sabato, 21 Giugno 2025
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Fiorentina di nuovo al tappeto a Udine. Non basta una rete di Zarate

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La Fiorentina, sempre più altalenante, sbatte contro un’Udinese organizzata e perde l’opportunità di superare l’Inter al quarto posto approfittando proprio della contemporanea sconfitta dei nerazzurri. Decisive le reti di Zapata e Thereau, nel mezzo il pari di Zarate. Paulo Sousa concede un turno di riposo a Borja Valero e manda in campo dal primo minuto Tello con Bernardeschi a supporto della prima punta Zarate. Parte titolare anche Kuba Blaszczykowski accanto a Badelj e Vecino. Astori cede il posto a Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Roncaglia e Alonso completano la linea difensiva. De Canio schiera Zapata e Thereau in attacco mentre Widmer e Adnan operano sulle corsie esterne. Giocano Badu con Kuzmanovic e Bruno Fernandes. Heurtaux, Danilo e Wague a protezione della porta di Karnezis.

 

Primo tempo

 

L’Udinese parte a tutto gas e dopo soli due minuti passa in vantaggio. Sugli sviluppi di un corner battuto da Bruno Fernandes, Zapata sale in cielo e sovrasta Gonzalo Rodriguez: il colombiano stacca perfettamente di testa e trova l’angolino alto alla destra di Tatarusanu. La Fiorentina non reagisce ed al 10’ rischia ancora: Zapata prende velocità e salta un paio di avversari, prima di essere steso al limite da Tomovic, che viene ammonito dall’arbitro. La Fiorentina si riorganizza ed al 23’, complice anche un grave svarione difensivo bianconero, pareggia con Zarate che sfrutta il liscio di Heurtaux sul cross dalla destra e conclude all’altezza del secondo palo, Karnezis compie un mezzo miracolo, ma sulla respinta lo stesso attaccante argentino insacca il tap-in. Al 38’ Badu buca la difesa della Fiorentina e calcia di esterno destro, trovando però la traversa piena. A pochi minuti dall’intervallo Tello vede il corridoio per Bernardeschi, che temporeggia però troppo a due passi da Karnezis e viene rimontato da Heurtaux. In pieno recupero, sugli sviluppi di un corner Danilo colpisce di testa, la traiettoria viene deviata sotto porta da Thereau, che pesca nuovamente la traversa.

 

Secondo tempo

 

L’Udinese, così come aveva trovato il vantaggio ad inizio gara, raddoppia ad inizio ripresa. Al 52’ palla persa a metà campo da Bernardeschi: ne approfitta Badu, che lancia sulla destra Widmer. Lo svizzero mette in mezzo un bel pallone rasoterra per Thereau, che devia in porta di prima sotto la traversa. E’ il 2-1. La Fiorentina non c’è ed al 65’ Zapata ha sul destro l’occasione per chiudere il match: sul rinvio lungo della difesa il colombiano sfugge alla linea viola e si presenta tutto solo davanti a Tatarusanu, ma spreca il diagonale. Per i viola ci prova Ilicic che aveva rilevato Bernardeschi ma il risultato non cambia. Una sconfitta che non fa bene in vista della difficile gara di domenica contro la Juventus.

 

L’allenatore

 

Paulo Sousa già si proietta verso il match di domenica. “Quella contro la Juventus è una partita che è sentita tanto, vogliamo rendere orgogliosa e felice la città. Abbiamo giocato contro una squadra fisica e potente, un bel modo per prepararsi a domenica e ottenere un risultato che possa renderci felici. Ogni partita è diversa dalle altre. L’Udinese ci ha creato difficoltà sulle palle inattive – ha detto l’allenatore viola – perché più alta e fisica di noi, poi hanno lavorato sempre con giocatori veloci tra le linee. Nel primo tempo abbiamo creato opportunità importanti per segnare il 2-1, dopo c’è stata una seconda parte in cui non siamo riusciti a creare occasioni da rete contro una squadra che si è difesa con tanti giocatori”.

Malattia e spiritualità, se ne parla a Villa delle Rose

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Un pomeriggio per parlare della patologia oncologica da un punto di vista inedito. “Il cancro e il senso della vita: spiritualità e religioni” è l'incontro in programma oggi pomeriggio dalle 15 alle 18.30 nella Sala incontri del Centro di riabilitazione oncologica di Villa delle Rose.

Salute e fede

Tra i relatori ci saranno Antonio Panti, presidente dell'Ordine dei medici di Firenze, padre Bernardo, priore di San Miniato al Monte, Joseph Levi, rabbino capo della Comunità ebraica di Firenze, Izzedin Elzir, Imam di Firenze, e Donatella Bartolozzi, presidente di File.

L’appuntamento rientra nell’ambito dei “Martedì del CeRiOn”, un ciclo di informazione, di confronto e di scambio sulle tante tematiche che si possono legare all'irrompere della diagnosi di cancro nella vita delle persone. Perché parliamo di senso della vita legato all'esperienza di tumore? Quando le persone attraversano l'esperienza di una malattia così impegnativa e così allarmante, si trovano ad affrontare i grandi temi della paura e della disperazione, della sofferenza e del dolore, della fragilità e della precarietà della nostra vita. Questo difficile confronto porta spesso le persone a ripensare le proprie priorità e a riflettere sul senso che alla loro vita vogliono dare.

Cos'è il Cerion

Il Centro di riabilitazione oncologica di Villa delle Rose è nato nel 2005 grazie alla collaborazione tra l’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica e la sezione fiorentina della Lilt (Lega italiana per la Lotta contro i Tumori). La missione del Cerion è quella di accompagnare il paziente oncologico in un percorso riabilitativo integrato e personalizzato grazie alla sinergia tra diverse figure professionali. La persona viene presa in carico nella sua interezza, quindi nei suoi aspetti clinici, psicologici, esistenziali, relazionali. Ai trattamenti individuali e di gruppo, erogati nell’ambito del percorso di cura previsto dal Sistema Sanitario Regionale, si aggiungono altre attività, realizzate grazie al contributo delle associazioni del volontariato presenti al Centro.

Per prenotare e avere informazioni è possibile rivolgersi alle volontarie del Servizio Lilt Donna come prima. Le volontarie rispondono tutti i giorni al numero 055.32697826 oppure 055.32697827.

 

La ”Redazione dei piccoli” pubblica il suo giornale

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Cosa è successo? Dove? Quando? Chi è stato? Perché? I piccoli reporter fanno domande, prendono appunti e danno la caccia alla notizia. Durante il Festival dei Bambini, la tre giorni fiorentina tutta dedicata agli under 13 con oltre 100 eventi gratuiti, Il Reporter ha aperto la sua redazione dei piccoli, coinvolgendo in un laboratorio per giornalisti in erba tanti bambini tra i 7 e i 10 anni.

Durante i tre appuntamenti, uno per ogni giorno della manifestazione, i giornalisti della redazione dei “grandi” hanno spiegato ai piccoli l’ABC del mestiere del reporter, a  partire dalla concetto di notizia, passando per la regola delle “5 W” e della verifica delle informazioni, grazie a esempi “a misura di bambino” e a un’esercitazione pratica pensata proprio per piccoli giornalisti.

Le “prime” della redazione dei piccoli

Durante i laboratori, ospitati nella sala Balducci della Biblioteca delle Oblate, i partecipanti hanno creato anche la prima pagina di un giornale con tanto di foto di apertura, titolo e articolo. I migliori “giornali” creati dalla redazione dei piccoli saranno pubblicati sul numero di maggio de Il Reporter, mentre tutti gli articoli verranno messi online nei prossimi giorni su questo sito internet.

Guarda la gallery della “Redazione dei piccoli”

In 23mila al Festival dei Bambini

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La terza edizione del Festival dei Bambini si chiude con un numero da record: 23mila le presenze durante tre giorni pieni di iniziative, laboratori, incontri con fisici e astronauti. L’anno scorso erano state 18mila.

Oltre 100 eventi gratuiti, la stragrande maggioranza da tutto esaurito,  hanno coinvolto gli under 13 in varie parti di Firenze: da Palazzo Vecchio alla Biblioteca delle Oblate, dall'ex Tribunale di San Firenze al complesso delle Murate fino al giardino dell'Orticoltura e al parco delle Cascine.

Tra i tanti eventi la lectio magistralis dell’astronauta italiano dell’Agenzia spaziale europea Luca Parmitano, che ha “incantato” i bambini nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, ma anche un enorme mandala creato riusando i rifiuti e un coro da record, alla cavea del teatro dell’opera di Firenze che ha aperto la tre giorni. Durante il Festival Il Reporter ha dato vita anche alla sua redazione dei piccoli, coinvolgendo in laboratori di baby-giornalismo tanti bambini tra i 7 e i 10 anni.

Guarda la gallery del Festival dei Bambini 2016

Festival dei Bambini, piccoli cittadini crescono

“Il Festival dei Bambini è stato un modo per riportare i piccoli cittadini al centro dell'attenzione – ha detto la vicesindaca e assessora all'educazione Cristina Giachi – è molto importante quello che abbiamo offerto loro in questi tre giorni: non possiamo sperare di avere una cittadinanza matura, consapevole, che partecipa ed ha senso della comunità se non ci occupiamo di questa comunità fin da quando cresce”.

“Siamo molto soddisfatti della risposta del pubblico ad un programma molto completo – ha detto Vittorio Bo, ideatore del festival – che quest'anno abbiamo voluto dedicare al 50° anniversario dell'alluvione del 1966, puntando l'attenzione sulla solidarietà in primis e su un tema quanto mai attuale come quello del rapporto tra l'uomo e l'acqua”.

La ”Redazione dei piccoli” pubblica il suo giornale

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Tre giorni di laboratori al Festival dei Bambini di Firenze: Il Reporter ha organizzato un mini-corso per piccoli giornalisti, con tanto di prova pratica. Ecco le immagini del laboratorio

In 23mila al Festival dei Bambini

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Un’edizione da record per la kermesse a misura di bimbo, organizzata a Firenze per il terzo anno. Durante il weekend oltre 100 eventi gratuiti per l'universo degli under 13

L’astronauta Luca Parmitano al Festival dei bambini

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Dalla Stazione spaziale internazionale al Salone dei Cinqucento per incontrare com’è la Terra vista da lassù a una folla di scienziati in erba

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Dopo quasi due mesi torna al successo la Fiorentina

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La Fiorentina ritrova la vittoria, rimane attaccata all’Inter ancora al quarto posto, e blinda le chance europee. Un successo importante contro un’avversaria non facile. Paulo Sousa, sempre al centro delle voci sul suo futuro, sceglie Tomovic per sostituire lo squalificato Astori con Alonso e Roncaglia sulle fasce. A centrocampo agiscono Vecino, Badelj e Borja Valero mentre in attacco Tello ed Ilicic affiancano Kalinic. Negli emiliani Esusebio Di Francesco non ha a disposizione Sansone e schiera Politano a fianco di Berardi e Defrel.

Primo tempo

Subito grintosa la Fiorentina che già al 3’ ci prova con Tello che s’inventa un tito cross che viene neutralizzato da Consigli. All’8’ è Vecino che con un gran tiro, dalla lunga distanza, impensierisce la retroguardia emiliana. Dopo poco più di un minuto Gonzalo Rodriguez riceve un bel passaggio da Badelj. Al 13’ Kalinic spreca l’occasione di poter segnare il raddoppio pasticciando in area favorendo la difesa del Sassuolo che recupera. Al 17’ segna Alonso ma l’arbitro annulla per un fallo in attacco di Kalinic. Al 29’ si vedono i neroverdi con Berardi che, solo davanti a Tatarusanu anche se chiaramente in fuorigioco, spreca tirando alto sopra la traversa. Al 40’ è ancora Kalinic a sbagliare la conclusione tirando addosso a Consigli. Si va al riposo con i viola avanti 1-0.

Secondo tempo

Gli emiliani prendono subito le misure in avvio di ripresa. Al 50’ Defrel, tutto solo davanti a Tatarusanu, spara alto. Il gol ospite arriva però al 54’ quando lo stesso Defrel scatta sul filo del fuorigioco e serve un assist per Berardi che appoggia in rete. E’ il pareggio dell’1-1 che dura pochissimo. Passano infatti due minuti ed Ilicic riporta in vantaggio i viola con un’acrobazia che batte Consigli. E’ la tredicesima realizzazione per lo sloveno. Al 60’ ci prova il Sassuolo con Acerbi ma la palla si spegne sul fondo. punizione battuta da Alonso che si stampa sull'incrocio. Al 78’ Alonso colpisce l’angolo in alto sulla nistra della porta difesa da Consigli. La sfera torna in campo e  Bernardeschi, entrato al posto di Tello, è il più veloce e mette il pallone in rete ma per il guardalinee la posizione era in fuorigioco. All’83’ papera clamorosa di Consigli su un retropassaggio di Vrsaljko. Il portiere invece di rinviare il pallone lo svirgola di piede dandogli l’effetto giusto per entrare in rete. E’ il 3-1 finale col quale si conclude la gara.

L’allenatore

Commento alla gara e futuro si sono mescolati anche dopo il 3-1 ottenuto contro il Sassuolo nel commento di Paulo Sousa. “Sul futuro posso dire che penso a questo mestiere che tanto amo. Quello di oggi è stato un segnale importante. Abbiamo pressato bene e creato tante opportunità. Mi concentro ad aiutare i ragazzi. Dobbiamo avere il più possesso passa possibile per difendere al meglio. In questa maniera possiamo gestire partita e avversari. Abbiamo vinto contro una squadra importante. La Fiorentina – aggiunge Sousa – ha giocato bene sul piano offensivo. Sono contento per i ragazzi, per i tifosi e la società. Sono contento che oggi sia andata bene per noi”.

Come l’architettura può cambiare le carceri, il primo corso a Firenze

Da zone d'ombra, strutture inadeguate e spesso oltre i limiti della vivibilità, a luoghi di inclusione che intrattengono relazioni con la città nasce un corso di formazione professionalizzante per ripensare le carceri attraverso l'architettura. A promuoverlo sono la Fondazione Michelucci e l'Ordine degli architetti di Firenze che lo hanno presentato stamani.

Il primo in Italia

Il corso, il primo nel suo genere in Italia, è dedicato alla rapporto tra progetto di architettura e carcere ma anche, più in generale, tra architettura e tutti i luoghi di emarginazione che creano ferite nel tessuto urbano delle città moderne, dai campi rom, definiti impropriamente “nomadi”, ai centri di accoglienza per migranti alle soluzioni abitative per profughi e rifugiati.

Un progetto che nasce nel solco dello spirito con cui l'architetto Giovanni Michelucci a metà degli anni '80 progettò il Giardino degli incontri all'interno del carcere fiorentino di Sollicciano, uno spazio di socialità con caratteristiche urbane dove i detenuti ricevono i parenti, che nacque per rendere più sottile la distanza tra il “dentro” e la città fuori.

La presentazione pubblica del corso si è tenuta oggi alla Palazzina Reale di Santa Maria Novella, sede degli architetti fiorentini, con l'incontro “Architettura e diritti umani” a cui hanno preso parte i rappresentanti della Fondazione Michelucci e degli architetti e, tra gli altri, il garante regionale dei diritti dei detenuti Franco Corleone.

“Il presupposto da cui questa iniziativa nasce è molto semplice – spiegano il presidente della Fondazione Michelucci e quello dell'Ordine degli architetti, Giancarlo Paba e Egidio Raimondi -: la qualità del progetto, e quindi dell'architettura, sono sinonimi della qualità della vita. E quindi di relazioni umane, diritti, socialità e sicurezza”.

il programma

Tre le lezioni in programma, che si svolgeranno tra maggio e la fine dell'anno in Palazzina Reale. Al termine del corso, si terrà un workshop progettuale che cercherà di trovare nel concreto risposte alle tematiche trattate, con riferimento specifico al territorio toscano e a quello di Firenze, e lo sguardo rivolto alle esperienze messe in atto nelle principali città europee. Un laboratorio pratico i cui risultati saranno messi a disposizione delle amministrazioni pubbliche, sulla scia di quello che ha visto impegnati gli architetti a servizio della città per la ricostruzione dei parchi sull'Arno distrutti dal maltempo.

Il primo corso si svolgerà nell'intera giornata di martedì 17 maggio e sarà dedicato al carcere. Tra i relatori vi saranno esperti del tema e progettisti sia esterni che interni all'amministrazione della Giustizia come l'architetto del Ministero Leonardo Scarcella o Cesare Burdese, esperto di architettura carceraria. I penitenziari italiani e le loro profonde criticità, come dimostra la sentenza della Corte europea per i diritti dell'uomo che ha condannato l'Italia per trattamento inumano e degradante dei detenuti, saranno solo il punto di partenza per una riflessione complessiva sulla riprogettazione di tutti gli spazi dell'esecuzione penale, come i luoghi per la semilibertà, le strutture a sicurezza attenuata per tossicodipendenti e quelle per le detenute con bambini piccoli solo per fare qualche esempio. Temi cruciali, già al centro del tavolo ministeriale su “Architettura e carcere” convocato nella primavera 2015 dal Ministero della Giustizia a cui ha partecipato anche la Fondazione Michelucci. La Toscana, con le sue 18 strutture e circa 3.400 detenuti, si presenta come un caso studio di particolare interesse.

“Non esiste sul piano formativo un corso professionalizzante con le stesse caratteristiche – spiegano il direttore della Fondazione Michelucci e il consigliere della Fondazione degli architetti di Firenze, Corrado Marcetti e Antonio Bugatti -. Da parte nostra, lo riteniamo un modo per richiamare l'attenzione delle istituzioni sulla progettazione dei 'non luoghi' di una città, la gestione delle periferie vecchie e nuove, delle marginalità. Temi di attualità che troppo spesso non sono in agenda. Ma anche un modo per scuotere gli architetti, ricordargli che il loro mestiere, quello di progettare, significa 'vedere prima' le soluzioni ai problemi urbani di una comunità. Una iniezione robusta di vitamine civili, necessarie nella progettazione di una città”.

In autunno si svolgeranno gli altri due corsi. Uno sarà focalizzato sulle soluzioni di accoglienza per i profughi e i rifugiati, con particolare attenzione ai modelli dell'accoglienza diffusa e una riflessione sui campi profughi e le strutture temporanee. L'altro sarà dedicato ai brani di “città informale”, microcosmi irregolari insediati in territori di scarto o in aree industriali dismesse alla periferia delle città, spesso coincidenti con i campi della popolazione Rom, che interessano 40mila persone in Italia.

Uno stand d’autore (fiorentino) al Vinitaly: Enoitalia sceglie Giraldi

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C'è un po' di Firenze anche a Vinitaly: Giraldi Associati, studio di architettura fiorentino con sedi e progetti curati in tutto il mondo, ha realizzato lo stand di Enoitalia, una delle prime dieci aziende vinicole in Italia.

Etichette d'autore per i 30 anni

Enoitalia ha scelto infatti la Giraldi Associati per immaginare il suo spazio espositivo al Salone internazionale del vino, la più importante fiera del settore in Italia in programma proprio in questi giorni a Verona.

Lo stand E4 del padiglione 5 celebra il trentennale dell'azienda veronese con una struttura posta su due livelli: al piano terra vengono presentate le special edition Enoitalia, bottiglie in edizione limitata con etichette firmate da alcuni dei più noti illustratori italiani e sistemate in una struttura di ferro studiata per l'occasione; al primo piano l'area lounge bar, con piantane curate da Quattrobi, azienda milanese, e pouf in ecopelle bianchi e rosso porpora, realizzati ad hoc da Alivar, un'azienda toscana con sede a Tavarnelle Val di Pesa.

Lo studio di architettura fiorentino Giraldi Associati ha sedi anche a Berlino, Los Angeles e Doha ed è autore di progetti e mostre d’arte allestiti in tutto il mondo.