domenica, 25 Maggio 2025
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In via Ginori spazio al Natale di Emergency

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Il 1° dicembre torna a Firenze lo Spazio di Natale di Emergency, che resterà aperto, in via Ginori 14, fino alla vigilia di Natale tutti i giorni feriali dalle 13 alle 19 e i fine settimana e festivi dalle 10 alle 19 (il 24 dicembre dalle 10 alle 18). Come ogni anno, nello Spazio Natale di Emergency si potranno trovare informazioni su progetti, mostre, incontri aperti al pubblico, musica e naturalmente, regali, dai ricami afgani a coloratissimi teli patchwork della Sierra Leone, fino a tessuti batik e artigianato in legno.

i regali

I doni arrivano dai Paesi dove lavora Emergency. E poi spazio a dolci, confetture, vini, libri, giocattoli, oggetti di design e, naturalmente, ai gadget di Emergency. “Facendo i regali nello Spazio di Natale, il tuo dono vale doppio: per chi lo riceverà e per i pazienti di Emergency. Tutto il ricavato, infatti, sarà devoluto ai progetti di Emergency in Italia”, viene spiegato dagli organizzatori.

Emergency in Italia

Emergency ha iniziato a lavorare in Italia nel 2006 con l’apertura a Palermo di un Poliambulatorio per garantire assistenza sanitaria gratuita ai migranti. Oggi Emergency lavora in altre 6 città italiane (Marghera, Polistena, Castel Volturno, Napoli, Bologna e Milano). Con i suoi ambulatori mobili offre assistenza sanitaria nelle campagne del sud Italia e ai migranti che sbarcano sulle coste siciliane.

NON SOLO REGALI

Quest’anno il temporary store di Natale diventa un vero e proprio hub di attività e condivisione, uno spazio dove conoscere i valori Emergency attraverso attività e iniziative varie. Il 9 dicembre alle 16 è in programma un laboratorio di riciclo delle capsule del caffè. Il giorno successivo alle 17 un laboratorio di addobbi natalizi per bambini, mentre il 13 (ore 15) un laboratorio di riciclo magliette. E ancora, il 15 dicembre alle 17 spazio a “fiabe per Emergency”, il 17 (ore 18) alla presentazione del libro “Zona Rossa” di Roberto Satolli e Gino Strada.

Dal 1° al 24 dicembre andrà poi in scena “Commesso per un giorno”: nello spazio di via Ginori saranno presenti alcuni personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura che diventeranno commessi speciali Emergency. Fra coloro che hanno già aderito ci sono Daniela Morozzi, Anna Meacci, Saverio Tommasi e l’assessore Andrea Vannucci.

Per tutta la durata del temporary store di Emergency sarà inoltre allestita una mostra fotografica realizzata direttamente nei progetti attivati dall’associazione in Italia, progetti ai quali sono destinati i proventi del Natale per Emergency.

Viaggio nel Novecento (attraverso l’arte)

Siamo così abituati ad associare Firenze al Rinascimento che spesso ci dimentichiamo di quell’arte legata al XX secolo testimoniata da opere che raccontano momenti di vita quotidiana, storie di persone comuni e da ritratti di personaggi illustri. A volte questi quadri non sono visibili a tutti ma si nascondono all’interno delle mura di banche, fondazioni, istituti d’arte e sezioni aperte solo a studiosi specializzati.

la mostra

Villa Bardini, affiancata dall’Ente Cassa di Risparmio e Regione Toscana attraverso il progetto Piccoli Grandi Musei, con la mostra “Toscana ‘900 Da Rosai a Burri. Percorsi inediti tra le collezioni fiorentine”, a cura di Lucia Mannini e Chiara Toti, compie il “miracolo”. Il cittadino fiorentino e il turista, amanti dell’arte, hanno la possibilità di intraprendere un viaggio nel Novecento, circondati da pareti color verde bosco e dal panorama mozzafiato di cui gode Villa Bardini.

il percorso

Il percorso è diviso in due parti ed è il risultato di un progetto corale che ha coinvolto enti pubblici e cittadini privati. Dalla raccolta del Monte dei Paschi di Siena a quella dell’Archivio Bonsanti del Gabinetto Vieusseux, da quella dell’Istituto d’Arte di Porta Romana a quella dell’Accademia, da quella della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze fino a giungere a quella dedicata al collezionismo privato.

Sarà difficile non rimanere folgorati di fronte alle donne di Donne per le scale e alle forme di Vaso di fiori (1928), entrambi di Antonio Donghi. Scopriremo la posizione critica di Ottone Rosai nei confronti delle convenzioni borghesi in I giocatori di Toppa e un panorama composto da monumenti e vizi italiani in L’équilibriste o Maschere e rovine di Gino Severini. Osserveremo, con sguardo curioso, i ritratti di Leonetta Cecchi Pieraccini, gli autoritratti di Pier Paolo Pasolini e la figura severa, in nero, di una donna anziana in Donna in piedi di Baccio Maria Bacci.

Non solo quadri

“Toscana ‘900 Da Rosai a Burri. Percorsi inediti tra le collezioni fiorentine” espone libri rari d’artista ed edizioni d’arte (da Kandinskij a Duchamp, da Baj a Warhol), oggetti d’oreficeria come i bracciali di Angelo Dal Moro, sculture, ceramiche, tessuti e stampe. La seconda parte ci trascina negli appartamenti fiorentini di avidi appassionati d’arte. E così, ammirando le opere di De Chirico, Picasso, Fontana, Moore e Yasuda, potremmo domandarci “quale sensazione proveremmo a vederle tra le pareti di casa nostra?”.

800 bambini e 60 nuovi ”arrivi”: si è chiusa la Festa dell’Albero

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60 alberi piantati, 4 istituti scolastici coinvolti con 30 classi e circa 800 bambini, 4 iniziative di piantumazione, musica, disegni, parole e una mostra nel Chiostro di Villa Vogel con concerto a cura dei ragazzi della Barsanti. Quest’anno la Festa dell'Albero del quartiere 4 (i “festeggiamenti” sono iniziati il 20 ottobre e si sono conclusi il 26 novembre), realizzata in collaborazione con l’assessorato all’ambiente e quello all’istruzione e progettata in collegamento con la Giornata Nazionale dell’albero del 21 novembre, ha visto piantare circa 60 alberi in giardini pubblici e scolastici.

le scuole

Gli istituti scolastici comprensivi coinvolti sono stati Montagnola Gramsci, Barsanti, Piero della Francesca e Pirandello. Tante le classi coinvolte, più di 30 tra elementari e medie, con circa 800 bambini che hanno piantato, fra gli altri, olmi, frassini, sorbi, tigli, diosperi, peri, meli e ciliegi.

Guarda la gallery

Oltre alle iniziative di piantagioni (alla scuola Primaria Montagnola, alla primaria Don Milani, alla Calvino e nell’area di via delle Isole, zona Argingrosso) è stata allestita al Chiostro di Villa Vogel la mostra “Il clima cambia, non ci son più le mezze stagioni!”, rassegna di disegni, lavori e manufatti delle scuole del territorio.

Lo scorso 26 novembre, alla scuola elementare Calvino, le 9 classi, quasi 200 bambini, hanno poi piantato un malus ornamentale, insieme a un pyrus chanticleer e a un prunus serrulata – ovvero un melo, un pero e un ciliegio ornamentale.

“una festa molto ricca”

“Una Festa dell’Albero Q4 davvero molto ricca quella del 2015, che ha lasciato sul territorio semi importanti di educazione ambientale e segni concreti di arricchimento del patrimonio arboreo del nostro quartiere. Il coinvolgimento dei bambini – ha spiegato il presidente del Q4 Mirko Dormentoni – è la cosa più bella e più utile perché il futuro dipende da loro e la scuola è il luogo più importante per svolgere il lavoro educativo e culturale che vogliamo portare avanti con le nostre Feste dell'Albero. Quest’anno poi abbiamo avuto la coincidenza della tragica scomparsa di Roberto Vassanelli, presidente della commissione ambiente del Quartiere 4 dal 2004 al 2009 e inventore della nostra Festa dell’Albero. Il suo funerale laico è avvenuto nel Chiostro di Villa Vogel insieme all’inaugurazione della mostra dei disegni dei bambini ed è stato il saluto più bello che potessimo fare a Roberto, in mezzo alla musica e ai colori della natura. Grazie Roberto!”, ha concluso Dormentoni.

Abbattimento dei cinghiali, stop al transito in alcune strade fiorentine

Un intervento di abbattimento dei cinghiali da parte della polizia provinciale. E’ quanto è in programma martedì 1° dicembre nella zona di via delle Fontanelle e via del Palmerino, nei comuni di Firenze e Fiesole.

i divieti

Per questo motivo, a partire dalle 9 e fino alle 12, scatteranno provvedimenti di circolazione in alcune strade sul territorio comunale di Firenze. 


Nel dettaglio – viene fatto sapere da Palazzo Vecchio – sono previsti divieti di sosta e transito in via del Salviatino (da via del Cantone al confine comunale), via Lungo l'Affrico (da via del Salviatino a via del Palmerino), via Betti, via Mantegazza, via del Palmerino e via di Camerata. Sul posto sarà presente la polizia municipale.

Riapre lo Spazio di Natale di Emergency

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Dal 1° al 24 dicembre torna in città l’appuntamento natalizio con Emergency, dove trovare regali “speciali”, dai ricami afgani ad artigianato in legno

La Festa dell’Albero vista dai bambini

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Alcuni disegni ed elaborati dei bambini delle scuole che hanno partecipato alla Festa dell'Albero del quartiere 4

Il sogno dei giovani musicisti in “Quest’Italia suona il jazz”

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Sono partiti in 125. Soltanto 25 di loro hanno ottenuto il posto. La storia dei migliori talenti del jazz nazionale in gara per entrare nell’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti

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Liberarsi dallo stress… galleggiando

Come combattere lo stress? Si può, semplicemente galleggiando. Proprio così, l’ansia, i disturbi del sonno ma anche la pressione alta, i dolori e la depressione si possono contrastare senza muovere un dito, semplicemente galleggiando al buio per un’ora in una vasca a forma di guscio.

Si chiama “Floating” o galleggiamento, e da oggi si pratica anche a Firenze, nel centro Floating Flo di viale Fratelli Rosselli 51r. Uno spazio completamente insonorizzato, senza disturbi derivanti da wifi o altre onde elettromagnetiche, dotato di quattro stanze private destinate ognuna a una vasca e una sala di “chill out” dove riposarsi dopo la sessione di galleggiamento e tornare gradualmente alla normale attività del corpo e della mente.

Fluttuare nello spazio? No, nell'acqua salata

Le “vasche di deprivazione o isolamento sensoriale”, infatti, permettono al cervello di fare una sorta di reboot di processi che stanno alla base del sistema endocrino e immunitario. Riempite con una soluzione satura di sale di Epsom (solfato di magnesio), che – generando un’adeguata spinta idrostatica – consente al corpo di galleggiare, queste speciali vasche sono strutturate come un guscio in cui scivolare e isolarsi da ogni stimolo esterno.

La sensazione è quella di fluttuare nello spazio, più che di galleggiare, in quanto la soluzione salina è mantenuta alla stessa temperatura del corpo. Il buio e il silenzio fanno il resto, permettendo di raggiungere uno stato di profondo rilassamento. Ma è possibile anche ascoltare la propria musica preferita o addirittura telefonare a qualcuno. Le vasche sono inoltre attrezzate per la cromoterapia. Una seduta dura in media 1 ora/1 ora e mezzo, ma si possono fare sessioni più prolungate a seconda delle esigenze (e i costi sono tutt’altro che proibitivi).

Un mercato in espansione

A progettare le innovative vasche è stato Paolo Petracchi, ingegnere aeronautico di Carmignano (Prato) che a un certo punto della vita ha deciso di spendere il proprio bagaglio di conoscenza su un campo completamente diverso, ma in rapidissima espansione. Se solo qualche anno fa il mercato delle vasche di galleggiamento poteva essere considerato una nicchia, oggi vale 90-100 milioni di euro (con l’aspettativa di raggiungere gli 800 nel giro di 3 anni) e negli Stati Uniti i centri si moltiplicano a ritmo esponenziale.

Da Carmignano al mondo

Floating Flo è l’unico produttore di vasche di deprivazione sensoriale in Italia, mentre se contano 16 in tutto a livello mondiale. I sistemi di sanificazione dell’acqua vengono sviluppati a Carmignano mentre i componenti della vasca vengono prodotti in altre zona della Toscana e a Ferrara.

In Italia ad aprire la strada è stata Milano, dove il primo centro di galleggiamento ha aperto nel 2014. Ma le “vasche di deprivazione sensoriale” di Firenze sono diverse da tutte le altre: cinque i brevetti innovativi che le differenziano, a partire dal design, che segue le proporzioni auree per conciliare il completo relax. Altri accorgimenti riguardano l’idraulica, una particolare valvola che permette il ricambio d’aria senza far passare la luce e il cosiddetto “FlyFloating”, ovvero la proiezione di filmati all’interno della vasca, che – nelle particolari condizioni fisiche in cui si trova la persona che sta effettuando il trattamento – danno l’impressione di vivere realmente l’esperienza che sta guardando.

Volando come un aquila

Così ad esempio guardando il volo di un’aquila dalla prospettiva del volatile, il cervello – privato di riferimenti spaziali – tende a immedesimarsi in quello che vede e si “convince” di stare volando. “Durante la veglia – spiega Petracchi – il nostro cervello è impegnato per il 75% nel mantenere l’equilibrio, monitorare ciò che succede intorno a noi e gestire i nostri movimenti. Se togliamo tutti gli stimoli esterni, compresa la necessità di restare in equilibrio o muoverci, la nostra mente scivola in uno stato di profondo riposo: un’ora di galleggiamento equivale a 6/7 ore di sonno”.

Le vasche amate dagli sportivi

Per questo le vasche sono dette di “deprivazione sensoriale” e per questa ragione il beneficio dato dal galleggiamento non è solo di relax, ma anche fisico: pur non avendo la pretesa di sostituirsi alla terapia medica, questa tecnica rappresenta un eccellente aiuto per l’abbattimento dello stress, la riduzione del cortisolo ed epinefrina nel sangue, i dolori muscolari e la ripresa dopo allenamenti intensi o infortuni. Non a caso le vasche di galleggiamento sono già utilizzate da atleti professionisti di differenti discipline.

Per il momento il centro Floating Flo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 21, ma Paolo Petracchi prevede di ampliare la fascia oraria per abbracciare tutti coloro che soffrono di disturbi del sonno. La terapia di galleggiamento, infatti, è indicata anche contro l’insonnia, perché “allena” il cervello a lavorare sulle onde theta, ovvero lo stato che precede il sonno. E durante il quale facciamo scorta di endorfina, l’ormone della serenità.

 

Tutti di corsa per la Firenze Marathon: oltre 10mila partecipanti

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Pronti, attenti, via. Va in scena domenica 29 novembre, per le strade della città, la Firenze Marathon, con oltre 10mila atleti che confermano la gara al secondo posto in Italia. L’evento è alla sua 32esima edizione.

“un’emozione lunga 42 km”

“La città è pronta anche quest’anno a vivere un’emozione lunga 42 km – ha commentato l’assessore allo Sport Andrea Vannucci – i fiorentini sanno ormai che dietro a questa manifestazione c’è una grandissima macchina organizzativa in grado di far sì che la maratona e i quattro giorni di eventi collegati si svolgano nel migliore dei modi, con larghissima partecipazione e il minor disagio possibile per la città. Un appuntamento – ha proseguito Vannucci – che corona un percorso lungo un anno di tutto il movimento dell’atletica e del podismo fiorentino. Gli oltre 10mila atleti al via confermano la maratona di Firenze tra le prime due italiane, così come i 2300 volontari coinvolti dimostrano che la città ha ormai adottato la manifestazione come un evento proprio. È il risultato più bello di questi 32 anni”. 


partenza, arrivo e divieti

La partenza è prevista alle 9.15 da lungarno della Zecca Vecchia/lungarno Pecori Giraldi, l’arrivo sarà in piazza Santa Croce. Numerosi sono i provvedimenti di circolazione previsti, tra cui la chiusura al traffico lungo il percorso per il passaggio degli atleti e i divieti di sosta nelle strade e piazze interessate dalla gara. Confermato il servizio dedicato della Polizia Municipale che impiegherà circa 190 vigili già da sabato notte per le rimozioni dei veicoli in divieto di sosta e poi, a partire dalle 5 di domenica, per le chiusure delle strade. Sarà intensificato anche il servizio della Centrale Radio per coordinare il servizio sulle strade. 


I percorsi


Confermato il percorso della maratona con partenza da piazza Piave. L’itinerario si snoderà quindi da piazza Piave a viale Giovine Italia per poi continuare sui viali di circonvallazione fino a Porta a Prato (quindi piazza Beccaria-viale Gramsci-piazzale Donatello-viale Matteotti- piazza della Libertà-viale Lavagnini-viale Strozzi-viale Fratelli Rosselli). Da Porta a Prato gli atleti entreranno in via Ponte alle Mosse e passando da via Paesiello e via delle Cascine arriveranno al piazzale di fronte alla Facoltà di Agraria.

Da lì inizieranno il tracciato interno alle Cascine (viale dell’Aeronautica, piazzale dell’Indiano, viale Washington, piazzale Kennedy, viale Lincoln, viale Shelley, viale della Catena, viale della Piramide, viale della Tinaia, piazzale Kennedy, viale dell’Indiano, viale del Pegaso, viale dell’Aeronautica, piazzale delle Cascine, viale degli Olmi, piazzale Jefferson, viale del Visarno, via del Fosso Macinante), poi gli atleti attraverseranno l’Arno su Ponte alla Vittoria per poi imboccare via della Fonderia, costeggiare il fiume (lungarni Santa Rosa e Soderini) e una volta arrivati in piazza Nazario Sauro entreranno in via dei Serragli.

Percorsa tutta questa strada arriveranno in piazza della Calza dove svolteranno per riprendere via Romana. L’itinerario continua su piazza Pitti, via Guicciardini, via dei Bardi, piazza Santa Maria Soprarno per poi tornare a costeggiare il fiume (lungarni Torrigiani, Serristori, Cellini) e attraversarlo di nuovo su Ponte San Niccolò. Da qui gli atleti percorreranno i lungarni del Tempio, Colombo, Aldo Moro fino a via della Casaccia per poi tornare indietro da via Aretina transitando da via di San Salvi, via Chiarugi, via di Credi, via Mannelli e, attraversando Ponte al Pino, arrivare in zona Campo di Marte.


Dopo essere transitati in via Campo d'Arrigo, i maratoneti percorreranno il perimetro dello stadio Franchi (viali Malta, Fanti, Paoli, Nervi, Fanti) e continueranno in largo Gennarelli, via Frusa, via San Gervasio, piazza Antonelli, via Volturno, viale Fanti, viale Cialdini per poi arrivare in viale De Amicis e da lì attraversare la linea ferroviaria utilizzando il cavalcavia di piazza Alberti. L’itinerario prosegue in via Piagentina fino alla svolta in via Fra’ Giovanni Angelico: questa strada sarà percorsa interamente fino all’intersezione con viale Amendola. Da qui gli atleti attraverseranno il viale Giovine Italia per imboccare via dell’Agnolo e proseguire sulla direttrice via Santa Verdiana-piazza D’Azeglio-via della Colonna-piazza Santissima Annunziata-piazza San Marco fino a raggiungere il cuore del centro storico: via Ricasoli, via dei Pucci, via Martelli, piazza San Giovanni, via Roma, piazza della Repubblica, via Strozzi, via della Vigna Nuova, piazza Goldoni.


La gara proseguirà in Borgo Ognissanti, via il Prato, piazzale di Porta al Prato, via Montebello, via Curtatone per poi tornare sui lungarni Vespucci e Corsini, attraversare il fiume prima su Ponte Santa Trinita e poi, dopo aver percorso Borgo San Jacopo, nuovamente su Ponte Vecchio. A questo punto gli atleti saranno nuovamente nel cuore del centro storico: via Por Santa Maria, piazza della Signoria, via Calzaiuoli, piazza Duomo, via del Proconsolo da cui imboccheranno via Ghibellina. L’ultimo tratto prevede il passaggio in viale Giovine Italia, piazza Piave, lungarno della Zecca Vecchia, Corso Tintori e l’arrivo in piazza Santa Croce.
Per quanto riguarda la minirun, la partenza avverrà da piazza Santa Croce e il percorso si snoderà su via Magliabechi-Corso Tintori-via dei Neri-via della Ninna-piazzale degli Uffizi-piazza Signoria-via Vacchereccia-via Por Santa Maria-piazza del Pesce-lungarno degli Archibusieri-lungarno dei Medici-piazza dei Giudici-lungarno Diaz-lungarno alle Grazie-piazza Cavalleggeri-Corso Tintori-via Magliabechi e arrivo in piazza Santa Croce.

Un punto per la Fiorentina in EL. Doppio Bernardeschi, rosso per Roncaglia

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Ritorno a Basilea per Paulo Sousa e pareggio (2-2) per la Fiorentina che non centrano la qualificazione con 90’ di anticipo ma, grazie anche al pari tra Lech Poznan e Belenenses, potranno accedere ai sedicesimi di finale anche solo pareggiando contro i portoghesi nell’ultima partita della fase a gironi.

Una doppietta di Bernardeschi, in tredici minuti, alimenta le speranze della Fiorentina che si spengono però a causa dell’espulsione di Roncaglia che facilita la rimonta del Basilea con Suchy nel primo tempo e Elneny a venti minuti dalla fine. E pensare che il Basilea presentava una formazione rimaneggiata con diverse assenze in difesa. Davanti a Vailati giocano Xhaka, Lang, Suchy e Safari; a centrocampo Zuffi e Bjarnason con il tridente Embolo, Elneny e Boerius a supportare l’unica punta Janko. Paulo Sousa manda in campo Sepe, confermato portiere di coppa, Roncaglia, Rodriguez e Astori sulla linea difensiva, Bernardeschi, Vecino, Badelj e Alonso a centrocampo e Borja Valero e Ilicic dietro all’unica punta Kalinic.

 

Primo tempo

 

Parte molto bene la Fiorentina. Dopo tre minuti subito le proteste di Ilicic che, dopo una percussione in area, viene fermato in scivolata da Elneny con un evidente tocco di braccio, ma l’arbitro lascia correre. Al 23’ un lancio di Borja Valero permette a Bernardeschi di trovarsi tutto solo sulla parte destra dell’area con il numero 10 viola che non sbaglia e trova la rete del vantaggio. Passano appena tre minuti e Roncaglia si fa espellere condizionando tutto il resto della partita. Il difensore ha un duello in velocità con Embolo ed affonda con il gomito costringendo l’arbitro a tirare fuori il cartellino rosso. Brutto e inspiegabile gesto del difensore argentino che costringe Paulo Sousa a sostituire Ilicic per inserire Tomovic. Il Basilea prende coraggio e ci prova con una conclusione da fuori di Elneny che termina alta e poi con un destro in diagonale di Bjarnason, che si spegne sul fondo. Al 36’ c’è un rinvio coi piedi sbagliato da Vailati, Alonso mette in mezzo un cross preciso che Kalinic raccoglie, difende palla spalle alla porta, e serve ancora Bernardeschi che, a tu per tu col portiere, non sbaglia e trova il 2-0 e la doppietta personale. Neanche il tempo di esultare però che il Basilea trova la rete per accorciare le distanze: sugli sviluppi di un calcio di punizione cross dalla destra di Zuffi, miracolo di Sepe sul colpo di testa di Embolo e tap-in vincente da due passi di Suchy. Si va al riposo con la Fiorentina in vantaggio 2-1.

 

Secondo tempo

 

La superiorità numerica del Basilea a lungo andare si fa sentire anche se il primo brivido della ripresa lo regala Alonso che calcia fuori di pochissimo un calcio di punizione guadagnato da Kalinic. Gli svizzeri dopo vani tentativi trovano il modo di mettere in difficoltà la retroguardia viola. Al 70’ un cross per la testa di Janko viene neutralizzato da Gonzalo Rodriguez, che fa sempre buona guardia e libera. Tre minuti dopo arriva il pareggio quando Elneny controlla bene al limite dell’area, raccogliendo un colpo di testa a spazzare di Tomovic, e calcia trovando l’angolino dove Sepe non può arrivare. Il giocatore egiziano bissa così il goal realizzato all’andata e trova il 2-2. I padroni di casa ci credono e provano, con due conclusioni, di Callà che terminano alte a chiudere la gara ma gli uomini Sousa reggono l’impatto e la partita si chiude con la spartizione della posta in palio. Il Basilea strappa il punto che la qualifica come prima del girone al prossimo turno, la Fiorentina resta seconda e dovrà cercare la qualificazione nell’ultima gara contro il Belenenses.

 

L’allenatore

 

Paulo Sousa commenta, al termine del match contro il Basilea, il punto conquistato: “A fine gara c’è stato un grande applauso nello spogliatoio, c’è stato l’orgoglio di una squadra che è riuscita a giocare nonostante tanti episodi e tanti errori. Abbiamo sempre cercato di verticalizzare, di cercare il gol. Su Roncaglia – aggiunge l’allenatore della Fiorentina – ci sono stati diversi episodi da analizzare. Con lui e gli altri cerchiamo di avere un controllo emozionale. Vogliamo divertirci giocando a calcio, dobbiamo crescere, alcuni giocatori come Roncaglia sono più in difficoltà ma cerchiamo di aiutarlo per migliorare. Bernardeschi capisce sempre di più come occupare gli spazi, stiamo lavorando su di lui, ha un’attitudine al miglioramento e al lavoro. Sono molto contento perché è un ragazzo da prendere come esempio”.