domenica, 25 Maggio 2025
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Dentro l’ex caserma Gonzaga

Via al percorso partecipativo per dare nuova vita all’ex caserma Lupi di Toscana, arrivare a marzo 2016 al concorso di progettazione e a fine 2017 all’avvio dei lavori. La road map degli interventi per il recupero della caserma Gonzaga è stata illustrata oggi dall’assessore all’Urbanistica Lorenzo Perra e dall’assessore al Patrimonio Federico Gianassi nel corso di un sopralluogo con la commissione urbanistica. Presenti, tra gli altri, il presidente della commissione Leonardo Bieber e il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni.

il progetto

“Si tratta del più grande intervento che il regolamento urbanistico prevede nel Comune di Firenze per i prossimi anni – ha detto Perra – Il 2016 sarà l’anno della progettazione e della variante urbanistica che occuperà anche la prima metà del 2017, mentre nella seconda metà del 2017 potrà già essere dato l’avvio ai lavori. Un progetto che parte da 70 milioni di euro, solo in piccola parte reperibili dal pubblico e in larga parte nell’intervento che dovrà autosostenersi nella gestione stessa. Si tratta di un cantiere molto grande, che sarà portato avanti per stralci. Saranno necessari due anni per vedere i primi interventi finiti”.

Guarda la gallery (fotografie di Gianni Carpini)

L’intervento riguarda i 33mila metri quadrati dell’area della caserma, cui si aggiungono altri 20mila metri quadrati di aree intorno, più altri 20mila nel comune di Scandicci.

il futuro dell'area

“È previsto che qui vengano realizzate residenze, attività commerciali e un mix di funzioni che saranno nel dettaglio definite con un percorso partecipativo e saranno poi individuate con un bando di concorso vero e proprio. Il coinvolgimento formale e sostanziale dei cittadini durerà fino a tutta la primavera del 2016, attraverso un percorso partecipativo che riguarderà anche i commercianti, le attività economiche e i proprietari delle aree limitrofe. L’intenzione è quella di lavorare molto sui canoni calmierati secondo un concetto molto diffuso negli altri paesi europei, quindi non sulla tradizionale edilizia residenziale pubblica ma sul cosiddetto housing sociale rivolto a giovani, giovani coppie e studenti”.

il recupero delle caserme

“Si sta realizzando l’obiettivo dell’amministrazione che vede nel recupero delle caserme una grande sfida per questa città – ha detto Gianassi – una sfida che abbiamo voluto raccogliere in sinergia con il governo e che porterà a far rinascere un pezzo importante di Firenze e dell’area metropolitana. Lo facciamo con un metodo che è quello della collaborazione con il Comune di Scandicci e con il Quartiere 4 che partecipa a pieno titolo a questo processo. È importante restituire questo bene alla città e nel frattempo custodire e controllare la struttura mantenendola pronta per la realizzazione dei grandi obiettivi dell’amministrazione – ha proseguito Gianassi – lo stiamo già facendo e continueremo a farlo nei prossimi mesi incrementando anche l’attività di guardiania con un servizio aggiuntivo per il presidio e il controllo dell’area che partirà ad aprile”.

“una grande occasione”

“Una grande occasione di rigenerazione urbana per un'area importante della città metropolitana – ha detto Dormentoni – la vogliamo condividere con i cittadini ascoltando le loro idee e le loro proposte. Per questo, a fine gennaio partirà ‘Non case ma città 2.0’, un percorso partecipativo fatto di assemblee, videointerviste, incontri nelle scuole, focus group con cittadini, associazioni dei territori di Firenze e Scandicci e con i proprietari dei terreni intorno alla caserma che saranno coinvolti dalla possibile trasformazione urbanistica. Il Quartiere 4 e i suoi cittadini svolgeranno un ruolo da protagonisti nella progettazione di un nuovo pezzo di città”.

Un nuovo parcheggio alla stazione

35 posti per le auto e 80 per le moto. Sono questi i numeri del nuovo parcheggio alla stazione di Santa Maria Novella, aperto simbolicamente questa mattina dal sindaco Dario Nardella e dall’amministratore delegato di Grandi Stazioni Paolo Gallo.

in piazza adua

Situato in piazza Adua, il nuovo parcheggio a pagamento si sviluppa al piano strada e può ospitare 35 auto e 80 moto. Disponibili anche 3 posti auto dedicati ai disabili, situati in piazza Stazione. Il posteggio, aperto tutti i giorni h 24, è dotato di casse automatiche, sistemi di regolazione di accesso automatizzati in base alla disponibilità dei posti e impianti di videosorveglianza.

i costi

Il costo orario della sosta auto è di 3 euro (non frazionabile la prima ora) e di 0,50 euro per le moto. Ma c’è anche la funzione “Kiss&Ride”: i primi 15 minuti di sosta sono gratis. Il parcheggio, come spiegato dall’assessore Giorgetti, “è accessibile da via Nazionale. Sarà modificata l’ordinanza che prevede la ztl nel tratto di piazza Stazione compreso tra largo Alinari e piazza Adua, istituendo una deroga per i veicoli diretti al posteggio”. Per l’uscita i mezzi possono utilizzare gli itinerari via Cennini-via Faenza oppure piazza Stazione-via Santa Caterina da Siena-via della Scala. 

“restituito la piazza alla bellezza”

“Il completamento dei lavori alla stazione significa lotta al degrado, maggiori servizi, meno traffico e posti di lavoro – ha detto il sindaco Dario Nardella – perché i 28 milioni di euro investiti nelle opere realizzate per la riqualificazione di tutta l’area hanno portato 500 posti di lavoro. Era un impegno preso e lo abbiamo raggiunto grazie a Grandi Stazioni e alla collaborazione degli uffici comunali della mobilità. Con il completamento dei lavori al parcheggio in piazza Adua abbiamo restituito la piazza alla bellezza. Qui alla stazione abbiamo il parcheggio di biciclette più grande della Toscana che è gratuito – ha concluso il sindaco – invito quindi i ciclisti a lasciare le bici nel parcheggio invece di lasciarle lungo la strada, in soste vietate, intralciando talvolta anche il percorso dei pedoni”.

risistemata tutta l’area

Oltre alla realizzazione del parcheggio, è stata risistemata anche tutta l’area di piazza Adua, con una nuova pavimentazione dei marciapiedi, del sottoportico e dell’isola pedonale, il rifacimento dell’illuminazione e la sistemazione dei capolinea dei bus. Nella piazza è stata inoltre collocata la 49esima stazione interrata di Quadrifoglio, con 8 campane per la raccolta dei rifiuti. Nel 2016 saranno installate ulteriori 15 isole ecologiche sotterranee nell’area del centro storico e Oltrarno.

la stazione

L’intervento sulla piazza – viene spiegato – è soltanto l’ultimo tassello del progetto che ha visto un investimento complessivo di circa 28 milioni di euro. E ora, per festeggiare il Natale, oltre al tradizionale “Albero dei Desideri”, che sarà allestito da domani in galleria fronte treni, Santa Maria Novella entra nel circuito di Around Station, l’App dedicata alle stazioni del network di Grandi Stazioni. Disponibile gratuitamente per IOS e Android, Around Station raccoglie tutte le informazioni necessarie per un’ottimale fruizione della stazione. Mappe, tabelloni arrivi e partenze, promozioni e offerte sono solo alcune delle possibilità offerte. Dai primi mesi del 2016, inoltre, anche a Firenze Santa Maria Novella sarà disponibile per tutti il Wi-Fi free di stazione.

Torna il mercato tedesco: in piazza Santa Croce si accende il Natale

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In piazza Santa Croce si accende il Natale. Da mercoledì 2 dicembre scatta il Mercato di Natale di “Weihnachtsmarkt”: fino al 20 dicembre, ad attendere i visitatori nella piazza fiorentina ci saranno le tipiche casette di legno che ospiteranno oltre cinquanta stand di prodotti gastronomici e artigianali provenienti da tutta Europa.

sapori “natalizi”

Un'occasione per assaporare l'aria natalizia tra i sapori dei prodotti tipici tedeschi come vini speziati, brezen, wurstel e birra, ma anche dolci e prodotti alimentari provenienti da paesi di tutta Europa come la Polonia, la Cecoslovacchia, la Francia, l'Olanda, l'Austria e la Grecia. Presenti inoltre anche ristoratori del posto con presentazione di menù tradizionali fiorentini.

regali e non solo

Tante, poi, saranno le idee regalo presenti e l’oggettistica per addobbare la casa. Dalla Calabria arrivano ad esempio i personaggi del presepe in ceramica, mentre da un monastero bielorusso le icone religiose. E poi lo stand di abbigliamento e calzature realizzati in calda pelliccia e le palle natalizie interamente fatte a mano, per dare un tocco originale e colorato all’albero di Natale.

gli eventi

E non mancherà nemmeno l’intrattenimento. Nei weekend, poiché da tradizione tedesca è il Christkind, uno spirito rappresentato con i capelli biondi e le ali angeliche, a portare i doni di Natale, al mercato in piazza Santa Croce ci sarà un Babbo Natale al femminile che incontrerà tutti i piccoli visitatori e ascolterà le loro richieste. Inoltre, il coro gospel “Soulciety” farà tappa in piazza Santa Croce sabato 12 dicembre alle 12.

Il 19 è invece in programma il concerto degli “Jazz and Eggs” e il 20 dicembre, ultimo giorno della manifestazione, è prevista l'esibizione degli Sbandieratori del Calcio Storico Fiorentino. L'inaugurazione ufficiale è fissata per venerdì 4 alle 12: per l'occasione è in programma un concerto di musiche a tema natalizio.

il mercato

Il mercato tedesco di Natale “Weihnachtsmarkt”, che proseguirà fino al 20 dicembre, è organizzato da Anva Confesercenti, C.C.I.A.A. di Firenze in collaborazione con Regione Toscana e Comune di Firenze.

Dentro l’ex caserma Gonzaga

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Sopralluogo ai Lupi di Toscana. L’obiettivo è arrivare a marzo 2016 al concorso di progettazione e a fine 2017 all’avvio dei lavori per la rinascita dell'area

Come rinasce piazzale Michelangelo

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Pedonalizzazione sì, ma non solo. Questo il futuro di piazzale Michelangelo, che nei prossimi due anni sarà protagonista di una serie di interventi destinati a riportare la terrazza di Firenze agli antichi splendori.

il piano

La scorsa settimana la giunta di Palazzo Vecchio ha approvato il “Piano unitario di valorizzazione del piazzale Michelangelo”, di cui la riorganizzazione della piazza è solo un elemento e che prevede numerosi interventi di restauro delle parti monumentali e del contesto circostante. Interventi di restauro che saranno finanziati da Starhotels che, in occasione del suo 35esimo compleanno, ha deciso di destinare oltre un milione di euro nel 2016 proprio al recupero della storica terrazza sulla città.

“2016, l'anno della rinascita”

“Il 2016 sarà l’anno per la rinascita di quest'area prestigiosa che negli anni ha perso identità. Oggi abbiamo presentato un piano unitario di valorizzazione del piazzale Michelangelo, a 360 gradi, che va dalla riqualificazione delle balaustre e della pavimentazione a tutti gli interventi sull’area paesaggistica intorno, Rampe incluse, per un nuovo Rinascimento culturale e urbanistico del piazzale più bello del mondo. Grazie alle nuove risorse pubbliche a nostra disposizione e alla collaborazione della catena alberghiera Starhotels, che ha deciso di ricorrere all’Art bonus, oggi presentiamo un pacchetto di interventi di 5 milioni e 180mila euro che saranno effettuati nell’arco dei prossimi due anni per restituire questo luogo di bellezza a tutti i fiorentini e cancellare così la brutta immagine del piazzale utilizzato come parcheggio selvaggio”, ha detto il sindaco Dario Nardella.

il bacio sul piazzale

“Il 14 febbraio – ha continuato il sindaco – inviteremo tutte le coppie romantiche fiorentine a darsi un bacio sul piazzale più romantico e bello del mondo. Noi crediamo molto in una città in cui vi siamo sempre meno auto e che si possa attraversare in bici, coi mezzi pubblici oppure con il car sharing o i taxi. Crediamo molto in una città con meno smog e più bella e questo è il segnale che lanciamo con la pedonalizzazione del piazzale Michelangelo. Tutto comincerà dalla pedonalizzazione affinché l’area possa essere goduta da turisti e fiorentini, visto che anche il sindaco La Pira ogni sera prima di tornare a casa amava fermarsi con il suo autista sul piazzale per ammirare la città”.

l'investimento

Complessivamente si tratta di un investimento di oltre 5 milioni di euro in parte coperto fondi comunali e in parte finanziato da Starhotels grazie allo strumento dell’Art bonus. Il piano è articolato in due tipologie di interventi legati da un comune denominatore: la valorizzazione della zona del piazzale sia dal punto di vista monumentale che paesaggistico.

Previsti interventi di restauro delle balaustre del piazzale: nel 2016, grazie ai fondi Starhotels, sarà possibile procedere al restauro delle balaustre della Loggia del Poggi, al restauro e al consolidamento delle balaustre e paramento d’angolo lato Cinque Paniere e al restauro della balaustre lato valle. Il rifacimento della pavimentazione e degli arredi monumentali del piazzale saranno invece realizzati con fondi comunali.

Ci saranno poi gli interventi di valorizzazione paesaggistica. Per parte di questi interventi si prevede ancora il ricorso al finanziamento tramite Art Bonus: si tratta del restauro e consolidamento della Via Crucis e del restauro del sistema delle Rampe e delle vasche. Gli altri interventi, che saranno realizzati con fondi comunali, sono il restauro delle balaustre del piazzale lato Giardino dell'Iris e il secondo lotto della riqualificazione dello stesso giardino. E ancora, la manutenzione straordinaria delle alberature del viale Michelangiolo e la riqualificazione del Boschetto Lapi.

la pedonalizzazione

Per quanto riguarda la pedonalizzazione, i lavori propedeutici inizieranno il 18 gennaio (una volta trascorso il periodo delle festività natalizie quando si dovrebbe alleggerire la presenza turistica) e dureranno una ventina di giorni. In concreto, la parte off limits per i veicoli si allargherà ben oltre la copia della statua del David. Rimarrà esclusa solo una striscia di circa 12 metri, adiacente ai posti per i bus (confermati due stalli per la fermata dei mezzi del tpl e cinque per i bus turistici per far scendere e salire i visitatori). Sui due lati di questa striscia saranno ricavati 78 posti per il parcheggio a rotazione veloce (e quindi a pagamento per tutti), 3 posti per disabili (attualmente sono due) e altrettanti stalli per i taxi oltre a una corsia per la viabilità interna. Ulteriori posti a rotazione saranno a disposizione nell’area pubblica adiacente al Giardino dell’Iris (16), mentre nell’occasione sarà regolamentato il parcheggio in via delle Porte Sante dove saranno delimitati 64 posti a sosta promiscua (quindi gratuita per i residenti della Zcs1). “Sulla sosta a pagamento – ha sottolineato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – in questa prima fase di sperimentazione la tariffa sarà di 1 euro la prima ora e 2 euro a partire dalla seconda per incentivare la rotazione delle auto in sosta. Il parcheggio sarà in funzione tutti i giorni, festivi compresi, dalle 8 alle 24”.

L’intervento di rifacimento complessivo della pavimentazione sarà effettuato successivamente, una volta individuata con la soprintendenza la tipologia del materiale da utilizzare al posto del semplice bitume. Tra le proposte degli uffici comunali alla soprintendenza anche un conglomerato trasparente del tipo usato in piazza Savonarola.

TELECAMERE

Nel piano è previsto anche un miglioramento della vivibilità e della sicurezza. L’assessore alla sicurezza urbana Federico Gianassi ha annunciato che da oggi è stato istituito un presidio fisso della polizia municipale al piazzale. “Questa presenza garantirà un incremento dei controlli e fa seguito agli interventi effettuati nei mesi scorsi soprattutto nell’ambito del contrasto alla presenza di venditori e parcheggiatori abusivi. Senza dimenticare poi le verifiche attuate sui pullman turistici”. L’assessore ha poi aggiunto che, nel piano complessivo dell’incremento della videosorveglianza, sarà studiata la possibilità di installare alcune telecamere anche al piazzale.

Cento architetti e agronomi per far rinascere l’Anconella

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A fine gennaio i parchi dell’Albereta e dell’Anconella potranno tornare a nuova vita grazie al lavoro (volontario) di oltre 100 architetti e agronomi professionisti che insieme stanno lavorando al progetto di ricostruzione delle aree verdi distrutte dalla bomba d'acqua dello scorso 1 agosto. Il progetto sarà consegnato a gennaio. Già da dicembre altre zone dei parchi verranno via via riaperte al pubblico fino ad arrivare a una riapertura completa nella prossima primavera.

Professione a servizio della città

L'iniziativa, presentata stamani in Palazzo Vecchio, nasce per volontà dell’Ordine degli architetti di Firenze e dell'Ordine provinciale dei dottori agronomi e dottori forestali che per redigerlo hanno chiamato a raccolta i loro iscritti. All'appello, lanciato a settembre, poche settimane dopo la tempesta, hanno risposto 93 architetti iscritti all’ordine di Firenze che parteciperanno a titolo volontario all’elaborazione del piano di ricostruzione. Professionisti di età eterogenea, oltre la metà dei quali donne e tra i quali ci sono molti giovani. Una decina, invece, gli agronomi che metteranno al servizio della città la loro professionalità a titolo volontario.

La convenzione è stata presentata stamani dagli assessori all’ambiente e all’urbanistica Alessia Bettini e Lorenzo Perra, dal presidente dell’Ordine degli architetti Egidio Raimondi e dal presidente Ordine dottori agronomi e dottori forestali Paolo Gandi.

Lavori al via

Il lavoro del team è cominciato proprio questa mattina, con un sopralluogo esplorativo nei parchi interessati. A seguire, nel pomeriggio, si svolgerà nella sede del Quartiere 2 un ciclo di lezioni formative con i tecnici della direzione ambiente, quelli dell’urbanistica, un esperto agronomo e uno storico che traccerà un quadro dell'evoluzione dei parchi al centro del progetto. Nei weekend dal 4 al 6 dicembre e dall’11 al 13 dicembre, nella sede dell’Ordine degli architetti presso la Palazzina Reale di Santa Maria Novella, si svolgeranno i workshop pratici che condurranno all'elaborazione vera e propria del progetto di ricostruzione. I professionisti saranno suddivisi in due gruppi di lavoro ed elaboreranno due o più soluzioni diverse per ciascuna delle aree interessate. I progetti saranno successivamente sottoposti all’attenzione dei cittadini della zona durante due diversi incontri che si terranno 17 e il 18 dicembre alle 21, rispettivamente nelle sedi del Quartiere 2 e del Quartiere 3.

A fine gennaio, questo l’obiettivo, è prevista la consegna ufficiale del progetto definitivo in Palazzo Vecchio.

Come nel 1993

Non è la prima volta che gli iscritti dell’Ordine degli architetti si rendono parte attiva come volontari in opere di ricostruzione al servizio della città. Un precedente si può rintracciare nel lavoro svolto per il restauro degli edifici che facevano parte del complesso degli Uffizi colpiti dall’attentato di via dei Georgofili del 27 maggio 1993.

“Un atto di rigenerazione che si realizzerà grazie al fatto che il nostro appello è stato subito accolto dall’ordine degli architetti e da quello dei dottori agronomi e forestali – ha sottolineato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – è meritorio che queste due realtà abbiano deciso di impegnarsi al di là dei compiti che assegna loro la legge. La tromba d’aria dello scorso agosto ha distrutto due parchi ma i fiorentini si sono risollevati, con più voglia di partecipazione di prima. Qui non manca il senso della collettività: Professionisti di diversa estrazione e preparazione lavoreranno insieme perché solo l’intreccio delle discipline può restituire, ancora più belli, questi due polmoni verdi della nostra città. Soprattutto per i più giovani sarà un modo per guardare a Firenze come luogo ideale dove poter esercitare la propria creatività”.

“Una collaborazione di grande interesse per l’Amministrazione comunale e per Firenze – ha detto l’assessore Perra – un altro elemento del dialogo costante con gli architetti fiorentini sugli interventi per una città che cambia e non si ferma. Dal recupero degli spazi alla valorizzazione dei contenitori, alla ‘manutenzione’ dei piani urbanistici, tutti ambiti di confronto aperto nel quadro di un ritrovato dinamismo e interesse per Firenze anche a livello internazionale”.

“Saranno circa 150 gli alberi che saranno ripiantati nell’Albereta-Anconella, a partite da febbraio del prossimo anno – ha dichiarato il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito – il 10 dicembre prossimo, invece, riapriamo un’altra porzione del parco. Proseguiamo nell’opera di risistemazione del verde del nostro quartiere: abbiamo già ripiantato numeri cipressi in viale Michelangiolo e nei giardini di via Gran Bretagna”.

“Ricordo bene – ha rilevato Leonardo Bieber, presidente della commissione urbanistica – quando la scorsa estate il presidente dell’Ordine degli architetti mi chiamò per donare all’amministrazione e alla città un master plan per il Parco dell’Albereta. Ne parlai con l’assessore Bettini che mise in moto la ‘macchina’ amministrativa fino a raggiungere il risultato. Giudico molto importante che oggi l’amministrazione sia rappresentata nella sua interezza: giunta, consiglio e quartiere. La distruzione degli alberi nel parco ha colpito tutti, ed è stata vissuta quasi come la distruzione di un monumento. Ma da un fatto negativo, da una grave ferita, è nata una risposta positiva da parte della città: ripensare nel suo complesso il parco e non limitarsi a ripiantare gli alberi, e questo grazie al coinvolgimento di tutti; dai cittadini agli ordini professionali all’amministrazione comunale”.

“Con grande orgoglio ringrazio i tanti colleghi che hanno aderito all’iniziativa e auguro loro buon lavoro – dice il presidente dell'Ordine degli architetti Egidio Raimondi – E un ringraziamento sentito va all’amministrazione che, in tutti i suoi livelli, ha dato ampia disponibilità e collaborazione per la realizzazione di questo progetto condiviso. Da parte nostra, non potevamo restare indifferenti di fronte alla desolazione dei parchi distrutti dal fortunale di agosto. Finalmente inizia il percorso per la ricostruzione, che oltre a fornire indicazioni per la restituzione, nell’immediato, dei parchi ai cittadini, offrirà anche spunti di più ampio respiro che l’amministrazione potrà utilizzare quando rinnoverà gli strumenti urbanistici”.

“Dopo la tempesta che ha cancellato in un colpo l’Albereta e gli alberi che rappresentano la nostra storia – ha sottolineato il presidente Gandi – l’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali ha accolto con entusiasmo la proposta dell'Ordine degli architetti di partecipare ad un progetto delle aree da donare all'amministrazione comunale, riprendendo il dialogo con la città che ha permesso la pubblicazione della ‘Guida agli alberi di Firenze’ e più recentemente le ‘Linee guida per le potature degli alberi in ambiente urbano’ ”.

Uisp, quando la danza è ”in libertà”

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La danza è un’attività documentata fin dalla più profonda antichità insieme ad altre arti quali il teatro e la musica vocale o strumentale. La danza è un'arte performativa e anche uno sport che si esprime nel movimento del corpo umano secondo un piano prestabilito, detto coreografia, o attraverso l'improvvisazione.

È presente in tutte le culture umane. Danzare è un'attività che coinvolge tutti i sensi, stimola la ricerca di un ritmo interiore, favorisce il gioco e il divertimento libero con la musica e il proprio corpo creando nuovi terreni di comunicazione con gli altri. La danza è quindi anche un mezzo di socializzazione e integrazione, permette di creare un ambiente educativo e creativo nuovo dove l'espressione corporea diventa un fine e un mezzo per comunicare tramite i propri sentimenti, le proprie emozioni.

il progetto

Alla Uisp Firenze si conosce bene il potere socializzante e plasmante che la danza può avere ed è per questo che è nato il progetto Uisp “Danziamo in Libertà”, contro il disagio mentale, che mira a coinvolgere direttamente gli utenti del centro diurno di riabilitazione Busillis. “Il nostro progetto nasce da un bisogno dei cittadini e in particolare degli utenti del centro Busillis – racconta Sara Fratini, presidente di Uisp Solidarietà – ci siamo accorti che i fruitori del centro riabilitativo non avevano modo di usare strumenti di socializzazione e anche quando venivano organizzati degli eventi restavano appartati senza interagire con le altre persone. Il nostro progetto, quindi, si propone di sviluppare le abilità motorie, l'autonomia e la socializzazione di queste persone per il mantenimento di una buona condizione psicofisica e sociale”.

lezioni “speciali”

Così, tutti i lunedì e i venerdì mattina fino al 18 dicembre si tiene una lezione di danza speciale. “Ovviamente non è una lezione di danza nel classico senso del termine con la riproduzione di passi di danza in sequenza – continua Fratini – la mattinata si apre con un momento di accoglienza dove tutti hanno la possibilità di salutare, parlare e socializzare con i propri compagni, poi inizia la fase di stretching e riscaldamento che sta alla base della buona riuscita dell'attività fisica, per poi passare alla vera e propria attività. Ogni volta vengono proposti dei tipi di danza diversi in relazione anche ai bisogni giornalieri degli utenti e da come hanno approcciato l'attività, ma sicuramente i più in voga sono la salsa, la bachata e lo zumba, che riescono sempre a mettere tutti d'accordo”.  

“Quando la stanchezza inizia a prendere il sopravvento – spiega ancora la presidente di Uisp Solidarietà –  si fa una pausa, che ho voluto fortemente inserire, nonostante il poco tempo a disposizione, proprio perché reputo fondamentale che ci sia un ampio spazio dedicato alla comunicazione verbale e alla socializzazione. Il nostro obiettivo è sicuramente quello di far divertire queste persone, ma soprattutto quello di aiutarle nella crescita psicofisica e sociale, diciamo che mi sono posta l'obiettivo di non vederle più in disparte quando vengono organizzati eventi a cui partecipano anche persone esterne al centro e anzi vorrei vederle provare a dialogare e sorridere come fanno quando balliamo in compagnia, o meglio, quando danziamo in libertà!”.

Sicurezza, 20 militari dell’Esercito per gli obiettivi sensibili fiorentini

Venti militari dell’Esercito per proteggere gli obiettivi sensibili fiorentini. E' stata accolta dal Viminale la richiesta del prefetto Alessio Giuffrida inoltrata subito dopo il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica del 16 novembre scorso, convocato dopo gli attentati di Parigi che avevano portato a un innalzamento dei dispositivi di sicurezza a Firenze, come su tutto il territorio nazionale.

soldati in città

Salgono così a 94 i soldati impiegati per la sicurezza della città. I militari, che saranno operativi già nei prossimi giorni, saranno impiegati nel centro storico a integrazione delle pattuglie di polizia e carabinieri. I loro servizi – viene spiegato – saranno eventualmente rimodulati in seguito, secondo le diverse esigenze che dovessero manifestarsi. La decisione è stata presa nel corso di una riunione di coordinamento con le forze di polizia che si è svolta ieri a Palazzo Medici Riccardi.

musei

Prima di questo incontro, si è tenuto anche un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto sulle misure in atto a protezione dei siti museali con maggior numero di visitatori. Alla riunione, presieduta dal prefetto Alessio Giuffrida,  sono intervenuti il sindaco Nardella per la sicurezza di Palazzo Vecchio, Eike Schmidt, il nuovo direttore delle Gallerie degli Uffizi e di Palazzo Pitti, e Franco Lucchesi, presidente dell’Opera del Duomo.

Il comitato ha raccomandato che vengano effettuati controlli rigorosi sul pubblico, attraverso metal detector o con l’utilizzo di altri dispositivi o iniziative adeguate (come telecamere, sistemi anti-intrusione, ingressi dedicati). Per quanto riguarda in particolare Palazzo Vecchio, si è preso atto delle misure già attuate e si è condivisa l’opportunità di intensificarle sotto il profilo organizzativo e operativo. Il Comune verificherà, attraverso la polizia municipale, i dispositivi da mettere in campo in collaborazione con le forze dell’ordine.

Ancora un pareggio per la Fiorentina. Occasione persa col Sassuolo

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La Fiorentina frena ancora in campionato. Dopo il pareggio di domenica scorsa nel derby i viola conquistano solo un punto a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Un vero peccato per gli uomini di Paulo Sousa che hanno perso l’occasione di riproporsi al comando della classifica. Le reti tutte nel primo tempo. A Borja Valero ha risposto Floccari in chiusura di primo tempo. Nella seconda frazione grandi ritmi ma nessun gol. Di Francesco schiera Consigli tra i pali e linea difensiva composta da Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi e Peluso; a centrocampo Laribi, Magnanelli e Missiroli mentre, in attacco, Defrel, Sansone e Floccari. Paulo Sousa conferma il trio difensivo Roncaglia, Rodruguez e Astori davanti a Tatarusanu, a centrocampo Pasqual, Badelj, Vecino e Bernardeschi. In attacco Pepito Rossi con Borja Valero e Ilicic.

 

Primo tempo

 

Parte bene la Fiorentina che dopo due minuti si rende pericolosa direttamente da calcio d’angolo con Borja Valero che trova pronto Consigli. Passa un minuto e Ilicic va giù in area dopo un contatto con Acerbi, lo sloveno protesta ma l’arbitro Massa non assegna il rigore. La Fiorentina insiste e al 5’ trova la rete: Ilicic va via sulla destra e mette in mezzo rasoterra, Rossi manca il pallone, Borja Valero no e da due passi batte Consigli. Il Sassuolo è vittima del pressing viola e Borja Valero cerca la doppietta al 18’ quando Consigli rinvia male e lascia la porta sguarnita, lo spagnolo tira da lontano ma il portiere del Sassuolo riesce a tornare tra i pali e blocca la sfera. Al 26’ contropiede magistrale finalizzato da Ilicic servito benissimo da Bernardeschi. Solo Consigli si frappone tra lo sloveno e la rete. Sulla ribattuta Pasqual manca il tap-in per poco. Al 31’ si fa vedere il Sassuolo con una punizione di Sansone alta di poco sopra la traversa. Passano 10 minuti e su uno scambio corto su calcio d’angolo Vrsaljko mette un gran cross, Floccari prende il tempo a Gonzalo Rodriguez e di testa insacca trovando l’1-1 con cui le due squadre vanno al riposo.

 

Secondo tempo

 

Ritmi alti anche nella seconda parte della partita. Al 62’ spettacolare conclusione al volo di Pasqual deviata in angolo da Consigli. Al 67’ l’occasione più ghiotta per i neroverdi. Sugli sviluppi di un corner battuto dalla Fiorentina, Defrel scappa in contropiede e mette in movimento Floccari il cui tiro viene murato in angolo dalla difesa viola. Al 75’ Ilicic si accende e mette in mezzo un interessante tiro cross con il sinistro sul quale per poco non arriva Kalinic, subentrato a Pepito Rossi, e che viene poi respinto da Consigli. A un minuto dalla fine Borja Valero chiede un rigore per un tocco di braccio in area di Politano nel tentativo di respingere un cross dello spagnolo, l’allenatore Massa, però, lascia correre.

 

L’allenatore

 

Dispiaciuto, a fine gara, il tecnico viola Paulo Sousa. “Sapevamo delle difficoltà di questa partita, il Sassuolo è una squadra molto equilibrata, con grandi qualità. Abbiamo pagato il dispendio di energie di giovedì scorso, lo si è avvertito particolarmente nel secondo tempo. Potevamo raddoppiare, avevamo creato molte occasioni per poter gestire meglio la stanchezza. Nel secondo tempo eravamo quasi sempre anticipati e anche mentalmente eravamo stanchi. Nel finale – aggiunge Sousa – abbiamo provato a spingere per cercare la vittoria. Sono dispiaciuto per il risultato ma contento per la squadra che ha lavorato tantissimo facendo un grande sforzo. Rossi è un ragazzo che sta lavorando e soffrendo per arrivare ai suoi livelli. Tutti lo aspettano”.

Il sogno dei giovani nell’Italia del jazz in un documentario

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C'è un'Italia che si muove a ritmo di swing, un'Italia più vicina a New Orleans. “Quest’Italia suona il jazz”: si chiama così il documentario di Marco Guelfi che racconta il sogno dei 125 musicisti selezionati da tutta Italia tra i quali scegliere i 25 componenti dell'Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti. Il film che verrà presentato in anteprima al 56° Festival dei Popoli giovedì 3 dicembre alle 20.45 con un evento speciale al Teatro Puccini.

Il meglio del giovane jazz tricolore

L’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti è un ensemble jazzistico composto da 25 giovani selezionati tramite un bando di concorso che ha avuto luogo presso la Fondazione Siena Jazz – Fortezza Medicea a Siena nell’aprile 2014 e al quale hanno partecipato 125 tra i più promettenti musicisti del panorama jazzistico italiano. Per comporre l'Orchestra servono basso elettrico, batteria e percussioni, chitarra, clarinetto, clarinetto basso, contrabbasso, pianoforte, tastiera, sassofono, tromba, trombone, trombone basso, violino, violoncello, viola, corno francese, basso tuba, fisarmonica, voce (maschile e femminile).

Il film “Quest’Italia suona il jazz” prodotto da Teatro Puccini, Solaria Film e Istituto Luce, racconta il sogno di questi giovani musicisti e diventa l’occasione per raccontare il presente e il futuro del nostro paese. Ingresso con posto unico numerato a 12 euro, prevendite alla biglietteria del Teatro Puccini e attraverso il circuito regionale Box Office. Per informazioni 055.362067 – 055.210804.