mercoledì, 20 Agosto 2025
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Il Dog Bar di Firenze: l’aperitivo è da cani

 Ci sono addirittura i biscotti a forma di osso e i popcorn per fido. E ancora birra, vino e gelato, ma tutti rigorosamente prodotti per rispettare la salute degli amici a quattro zampe. Le ultime novità culinarie dedicate ai “pet” sono le protagoniste del Dog bar di Firenze: ogni domenica, “Al Bar”, il punto ristoro nel parco dell’Albereta, dedica un intero pomeriggio ai “pelosi” dove anche loro possono fare un aperitivo e conoscere nuovi amici.

Cosa offre il Dog Bar di Firenze

Dopo la passeggiata pomeridiana nel parco, cani e padroni possono fermarsi e rifocillarsi nell’area verde del locale. Per i quattro zampe ci sono postazioni ad hoc con tanto di ombrellino colorato per ripararli dal caldo e ciotola speciale. In più ogni domenica pomeriggio è allestito un “set” fotografico dove scattare un'istantanea a fido, da affiggere nella bacheca del locale.

E in caso di bisogno, “Al Bar” offre anche i sacchettini per la raccolta della pupù all'insegna del motto: “Raccattala sennò la pesti!”. Il secondo appuntamento del Dog Bar di Firenze è domenica 3 luglio a partire dalle ore 17.00.

Guarda la gallery del primo appuntamento con il Dog Bar

.. E le attività per i due zampe

Ogni sera sulla terrazza di “Al Bar” si alternano poi gli eventi per gli “umani” accompagnati da aperitivi a tema: si va dallo swing (lunedì) al teatro (martedì), passando dalla musica dal vivo (mercoledì) , fino ai suoni della chillout (giovedì).  Il fine settimana invece è dedicato ai live della rassegna “Musica dal mondo” (venerdì) e al tango (sabato).

Cooplat, cresce il fatturato: + 17%

Cresce del 17% il fatturato di Cooplat, che dai 91,9 milioni di euro del 2014, dopo dodici mesi sale a 108 milioni. Guardando il trienno, l'incremento tocca quasi il 30%. L'occupazione si mantiene stabile, con oltre 2.800 lavoratori, di cui oltre la metà sono soci. Lo zoccolo duro dei ricavi, della forza lavoro e del corpo sociale in Toscana, dove si registrano 67 milioni di fatturato e sono impiegate 1.738 persone di cui 1.119 soci.

segno più

Se il 2015, come dimostrano i dati si è chiuso con il segno “più”, anche l'anno in corso è partito con il piede giusto per Cooplat, la storica cooperativa fiorentina nata 70 anni fa nel capoluogo toscano grazie a un gruppo di ex partigiani impegnati nella pulizia dei treni alla stazione di Santa Maria Novella, oggi tra le maggiori realtà italiane nel comparto dei servizi. Per il 2016 l'azienda può dire di avere già in portafoglio un importante “tesoretto” che ammonta a 104 milioni di euro, frutto del consolidamento in tutte quelle attività che la vedono impegnata in 11 regioni in Italia: il facility management, l'energia, le manutenzioni e l'ecologia. È quest'ultima a spingere in particolare la crescita di Cooplat: i ricavi nel settore sono passati nel giro di un anno da 33 a 47 milioni di euro, grazie all'avvio dell'attività nella Toscana meridionale dove Cooplat è partner di Sei Toscana, gestore unico per l'Ato sud.

il Bilancio 2015

A scattare la fotografia della cooperativa è il Bilancio 2015, presentato nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, alla presenza del presidente di Cooplat Fabrizio Frizzi e del “padrone di casa”, il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Il rafforzamento della cooperativa messo in luce dai dati di esercizio è il miglior regalo che potevamo farci per il nostro 70esimo anniversario e ci consente di guardare avanti con rinnovata fiducia – dice Frizzi -. Ci proponiamo ai nostri interlocutori, sia nel pubblico che nel privato, sempre più con l'approccio del partner anziché del semplice fornitore di servizi, offrendo qualità del lavoro e lavoro qualificato. Merito di una politica aziendale scrupolosa che ha saputo tenere la cooperativa al passo con i tempi, semplificando i processi industriali, riorganizzando attentamente i sistemi gestionali e investendo nell'innovazione tecnologica. Tutto ciò senza mai dimenticare chi siamo e da dove veniamo, senza mai accantonare i principi di partecipazione, solidarietà e mutualità, l'attenzione alla persona prima ancora che al lavoratore, che sono le nostre radici. Siamo convinti che occorra essere una buona impresa per fare buona cooperazione”.

il sindaco Nardella

“Tra Firenze e il mondo della cooperazione, quindi anche con Cooplat – è il commento del sindaco Nardella – c'è grande collaborazione, quasi una sorta di fusione. In città, infatti, sono nate e cresciute alcune delle più importanti cooperative che abbiamo in Italia nel campo dei servizi, del turismo, dell'economia, del lavoro e della cultura. E non è un caso, perchè la nostra città ha sempre avuto una grande attenzione verso le relazioni umane. Nelle cooperative si sta insieme prima di tutto per uno scopo sociale e basandosi su questo principio si riescono a raggiungere risultati importanti come dimostra l'esperienza di Cooplat. I valori della cooperazione sono un grande patrimonio sociale e culturale del nostro Paese e vanno difesi”.

lavoro

Rientra in quest'ottica di valorizzazione del personale e del lavoro la prevalenza in Cooplat dei contratti a tempo indeterminato: sono 1.753 i “posti fissi” – viene spiegato – contro soli 95 contratti a tempo determinato. Nella stessa direzione si muovono le molte iniziative promosse negli anni dalla cooperativa in favore dei soci e dei dipendenti. Dalla sperimentazione di nuove forme di partecipazione recentemente sfociata nell'Open Space Technology coordinato da Sociolab, che nel mese di aprile ha coinvolto oltre cento soci in un confronto sul futuro della cooperativa, alla ricerca condotta nel 2012 dal Ceuriss sui lavoratori immigrati che con 383 persone (di cui 252 donne) provenienti da 35 Paesi (Albania, Romani, Perù e Shri Lanka in testa) rappresenta quasi il 15% dell'intera forza lavoro.

Un'attenzione particolare è sempre stata riservata alle tematiche di genere, a partire dallo studio realizzato dalla Scuola Sant'Anna di Pisa sulle lavoratrici donna che prevalgono con 948 socie e 859 dipendenti in quella che è una cooperativa prevalentemente “rosa” e multietnica. Un'esperienza, questa, sfociata nel finanziamento di un assegno di ricerca, sempre al Sant'Anna, per formare un gruppo di capo commessa e capo cantiere sul diversity management, ovvero sull'interpretazione delle diversità di orientamento sessuale, di genere, di religione, di cultura e di età a partire dall'organizzazione del lavoro sui cantieri e dalle relazioni tra le persone.

l'associazione Artemisia

Un'attenzione particolare alla “questione femminile” sta alla base dell'intesa per l'inserimento lavorativo delle donne maltrattate siglata nel dicembre 2013 tra Cooplat e l'associazione Artemisia, da venticinque anni impegnata nel contrastare la violenza su donne e minori sul territorio fiorentino, con un impegno e un coraggio che solo pochi giorni fa sono valsi alla onlus il prestigioso Fiorino d'Oro del Comune di Firenze. La giornata di ieri è stata anche l'occasione per rinnovare l'accordo alla presenza della presidente di Artemisia Teresa Bruno. La prima fase sperimentale ha portato all'assunzione a tempo indeterminato di tre donne, tutte con figli a carico, faticosamente uscite da storie di maltrattamenti familiari e che, grazie alla loro nuova occupazione in cooperativa, dove sono impegnate per lo più nel settore delle pulizie e dell'igiene, hanno potuto lasciare la casa rifugio di Artemisia e riacquistare una indipendenza anche economica che le ha rese di nuovo autonome e padrone della loro vita.

Vogliamo che questo sia solo l'inizio di una collaborazione con Artemisia che ci auguriamo possa continuare a lungo e che speriamo, anzi, che altre aziende sul territorio decidano di emulare – dice Frizzi -. Per ora, sono state assunte in Cooplat tre donne. Qualcuno potrebbe dire che non sono molte. Ma da parte nostra, crediamo sia meglio dare stabilità, con contratti a tempo determinato, a poche lavoratrici, anziché prenderne in numero maggiore ma per periodi limitati nel tempo. Solo un lavoro stabile e duraturo può dare certezze, consentire alle donne vittime di violenza di fare piani a lungo termine per ricostruire un futuro per se stesse e per i loro figli. Con questo progetto appare chiaro più che mai come il lavoro sia un ritorno alla vita, sinonimo di dignità. Un principio che fa parte di noi e della nostra storia”.

Bus Ataf: cosa cambia con la chiusura Alamanni-Guido Monaco

È una rivoluzione per chi si sposta in autobus da e verso la stazione Santa Maria Novella. 11 linee Ataf cambiano il loro percorso con la chiusura al traffico prima di via Guido Monaco (lunedì 4 luglio) poi di via Alamanni (la settimana dopo) per consentire i lavori più delicati per creare il tracciato della linea 2 della tramvia.

Autobus per autobus, linea per linea, vi illustriamo le modifiche.

Linee 2, 4, 14 e 28: un nuovo semaforo

Per gli autobus Ataf numero 2 e 28 (in direzione Santa Maria Novella), 4 (in direzione piazza dell’Unità) e 14 (verso via della Ripa-il Girone)  il percorso prevede il passaggio per la rampa del Romito e l’imbocco della nuova corsia preferenziale creata in piazzale Montelungo (accanto alla Fortezza).

I bus poi “saltano” viale Strozzi grazie al nuovo semaforo, la cui attivazione è prevista nel finesettimana del 3 luglio, imboccano via Valfonda fino ad arrivare alla Stazione Santa Maria Novella.

Linee 22, 23 e 57: nuovo tracciato

I bus 23 (verso Sorgane-Nave a Rovezzano), il 22 (direzione Santa Maria Maggiore) e il 57 (direzione stazione) sono deviati sul percorso piazza San Jacopino-via Cristofori-via Benedetto Marcello-via del Ponte alle Mosse. Da qui gli autobus rientrano in viale Fratelli Rosselli-viale Strozzi e arrivano alla stazione da via Valfonda.

Linee 29, 30 e 35: capolinea alla Leopolda

Per quanto riguarda le linee 29, 30 e 35, i capolinea si spostano da via Alamanni all’area della Leopolda, per l’esattezza in via Gabbuggiani: per arrivare alla stazione è necessario salire sulla tramvia. Ecco i percorsi modificati: via Ponte alle Mosse-viale Fratelli Rosselli (verso Leopolda); Fratelli Rosselli-via delle Porte Nuove (verso piazza Puccini). 

Linea 20: cambia percorso

Per l’autobus Ataf numero 20 proveniente da via del Romito e diretto in via Comparetti, il nuovo percorso è via Cosseria-via XX Settembre-Ponte sul Mugnone-via Poliziano-viale Lavagnini.

Pullman extraurbani via dalla Stazione

Per il trasporto extraurbano la rivoluzione scatterà a fine luglio: i pullman non fermeranno più vicino alla stazione ma alla Leopolda. Anche in questo caso i passeggerri prenderanno la tramvia per raggiungere la stazione di Santa Maria Novella.

Il Comune di Firenze e la Regione stanno lavorando a un accordo per l’integrazione tariffaria che consentirà l’utilizzo dello stesso biglietto sia sui bus extraurbani sia sulla tramvia.

In questo articolo invece le modifiche per il traffico privato con la chiusura di via Guido Monaco e via Alamanni.

I pesci mangia-zanzare hanno casa qui

Non servono larvicidi chimici: il migliore rimedio naturale contro le zanzare sta tutto in quattro centimetri. Le bio-armi sono dei pescetti color grigio, le gambusie. Lunghe meno di un mignolo, hanno un’ottima capacità di adattamento agli ambienti ostili e soprattutto divorano le larve di questi insetti.

Ogni anno i pesci mangia-zanzare sono allevati alla periferia sud ovest di Firenze per poi finire nei “laghetti” pubblici di mezza città, come soluzione biologica al proliferare dei fastidiosi insetti nelle acque stagnanti. Il quartier generale è dentro il Parco degli animali di Firenze, il canile rifugio, in zona Ugnano.

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L'idea dei pesci mangia-zanzare

Cinque anni fa tre operatori della struttura hanno avuto l’idea di rispolverare questa antica “tecnica” già usata nell’Ottocento per bonificare le zone paludose della Maremma. Allora questa specie fu importata in Italia dal Messico.

Oggi nel Parco degli animali sono presenti 4 vasche dove hanno casa i piccoli pesci, più un quinto laghetto usato a scopi didattici. Dal 2011  nelle fontane di Firenze sono finite diverse migliaia di gambusie. Dalla vasca della Fortezza da Basso a quella in piazza della Libertà, fino al Bobolino e al Giardino delle Rose, i primi zanzara-killer quest’anno sono stati inseriti all’inizio di maggio, con altre “incursioni” programmate durante tutta la primavera.

Gambusia: un rimedio naturale contro le zanzare

Una misura di prevenzione importante, basti pensare che le zanzare adulte possono spostarsi anche di 10 chilometri dal luogo di nascita. La gambusia è naturalmente programmata per cacciare le uova dei mosquitos. I pesci vanno in letargo durante l’inverno, mentre in primavera iniziano l’attività per arrivare al massimo con il caldo estivo, come le loro prede.

Attenti ai killer dei pesci: le tartarughe “da luna park”

Questo larvicida naturale ha però un nemico: le tartarughe acquatiche comprate nei negozi o vinte al luna park, che in poco tempo raggiungono dimensioni ragguardevoli e sono carnivore. Niente paura, l’uomo non ha nulla da temere, al massimo qualche morso, ma le tartarughe abbandonate nelle vasche pubbliche fanno piazza pulita di pesci, ancor peggio nei fiumi.

Per questo l’ufficio animali del Comune di Firenze ha attivato il “progetto tartarughe”: le testuggini di acqua dolce trovate in città, sono trasferite in una coppia di vasche alle Cascine, una per i maschietti, l’altra per le femminucce.

Via Guido Monaco chiude per i lavori della tramvia

Un lunedì con il fiato sospeso. Il 4 luglio scatta la fase più delicata dei lavori della linea 2 della tramvia, con una vera e propria rivoluzione per auto, motorini e bus. Via Guido Monaco sarà chiusa al traffico (per sempre, dopo la fine dei cantieri rimarrà accessibile solo ai residenti) e una settimana dopo toccherà a via Alamanni (una volta finite le opere questa strada sarà solo per il tram).

Il calendario dei lavori non termina qui, ma interessa anche  l’altro versante, quello della linea 3: a metà luglio sarà la volta dei cantieri in via Vittorio Emanuele e via Pisacane, mentre giovedì 7 luglio sarà attivata la corsia per le ambulanze in viale Morgagni e scatteranno le deviazioni dell’Ataf in vista dell’avvio dei lavori.

“Dal 4 luglio partirà l’ultima fase dei cantieri della linea 2, la più difficile, che prevede la chiusura di via Guido Monaco e di via Alamanni – ha commentato il sindaco Dario Nardella – questa chiusura ci consentirà di concludere i lavori nei tempi stabiliti, ma porterà molti disagi alla circolazione. Non vogliamo nascondere i problemi che ci saranno, ma confidiamo molto nella pazienza e nella collaborazione dei fiorentini, che voglio nuovamente ringraziare per il comportamento che hanno avuto già nel corso di questi due anni di lavori”.

I prossimi lavori della tramvia

Nel corso della giornata del 4 luglio saranno effettuate le operazioni propedeutiche, con la presenza della Polizia Municipale, per preparare la chiusura di via Guido Monaco programmata nelle prime ore serali. Le deviazioni alle linee Ataf partiranno già da inizio servizio. Ecco cosa cambia per il traffico privato.

Via Guido Monaco chiusa (accesso solo per residenti)

Su via Guido Monaco rimarrà solo una corsia di servizio per residenti e frontisti, con la creazione di una strada senza sfondo. Una volta terminati i lavori, di qua passeranno i binari della linea due che arriveranno dal tunnel nel Palazzo Mazzoni, attraverseranno viale Belfiore per entrare in via Guido Monaco e via Alamanni ricongiungendosi con la linea 1.

Il progetto prevede anche una serie di sistemazioni urbanistiche tra cui nuovi alberi.

Per chi va da viale Redi a viale Fratelli Rosselli e Stazione

I veicoli che da viale Redi vorranno raggiungere viale Fratelli Rosselli, una volta arrivati in viale Belfiore dovranno posizionarsi sulle corsie a sinistra del viale. Arrivati all’altezza dell’edificio d’angolo tra viale Belfiore e viale Fratelli Rosselli svolteranno a sinistra entrando sul controviale di viale Fratelli Rosselli dove da settimane sono già state aperte le due corsie protette.

A questo punto i veicoli diretti in viale Strozzi potranno rientrare sul viale mentre quelli diretti alla stazione di Santa Maria Novella imboccheranno via Jacopo Da Diacceto che ha già cambiato “verso”, con senso di marcia in direzione della stazione.

Lavori tramvia Firenze. Via Giudo Monaco chiusa, mappa

Da piazza Dalmazia a piazza della Libertà

I veicoli privati provenienti dall’area di Dalmazia-Careggi (anche da Sesto) e diretti verso piazza della Libertà possono utilizzare anche l’itinerario via del Romito-via Spadolini-via Caduti di Nassirya (rampa lunga)-piazzale Montelungo e grazie al nuovo semaforo, che sarà attivato nel fine settimana del 3 luglio, entrare in viale Strozzi, imboccare il sottopasso e dirigersi su viale Lavagnini.

Oppure, se diretti verso Porta a Prato-Ponte alla Vittoria, possono utilizzare la cosiddetta rampa corta (via della Rivoluzione Ungherese) per poi rientrare su viale Strozzi ed arrivare in viale Belfiore.

Da via Nazionale, in uscita dalla stazione

I veicoli privati provenienti da via Nazionale per uscire dall’area della stazione potranno utilizzare solo via Valfonda. Sabato 2 luglio sarà infatti creata una nuova corsia preferenziale in piazza Stazione, nella direttrice da via Nazionale a via della Scala.

Unica eccezione, i veicoli autorizzati per la ztl A e B che potranno circolare lungo la nuova corsia preferenziale. Sarà comunque consentito l’ingresso al parcheggio sotterraneo. L’obiettivo dell’intervento è alleggerire la circolazione sul nodo della stazione e soprattutto su via della Scala.

In questo articolo le modifiche alle linee Ataf con la chiusura di via Guido Monaco-via Alamanni.
 

Dog bar, quando l’aperitivo è da cani

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Ogni domenica ''Al Bar'', nel parco dell’Albereta, un pomeriggio a misura di fido: dopo le passeggiate, merende a base di biscottini e dolci dog-friendly.

I pesci mangia-zanzare hanno casa qui

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Alla periferia di Firenze il quartier generale dei pesci anti-zanzara: le gambusie arrivano poi nei laghetti pubblici di mezza città. Un rimedio naturale contro i fastidiosi insetti, da utilizzare anche nel proprio giardino.

Foto: Il Reporter – GC

Via Guido Monaco chiude per i lavori della tramvia

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Dal 4 luglio via Guido Monaco off limts, una settimana stop anche in via Alamanni. Per arrivare alla Stazione c’è via Jacopo da Diacceto. Cosa cambia con i cantieri della linea 2

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Max Pezzali alla Visarno Arena: prima del concerto Italia-Germania

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Prima il calcio, poi la musica. Sperando che ci sia una buona ragione in più per trascorrere una serata di festa. Prima dell’inizio del concerto di Max Pezzali alla Visarno Arena di Firenze in programma sabato 2 luglio, verrà trasmessa in diretta sul maxischermo del palco la partita di calcio degli Europei 2016 tra Italia e Germania. Ad annunciarlo è Live Nation Italia.

partita e concerto

La partita avrà inizio alle 21, mentre il concerto, inizialmente previsto al medesimo orario, comincerà subito dopo il suo termine. L’apertura dei cancelli e tutti gli altri orari precedentemente comunicati – viene spiegato – non subiranno modifiche.

L'estate live di Max Pezzali

La lunga estate live di Max Pezzali è appena cominciata. Dopo la data zero in Valsugana e la tappa romana, il terzo appuntamento del Max Live Tour Estate 2016 è con il pubblico toscano, sabato 2 luglio alla Visarno Arena di Firenze (ingresso da piazzale delle Cascine, biglietti 30/40 euro, posti in piedi e numerati a sedere – prevendite www.ticketone.it e punti Box Office Toscana – info tel. 055.0460993 – www.lndf.it – www.livenation.it).

Archiviata l’esperienza come coach a The Voice of Italy e messo in bacheca il premio speciale di Onstage ai TIM Music Onstage Awards per gli oltre 500 concerti in carriera, è di nuovo tempo di accendere i riflettori.

il nuovo album

Nel frattempo è uscito “Astronave Max new mission 2016”, nuovo doppio album che suggella il successo di “Astronave Max”, aggiungendo un disco live e due inediti, “Non lo so”, scritto con Zibba, e “Due anime”, uno dei brani più gettonati di questa estate in musica che Pezzali ha composto insieme a Niccolò Contessa de I Cani.

Tutti brani che risuoneranno in questa serata fiorentina e che andranno ad aggiungersi ai cavalli di battaglia del passato e, ovviamente, dell’epopea 883.

alla Visarno Arena

Sempre alla Visarno Arena in arrivo nelle prossime settimane Massive Attack (domenica 24/7) e Sting (giovedì 28/7). RDS è media partner di tutti i concerti della Visarno Arena 2016.

Via ai saldi. ”80 euro la spesa media”

Saldi estivi al via da sabato 2 luglio. Quel giorno in Toscana, come nel resto d'Italia, scatta il via libera alle svendite estive dei negozi. I saldi andranno avanti per due mesi, fino al 30 agosto. A stabilire il calendario è una delibera della Regione del novembre scorso.

calendario unico nazionale

Anche a livello nazionale, per la prima volta, non si andrà in ordine sparso: grazie a un accordo in Conferenza Stato-Regioni, è stato fissato un calendario unico nazionale, anche a tutela della concorrenza tra regioni confinanti o comunque vicine. Fa eccezione la Sicilia, dove i saldi partiranno il 1° luglio.

Confcommercio

“La bella stagione e il caldo finalmente sono arrivati e con questi un po' di fibrillazione nei negozi di abbigliamento, scarpe e accessori. Purtroppo però la stagione fino ad ora davvero non è andata bene e, nonostante il fresco, non si sono mosse nemmeno le vendite dei capispalla primaverili ed estivi”. Federica Grassini, presidente regionale Federmoda Confcommercio Toscana, chiarisce che – se è tanta la fiducia e la voglia di rilancio del settore – non si può ancora parlare di ripresa e i saldi non faranno certo il miracolo.

“primavera da dimenticare”

“La primavera è da dimenticare e non possiamo dare tutta la colpa alle incertezze atmosferiche e alla bassa temperatura. Anche i capi d'occasione, quelli a cui non si può né si vuole rinunciare, come l'abbigliamento da cerimonia, sono stati acquistati, sì, ma sempre con un occhio al portafogli”.

“comportamenti di spesa cauti”

“Per le imprese della moda il periodo di crisi continua – afferma il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – le spese crescono, ma non i profitti e le famiglie hanno ancora comportamenti di spesa molto cauti. In questa situazione di stallo economico e di estate tardiva, almeno saranno felici i consumatori che nei negozi oltre ai prezzi bassi potranno trovare più scelta nei modelli, nelle taglie e nei colori”.

la spesa

Confcommercio Toscana prevede sul territorio regionale una spesa media pro capite di 80 euro nel periodo dei saldi, con punte fino a 140 euro nelle località di mare e nei centri d’arte più gettonati, dove la presenza di turisti – soprattutto stranieri – potrebbe incidere sul bilancio finale dei saldi.