequestro della nuova palazzina degli Assi Giglio Rosso in viale Michelangelo. “Accogliamo con soddisfazione questa decisione – ha commentato il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella – che consente finalmente la piena fruibilità di una struttura all’avanguardia per gli atleti e i soci dell’Assi Giglio Rosso e sulla quale l’Amministrazione Comunale ha investito complessivamente oltre 3 milioni di euro”.

LO STORICO COMPLESSO E IL RESTYLING. Il complesso sportivo è stato sottoposto negli anni a un profondo restyling. Il primo lotto, concluso nel 2006, ha visto il potenziamento del verde esistente recuperando le aree occupate dal campo di basket in asfalto e l’area della ex sala da ballo (distrutta da un incendio) all’inizio della curva di via Tacca, la realizzazione della club house (di circa 220 metri quadrati, oltre alcuni loggiati) ed il recupero ad uso spogliatoi della vecchia casa del custode. Successivamente sono stati realizzati nuovi servizi igienici per gli spettatori, si è provveduto al risanamento delle gradinate, alla demolizione dei volumi incongrui edificati nel tempo e alla realizzazione di un sistema di percorsi di collegamento dal parcheggio superiore sino alla club house. Infine la palazzina su due piani – inaugurata nel giugno 2011 – accessibile sia da viale Michelangelo che direttamente dal piano pista.

 

Panariello tra racchettoni e il progetto di un film sul Carnevale di Viareggio

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Le sue foto mentre gioca a racchettoni sulla spiaggia di Forte dei Marmi hanno fatto il giro della rete. Costume e atteggiamento da ginnasta part-time hanno fatto capolino da numerosi siti internet, mostrando Giorgio Panariello nella sua veste privata, quando dismette i panni di comico e imitatore.

LA CITTADINANZA ONORARIA. E tra un momento di relax e un altro, il toscanaccio ha avuto anche il tempo di ricevere la cittadinanza onoraria della città di Viareggio e di dedicare il riconoscimento a suo fratello, morto recentemente di overdose.

IL FILM SUL CARNEVALE. “Mi piacerebbe girare un film nella Cittadella del Carnevale – ha confessato l’attore ai presenti -, sarebbe molto meglio di Cinecittà. E al posto del grande Aleardo Galli, storico decano dei carri viareggini, mi piacerebbe far recitare Giorgio Albertazzi”.

Palazzo Vecchio, approvato il ‘Patto della movida’

Soddisfazione del vicesindaco Dario Nardella per l’approvazione in consiglio comunale del Patto per la notte, ovvero l’intesa tra amministrazione comunale e gestori dei locali per contenere gli eccessi della movida notturna.

 

AI GESTORI SEMPLICI NORME, AI CITTADINI PAZIENZA. “Il dibattito e la partecipazione dei consiglieri è stata non formale e realmente interessata – sottolinea il vicesindaco – e credo che sia emersa la vera finalità del Patto: che è prima di tutto una finalità politica e riafferma il protagonismo delle istituzioni su un tema che cominciava a sfuggire”. Il vicesindaco spiega che “aldilà dell’aspetto giuridico, l’obiettivo è quello di introdurre un sistema di valori e di comunicazione tra i diversi attori in campo, non basato sulla diffidenza ma sulla reciproca fiducia e rispetto. Ai gestori chiediamo di siglare il Patto e di mettere in pratica semplici norme di comportamento; ai residenti chiediamo un po’ di pazienza, riconoscendo il loro diritto al riposo e alla salute; e come amministrazione, ci impegniamo al controllo e al fornire i servizi che ci competono. A questo proposito, posso già annunciare che da giovedì prossimo i bagni pubblici nelle zone “calde” resteranno aperti fino alle 3 di notte”.

IDEE PER RISOLVERE IL PROBLEMA. Dopo aver rilevato la reazione “povera e deludente del Pdl”, il vicesindaco ha ribadito che il Patto è “uno strumento che focalizza un problema e propone un’idea forte”, nella convinzione che la soluzione non è “nè nell’anarchia né nella militarizzazione: “ma è un’idea di civiltà” ha detto Nardella. Quanto all’aspetto squisitamente giuridico, Nardella ha spiegato che il Patto “riprende aspetti già contenuti in altri regolamenti”, ma che “la stragrande maggioranza dei contenuti è nuova”: e dunque è un atto perfettamente valido, “in parte compilativo e in parte innovativo”. Il vicesindaco ha anche detto che il consiglio comunale sarà puntualmente informato su tutte le fasi successive del provvedimento.

Niccolò e Thaysa hanno detto ”Sì”. Il primo al Giardino delle Rose/ LE FOTO

Si sono scambiati gli anelli immersi nel verde, circondati dalle statue di Folon, di fronte a un  panorama mozzafiato, lo skyline di Firenze. Sono Niccolò e Thaysa, la prima coppia a dire il fatidico ”Sì” al Giardino delle Rose.

LO SCAMBIO DEGLI ANELLI. La loro unione, celebrata stamani con rito civile, inaugura la nuova location da favola per i matrimoni civili messa a disposizione dall’amministrazione comunale al costo di 5mila euro.

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DOVE MI SPOSO? Da giugno, oltre alla tradizionale Sala Rossa di Palazzo vecchio e alla sala del consiglio del Quartiere 4 a Villa Vogel, sono stati istituiti nuovi uffici separati di stato civile per la celebrazione dei matrimoni. Un modo per venire incontro alle richieste dei cittadini ma anche per valorizzare il patrimonio storico e culturale comunale. Per il sì le coppie hanno adesso a disposizione il Giardino delle Rose, il museo Bardini, la Sala di Lorenzo sempre a Palazzo Vecchio o anche il Salone dei Cinquecento.

IL SI’ IN GIARDINO. Il matrimonio tra Niccolò, 30enne fiorentino, e Thaysa, 25enne brasiliana, è stato celebrato sulla terrazza che dal Giardino delle Rose domina Firenze. Per l’occasione è stato allestito un gazebo, dopo la cerimonia si è svolto un piccolo aperitivo. Ad unirli un’amica dello sposo, che ha letto un brano dal romanzo ‘Undici minuti’ dello scrittore brasiliano Paulo Coelho, mentre un altro amico suonava alla chitarre melodie brasiliane. Thaysa, come ogni sposa che si rispetti, ha fatto attendere come da prassi Niccolò. Abito bianco ricamato, ha raggiunto il Giardino a bordo di un’auto d’epoca. Adesso li aspetta la luna di miele, poi un viaggio fino a Rio de Janeiro, dove hanno deciso di vivere. 

Leggi anche Giardino delle rose: domani si celebra il primo matrimonio

Giardino delle rose: il primo matrimonio

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E’ stato celebrato stamattina il primo matrimonio al Giardino delle Rose

Carlo e Francesca, la luna di miele continua a Orbetello

Amore e tintarella: ingredienti che non mancano alla coppia più in auge del momento, Carlo Conti e la sua novella sposa Francesca Vaccaro.

RELAX AD ORBETELLO. Un mese fa si sono scambiati gli anelli a Cecina. Poi sono partiti alla volta della Polinesia, il paradiso ideale per una luna di miele da sogno. Adesso marito e moglie si godono il mare del Grossetano.

SEMPRE ATTACCATI. Sempre più innamorati, sono stati avvistati sulla spiaggia e il lungomare di Orbetello, dove il conduttore tv nei giorni scorsi ha partecipato all’evento benefico la Pesca del cuore. Mano nella mano o abbracciati, Carlo e la bella costumista non riescono a stare staccati nemmeno per un minuto. Chissà se nei loro piani c’è anche un bebè?

Rapina in banca, rinchiudono i dipendenti nello sgabuzzino

Momenti di terrore stamani in corso Tintori a Firenze. Due uomini armati di trincetto hanno rapinato la filiale della Cassa di risparmio di Lucca.

LA RAPINA.  I due malviventi, che avevano il volto coperto, si sono fatti consegnare 10mila euro. Poi hanno costretto tutti i dipendenti della banca a entrare in uno sgabuzzino e lì li hanno rinchiusi prima di darsi alla fuga con il malloppo.

Lavori in corso, da domani chiusa via Lungo l’Affrico

Estate di ”lavori in corso” a Firenze. Al via domani alcuni interventi sulle strade della città particolarmente impattanti. L’amministrazione ha deciso di svolgerli nel periodo estivo così da ridurre i disagi alla mobilità cittadina.

VIA LUNGO L’AFFRICO. Il primo cantiere è quello all’incrocio  tra via Lungo l’Affrico e via de’ Falcucci: i lavori inizieranno domani e porteranno alla chiusura completa dell’intersezione. Si tratta di un intervento alla rete fognaria. I veicoli provenienti dal cavalcavia di piazza Alberti potranno bypassare il cantiere da destra (svoltando a destra in via D’Annunzio, a sinistra in viale Duse e rientrando alla rotatoria di via Mamiani) o da sinistra (da via Lungo l’Affrico tornare in viale De Amicis, svoltare a sinistra in via Cialdini, a destra in viale Fanti, a destra in via Mamiani arrivando quindi alla rotatoria). Tra i provvedimenti collaterali l’istituzione in via de’ Falcucci di strada senza uscita. I lavori si chiuderanno a inizio settembre.

VIA MAZZETTA. Cantieri anche in Oltrarno: lunedì 23 luglio partiranno due interventi di risanamento stradale in via Mazzetta (lavori ai sottoservizi e rilastricatura della carreggiata) e via dello Sprone (manutenzione delle caditoie).  Via Mazzetta, da via Maggio a piazza Santo Spirito, sarà chiusa alle auto  fino a fine settembre, ad eccezione degli incroci che rimarranno aperti. Da lunedì scatterà l’inversione del senso di marcia in via Sant’Agostino con direzione da piazza Santo Spirito verso via dei Serragli. Prevista anche l’inversione nel secondo tratto di via del Campuccio con direzione da via dei Serragli verso via Romana per agevolare il collegamento tra le due strade (ed evitare che tutti i veicoli vadano a svoltare in piazza della Calza).

VIA DELLO SPRONE. L’altro intervento riguarda via dello Sprone che da lunedì 23 luglio a venerdì 10 agosto sarà chiuso nel tratto Borgo San Jacopo-via del Pavone. Si tratta di lavori di manutenzione delle caditoie e delle pietre della carreggiata.