sabato, 23 Agosto 2025
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Un fiume di soldi per le sponde dell’Arno

Oltre 8 milioni per riqualificare le sponde dell’Arno.

IL PROGETTO. Tra gli obiettivi, far rivivere le sponde dell’Arno inserendole a pieno titolo nel parco delle Cascine. E’ quanto previsto dal progetto definitivo, approvato dalla giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessore alla mobilità e manutenzioni Massimo Mattei, relativo al primo stralcio del primo lotto della complessiva “Riqualificazione urbana da piazza Vittorio Veneto a piazza Paolo Uccello-interventi di mitigazione, messa in sicurezza e sistemazione delle rive del fiume Arno”.

LE OPERE. In concreto, si tratta di opere che spaziano da interventi meramente idraulici a lavori di sistemazione e appunto riqualificazione delle sponde del fiume. Il tutto per un investimento, solo per questo stralcio, di oltre 8.166.000 euro reperiti negli stanziamenti per le opere accessorie della prima linea tranviaria Firenze Scandicci. Quando fu presentato il progetto, infatti, l’allora provveditorato alle opere pubbliche, competente per quanto riguarda i fiumi, diede il via libera chiedendo però alcune opere sull’Arno. Tra queste la sistemazione delle sponde per renderle più funzionali dal punto di vista idraulico.

CASCINE. Dopo il primo studio di fattibilità, il progetto fu sottoposto all’esame dei vari enti in conferenza di servizi e alle prescrizioni del provveditorato se ne aggiunsero altre da parte dei soggetti competenti per la tutela paesaggistica. Pertanto alle iniziali finalità meramente idrauliche nel corso del tempo si sono sommate finalità di tipo paesaggistico e ambientale. Nell’occasione fu infatti deciso di prevedere una sistemazione complessiva della riva destra dell’Arno in modo da ricreare il rapporto tra il fiume e il parco delle Cascine facendo diventare le sponde parte del verde fruibile per i cittadini. In questa ottica particolare attenzione viene dedicata alla funzione sportiva prevedendo, tra l’altro, lo sviluppo e il miglioramento del sistema delle postazioni per la pesca sportiva che in agosto ospiteranno i campionati mondiali di questa disciplina.

APPRODO GRANDUCALE. Nell’ambito di un successivo sviluppo progettuale si è dedicata attenzione all’altra sponda dell’Arno (sinistra idraulica, ovvero la riva del Quartiere 4) prevedendo la ricostruzione dell’approdo Granducale rinvenuto nel corso dei lavori per il ponte della tramvia. Il manufatto è adesso smontato e riposto in un magazzino. Ma questi interventi sono solo un tassello di un progetto più complessivo che, nei suoi sviluppi futuri, coinvolgerà anche piazza Vittorio Veneto.

Nubifragio-bis, il giorno dopo. Frane, allagamenti e centinaia di interventi

Allagamenti, smottamenti e centinaia di interventi: ha lasciato il segno, a Firenze e non solo, il nubifragio di ieri, arrivato a poche ore di distanza da quello, violentissimo, di domenica pomeriggio.

INTERVENTI. Ieri, a Firenze, la Protezione civile e la Polizia municipale hanno lavorato dal primo pomeriggio per liberare tombini ostruiti e arginare gli allagamenti nelle strade. In totale sono stati effettuati oltre 60 interventi. Al lavoro anche Publiacqua, con oltre 40 interventi, e Quadrifoglio.

ZONE CRITICHE. La zona più critica è stata quella di viale Belfiore all’incrocio con viale Redi e con via Guido Monaco, dove si sono formati due allagamenti che dal marciapiede si sono via via allargati fino ad interessare la sede stradale, impegnando una corsia di marcia. L’intervento della Polizia municipale che, come nei giorni scorsi, ha cercato di far defluire l’acqua aprendo le caditoie stradali, non è stato sufficiente, tanto che è intervenuta la Protezione civile con due idrovore. L’acqua è stata aspirata e convogliata all’interno del grosso collettore fognario che passa sotto viale Belfiore al centro carreggiata. I vigili hanno deviato il traffico per consentire agli operatori della Protezione civile di lavorare in sicurezza.

STRADE ALLAGATE. Molte le strade allagate: la Protezione civile, con 12 squadre composte anche da numerosi volontari, è intervenuta in via Pistoiese, via Isolotto, via Matteotti, Leopoldo-Fabbroni, Lungarno Colombo, via Villamagna, via di Novoli, via di Villa Demidoff, viale Nervi, via Romana, via Aretina, via Vittorio Emanuele, Cinque Vie e Cave di Monteripaldi, via di San Marco Vecchio, via Ugolini e Filarete. La Protezione civile è stata impegnata anche nella pulitura delle caditoie ostruite (in Viale Guidoni, viale Righi, Santa Maria a Marignolle, Lungarno Colombo e via Piagentina). Un allagamento ha anche interessato la scuola Ottone Rosai in via Arcovata, ma anche questo è stato risolto.

VIGILI, QUADRIFOGLIO E PUBLIACQUA AL LAVORO. Anche la Polizia municipale è intervenuta in diversi casi di allagamenti tra cui Lungarno Colombo, via Pistoiese, via del Pergolino, viale Redi all’incrocio con via Mariti, via del Filarete, sottopasso del Romito e in via Faentina all’incrocio con la via Sercambi e viuzza dei Bruni: in questi casi si è provveduto o ad aprire le caditoie stradali o a stasare le griglie delle stesse con mezzi di fortuna. Quadrifoglio, su richiesta di Publiacqua, è intervenuta nella zona di viale Redi e viale Belfiore e va Mariti per ripulire alcuni tombini ostruiti. Molti anche gli interventi di Publiacqua, oltre 40 per caditoie e fognature intasate, tra cui quelli di viale Spartaco Lavagnini e Redi, via Pistoiese, via Mariti, viale Strozzi, via Romana, viale Malta, via Masaccio.

IN PROVINCIA. E ieri, a partire dalla mattinata, anche molte zone della provincia sono state interessate da temporali, localmente intensi, associati a vento forte. Le criticità maggiori sono state causate da allagamenti e smottamenti. Le zone maggiormente colpite risultano la città di Firenze (cumulati di circa 37mm in sei ore) e la zona del Chianti (cumulati di circa 46mm in tre ore). Sulla SR2 Cassia, nel comune di San Casciano, si sono verificati numerosi smottamenti. Personale e mezzi del servizio Protezione Civile, Viabilità e Polizia Provinciale hanno lavorato per ripristinare la viabilità provinciale interessata dall’evento.

VIDEO. Il nubifragio di domenica / il nubifragio di mercoledì

Scontro auto-scooter: ancora un incidente all’incrocio ”maledetto”

Ancora un incidente all’incrocio tra via di Villamagna e via del Bisarno, una delle intersezioni che sembra essere diventata tra le più pericolose della città.

TROPPI INCIDENTI. I residenti del posto lo sanno bene, e così periodicamente capita di vedere scontri e incidenti – spesso, fortunatamente, senza gravi conseguenze – il cui numero preoccupa però e non poco gli abitanti della zona.

LO SCONTRO. Questa mattina a scontrarsi sono stati un’auto e un motorino. Per la conducente dello scooter sono stati necessari i soccorsi, e sul posto si sono formate alcune code.

L’INCROCIO. L’incrocio in questione è piuttosto trafficato: sono moltissime le auto e i motorini che ogni giorno vi transitano, in quanto è tragitto obbligato per tutti coloro che, passando sotto il ponte di Varlungo (per intendersi, dai lungarni sulla sponda destra dell’Arno) vogliono dirigersi verso Gavinana, attraversando via di Villamagna. E la preoccupazione è ancora maggiore considerando che in via del Bisarno c’è pure una scuola.

L’APPELLO. Per molti residenti, l’incidente di questa mattina non è stata che una conferma di quello che di ripetono da tempo: quell’incrocio è “maledetto”. Così, sono in molti a chiedere che vengano presi provvedimenti, prima che avvenga qualcosa di grave. Anche perché spesso – sostengono – gli incidenti che avvengono in quel punto sono di lieve entità, tanto che magari non vengono nemmeno denunciati e non arrivano a fare così “statistica”. Ma – assicurano – i casi ci sono, eccome. 

QUESTIONE SICUREZZA. L’allarme è tanto più alto, nella zona, in quanto non sono pochi, ultimamente, gli incidenti che hanno coinvolto le strade del quartiere 3. Ad aprile, ad esempio, a una rotonda di viale Europa si era registrato un incidente mortale.

DI’ LA TUA. Segnala gli incroci della città che ritieni più pericolosi a [email protected]

Incidente mortale in viale Europa / FOTO – VIDEOAttraversare la strada? Uno sport estremo/VIDEO

Ecco il mare più blu di Toscana

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E’ la Maremma è la zona più premiata con ben due località 5 vele e cinque comuni 4 vele. LEGGI L’ARTICOLO

Apre l’Hard Rock Cafè

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L’apertura è fissata entro pochi giorni, ma in versione soft. Quella vera e propria invece avverrà a luglio, con tanto di concerto e guitar crash. LEGGI L’ARTICOLO

I giganti di Rabarama

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Il candore accecante dei marmi di Carrara, le policromie delle argille e dei bronzi, le performance del body painting: da domani in mostra a Firenze le complesse ed emozionanti creazioni di Paola Epifani. LEGGI L’ARTICOLO

Passaggi a livello, dieci morti nel 2010, uno in Toscana / IL VIDEO CHOC

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Il 2010 è stato un anno ”nero” per gli incidenti ai passaggi a livello. Il numero è aumentato, così come quello delle persone decedute: dieci, il doppio rispetto al 2009, in 15 incidenti, triplicati rispetto all’anno precedente. Dei dieci decessi uno è avvenuto in Toscana. Oggi la giornata informativa. Leggi l’articolo

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Tuoni e fulmini sulla Firenze-Lucca, treni in tilt

E’ stato un pomeriggio nero per i pendolari toscani, non solo a causa del cielo coperto. A causa dei fulmini molti treni hanno subito rallentamenti e forti ritardi. Due le corse saltate del tutto.

GUASTI E DANNI. Non dà tregua il maltempo in Toscana. Dopo i disagi al traffico cittadino, oggi sono stati guai anche per i treni regionali. Sulla linea Fs Firenze-Prato-Viareggio le scariche elettriche hanno danneggiato gli apparati meccanici ed elettronici per il controllo della circolazione dei treni, in particolare a Borgo a Buggiano (Pistoia) e Tassignano (Lucca).

RITARDI. Diversi i treni costretti a rallentare, soppressi due convogli, mentre tra Firenze e Lucca altri quattro treni hanno subito consistenti ritardi in entrambe le direzioni. La situazione dovrebbe normalizzarsi in serata.

Maltempo, chiuso il Giardino di Boboli. Spunta il dossier sui tombini / FOTO

 

Chiuso causa maltempo il Giardino di Boboli. A causa dei danni provocati dalle forti piogge, il giardino oggi non è stato aperto al pubblico. E i cancelli rimarranno sbarrati probabilmente anche nel weekend. Infiltrazioni anche alla Biblioteca Nazionale.

CHIUSURE. Per quanto riguarda Boboli i lavori di messa in sicurezza dei sentieri e di pulizia dal fango dureranno presumibilmente qualche giorno. Considerate le avverse condizioni meteo c’è da mettere in conto che il parco possa rimanere chiuso anche nel finesettimana. Alla Nazionale, invece, resta chiusa la sala di consultazione, a causa delle infiltrazioni d’acqua dal tetto.

DOSSIER. Nel frattempo spunta il dossier sui tombini ostruiti: da quelli coperti dalla spazzatura a quelli addirittura murati con il cemento, non si salva una strada o una zona di Firenze. A tirar fuori il fascicolo, con tanto di foto, è stato il consigliere comunale Tommaso Grassi (Spini per Firenze), che aveva cominciato a lavorare sull’argomento ben prima del nubifragio di domenica scorsa. Ecco le foto scattate in tutta la città, dal centro storico a piazza Puccini e via Baracca.

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I cantieri dell’A1 sotto inchiesta: rifiuti pericolosi nel lago di Bilancino

 

Rifiuti inquinanti e materiale di scavo finiti dai cantieri della terza corsia sull’A1 nel lago di Bilancino e in discariche abusive. E’ l’ipotesi della Procura di Firenze, che ha chiuso un’inchiesta in cui risultano indagate 20 persone.

SOTTO INDAGINE. Tra loro ci sarebbero, secondo le prime indiscrezioni, funzionari di Autostrade per l’Italia e delle società che svolgono i lavori, accusati di reati ambientali, tra cui lo scorretto smaltimento dei rifiuti e il trasporto irregolare degli scarti.

L’INCHIESTA. Le indagini sono scattate alcuni mesi fa e si sono concentrate in particolare sul periodo che va tra il 2005 e il dicembre 2010. Gli inquirenti si sono avvalsi delle analisi dell’Arpat, l’agenzia regionale per la protezione ambientale. Secondo quanto ipotizzato, le terre di scavo e agenti inquinanti, provenienti dai cantieri per la terza corsi dell’Autosole tra Firenze e Bologna, potrebbero essere stati riversati in discariche abusive e corsi d’acqua, interessando addirittura Bilancino, il più grande invaso artificiale dell’area fiorentina da cui viene attinta l’acqua per la potabilizzazione.