lunedì, 18 Agosto 2025
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Vicchio dice no al crocifisso nelle scuole

Il Comune di Vicchio, guidato da una maggioranza di centrosinistra, dice dunque no al crocifisso nelle scuole.

Il voto ha spaccato la maggioranza: hanno votato a favori i 3 consiglieri di Sinistre per Vicchio e 5 consiglieri di maggioranza; contrari 4 consiglieri di maggioranza; astenuto un consigliere di maggioranza (erano assenti i due consiglieri del centro destra e due consiglieri di maggioranza).

Con questo voto il Consiglio Comunale di Vicchio, come recita il dispositivo approvato, ”considerato che nel territorio vicchiese non risultano manifestazioni che possano andar contro a quanto deciso nella Sentenza della Corte Europea e preso atto che nel comune di Vicchio sindaco, giunta, consiglieri comunali e tanto meno partiti politici, stiano attuando manovre istituzionali mirate a contraddire o non rispettare la sentenza in oggetto, esprime la propria adesione ai principi di laicità” ed ”esprime la propria contrarietà alle motivazioni con le quali il governo italiano si oppone a detta sentenza”.

Regionali, riammessi Radicali e Forza Nuova

FORZA NUOVA. Nel caso di Forza Nuova, i magistrati hanno accertato che, per Firenze, i moduli con le firme raccolte contenevano nel timbro il luogo dove erano state autenticate, mentre i simboli non dovevano per forza essere presentati ai tribunali ma solo agli uffici della Corte d’appello.

RADICALI. Quanto alla Lista Bonino-Pannella, esclusa in prima battuta dal tribunale di Pistoia, i giudici hanno ricontato le firme ed accertato che i radicali avevano presentato un’integrazione, e che la soglia delle mille firme necessarie era quindi stata raggiunta.

Forza Nuova e i Radicali non saranno comunque presenti con proprie liste in tutta la Toscana, a differenza degli altri partiti e candidati: Forza Nuova sarà presente solo in sei province, ovvero a Firenze, Lucca, Massa-Carrara, Pistoia, Firenze ed Arezzo. La Lista Bonino-Pannella sarà presente sulle schede di Pistoia, Arezzo, Firenze, Massa-Carrara, Pisa e Siena.

CORSA A CINQUE. La competizione per la Regione Toscana torna quindi a cinque: Enrico Rossi (Pd-Toscana democratica), Monica Faenzi (PdL), Francesco Bosi (Udc), Alfonso De Virgiliis (Bonino-Pannella) e Ilario Palmisani (Fn).

La corona di Vittoria della Rovere

La bellissima corona è stata rintracciata, insieme ai documenti che ne testimoniano committenza e caratteristiche, dallo studioso fiorentino Piero Pacini, il quale ne dà notizia in un articolo di approfondimento, corredato da bellissime fotografie a colori, sul nuovo numero di “Medicea. Rivista interdisciplinare di studi medicei” appena uscito in edicola e nelle librerie.

Studioso della Santa fiorentina, Pacini afferma che la corona – appartenente al patrimonio ecclesiastico – è stata rintracciata dopo più di un secolo di assoluto silenzio e oggi, per la prima volta, sul quadrimestrale dedicato alla dinastia Medici si possono vedere le immagini di questo prezioso capolavoro di oreficeria.

Alcuni dettagliati documenti, scoperti nell’archivio delle Carmelitane di Careggi, hanno permesso allo studioso di ricostruire passo dopo passo la fattura di questo straordinario manufatto artistico che Giovanni Comparini e Giuseppe Vanni – i due orafi più richiesti della famiglia medicea – realizzarono utilizzando ben 30,12 once d’oro.

Queste servirono per creare, con lavorazione a filigrana, la corona che venne tempestata di 655 gioie (tra cui 412 diamanti, 80 smeraldi e 114 rubini) per un costo totale di 1800 scudi, che al cambio attuale significherebbero diverse centinaia di milioni di euro.

Nel suo articolo, Pacini aggiunge che la “riscoperta” dell’oggetto, e della relativa documentazione, sono utili sia per valutare il mecenatismo e l’attitudine religiosa della Granduchessa, sia per ricomporre la storia dell’arte della filigrana e dell’oreficeria a Firenze. Infatti, vanno considerate la dispersione e la distruzione delle corone granducali e della maggior parte di quelle aggiunte alle immagini sacre, dalle quali fortunatamente il “dono” di Vittoria della Rovere a Santa Maria Maddalena de’ Pazzi si è miracolosamente salvata.

Nell’estate del 1684 le Carmelitane di Borgo Pinti a Firenze ricevono la visita inaspettata della granduchessa Vittoria della Rovere, con al seguito gli orafi Giovanni Comparini e Giuseppe Vanni. La granduchessa ordina alle suore di farle vedere tutte le gioie della Santa per adattarle su una nuova corona che intende realizzare e donare insieme ad una nuova urna. Dalla cronaca trapela il carattere autoritario di Vittoria delle Rovere che impone la sua volontà alle Carmelitane benché sottoposte all’autorità ecclesiale ma non a quella granducale. Se la realizzazione dell’urna andrà per le lunghe, la corona sarà terminata in meno di dieci mesi, sia per il prestigio dell’ambiziosa granduchessa che per le attese delle Carmelitane.

Per circa due secoli la corona voluta da Vittoria della Rovere sarà mostrata ai fedeli in occasione delle brevi e solenni esposizioni della Santa, mentre successivamente le esposizioni si diraderanno e sulla testa della Santa apparirà una corona più comune, ornata di pietre di scarso valore. I documenti dell’epoca tacciono su questo particolare, ma la rimozione della corona è sicuramente riconducibile a un momento di forti difficoltà economiche del monastero, in cui numerose opere d’arte vengono vendute tra cui anche la corona. Una tarda cronaca del 1902 riporterà infine che il signore che l’aveva acquistata ha disposto che ritorni alla Santa dopo la sua morte, cosa che accadrà per mano degli eredi. Qualche decennio più tardi, sia per lo stato di precarietà causato dalle guerre, sia per la paura di furti, sul capo della santa sarà posta una corona più modesta, mentre il prezioso oggetto sarà custodito dai responsabili del Patrimonio Ecclesiastico, dove Pacini l’ha riscoperta dopo quasi due secoli.

Rubò 5 forme di formaggio, 85enne indagato

Il fatto risale al 28 gennaio scorso, quando i vigilantes si sono accorti che l’uomo stava nascondendo qualcosa e lo hanno fermato, scoprendo così le forme di formaggio nascoste nella giacca con tanto di coltello, probabilmente per una degustazione ‘in loco’.

L’uomo ha ricevuto qualche giorno fa un avviso di garanzia dalla procura di Roma e dovrà subire un imminente processo penale.

Ritrovata corona Vittoria della Rovere, vale diversi milioni

La bellissima corona è stata rintracciata, insieme ai documenti che ne testimoniano committenza e caratteristiche, dallo studioso fiorentino Piero Pacini.

Alcuni dettagliati documenti, scoperti nell’archivio delle Carmelitane di Careggi, hanno permesso allo studioso di ricostruire passo dopo passo la fattura di questo straordinario manufatto artistico che Giovanni Comparini e Giuseppe Vanni (i due orafi più richiesti della famiglia medicea) realizzarono utilizzando ben 30,12 once d’oro. Queste servirono per creare, con lavorazione a filigrana, la corona che venne tempestata di 655 gioie.

Alluvione, aggiornamenti online in tempo reale

Si tratta, spiega una nota, di uno strumento di dialogo e collaborazione che ha l’obiettivo di privilegiare il massimo della trasparenza e della rapidità delle comunicazioni, aperto alle richieste e alle sollecitazioni di istituzioni, cittadini e imprese.

Il sito, che ricalca quello sperimentato con successo nel post disastro di Viareggio, al momento contiene il decreto di nomina, la stima dei danni aggiornata all’1 marzo scorso, l’elenco dei Comuni e delle Province più colpite con i link ai siti delle amministrazioni, una rassegna stampa sul tema e informazioni sul neo costituito Comitato istituzionale che ha il compito di individuare i criteri per l’assegnazione dei contributi.

Non appena l’ordinanza di nomina verrà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale le “casse” del Commissario potranno contare su un primo stanziamento governativo di 12 milioni di euro. Diverso invece il percorso dei finanziamenti (per un totale di 67 milioni di euro) messi a disposizione dal bilancio della Regione Toscana: questi saranno infatti gestiti dagli uffici regionali in accordo con gli enti locali colpiti.

In attesa della valutazione definitiva dei danni, annunciata per il 15 marzo prossimo, ad oggi la stima parziale è di 329 milioni per le cinque province più colpite, Lucca, Pisa, Massa Carrara, Pistoia e Prato, ai quali vanno aggiunti altri 22,8 milioni di euro di danni stimati nelle altre province toscane vittime del maltempo, cioè Grosseto (con 10,8 milioni), Arezzo (8,4 milioni), Firenze (3,2) e Siena (0,4 milioni).

Al momento quindi la stima complessiva dei danni nell’intera regione è di 352 milioni di euro, ai quali si devono però aggiungere quelli subìti da cittadini ed imprese, i cui importi sono ancora al vaglio delle Province e che nel giro di pochi giorni dovrebbero giungere agli uffici del commissario per l’alluvione. L’ipotesi è che possano aggirarsi intorno ad ulteriori 180 milioni di euro.

Ogm: Cia Siena, rischio per agricoltura tipica e di qualità

“Su una materia così rilevante sotto il profilo etico – continua Bartolini – è necessario aprire un confronto fra tutte le parti interessate. Sarebbe stato molto più opportuno attendere le linee-guida annunciate dal presidente José Manuel Barroso, che nelle scorse settimane ha detto di non voler imporre la coltura degli Ogm ai singoli paesi dell’Unione europea“.

Bartolini ritiene che ogni decisione sugli organismi geneticamente modificati vada presa dopo una consultazione popolare, “indispensabile su un problema di vasta portata non solo economico, ma soprattutto etico”.

Appalti, Cerruti sentito in procura a Firenze

È andata benissimo, ha risposto a tutte le domande“, ha detto ai giornalisti Vincenzo Dresda, l’avvocato che assiste Cerruti, al termine dell’interrogatorio. “Questo era un atto del procedimento, l’inchiesta è molto lunga”, ha concluso il legale.

Bollette dell’acqua meno care per le famiglie numerose

Una famiglia di sei persone (genitori più quattro figli) con reddito inferiore a 60.000 euro potrà così risparmiare più di 350 euro all’anno. I contributi sono previsti dal progetto “Famiglia numerosa, bolletta più leggera” promosso dall’assessorato alle politiche sociali della Regione Toscana in collaborazione con Cispel Confservizi Toscana, Anci Toscana e Associazione nazionale famiglie numerose.

Per accedere al contributo è necessario compilare l’apposito modulo di autocertificazione scaricabile dal sito internet di Anci Toscana (www.ancitoscana.it). Il modulo può essere sottoscritto da uno dei componenti maggiorenni del nucleo familiare, anche nel caso in cui il contratto di utenza sia intestato ad altra persona, nonché nel caso di utenza condominiale. Il contributo può essere richiesto esclusivamente per l’abitazione nella quale la famiglia ha la residenza.

Il modulo di autocertificazione, compilato e firmato insieme alla fotocopia di un documento di identità, deve essere consegnato a Cispel Confservizi Toscana per posta (all’indirizzo via Giovanni Paisiello 8, 50144 Firenze), per fax (al numero 055.282182) oppure consegnato a mano agli uffici di Cispel Confservizi Toscana (aperti da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13. In questo caso l’autocertificazione deve essere firmata in presenza del dipendente addetto al ritiro).

L’erogazione del contributo assegnato avverrà attraverso la riduzione o l’annullamento della prima bolletta utile. Nel caso in cui il contributo fosse superiore all’importo della prima bolletta, verrà scalato anche in quelle successive fino all’esaurimento della cifra spettante. Per informazioni è possibile telefonare al numero verde 800.860070 (800.881515 per non udenti) dell’Urp della Regione Toscana.

Cara la mia revisione auto, 40 milioni spesi solo a Firenze

Sempre nella parte alta della classifica Lucca (16.3 milioni), Livorno (14,3) e Siena (12,3). Seguono Pistoia con 11,9 milioni di euro, Prato con 10,7 milioni di euro, Grosseto con 10,1 milioni di euro e Massa-Carrara con 9,1 milioni di euro che chiude la graduatoria delle province toscane.

La Toscana per spesa in revisioni e prerevisioni di auto effettuate nel 2009, si colloca al settimo posto della graduatoria nazionale per regioni.