domenica, 22 Dicembre 2024
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Il “mistero” di Rembrandt in mostra a Palazzo Medici Riccardi

Per anni "L'Adorazione dei magi" è rimasta in un deposito, adesso viene attribuita a Rembrandt. La mostra di Palazzo Medici Riccardi consentirà di vedere anche cosa si cela dietro il dipinto

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Dall’8 dicembre 2022, a Firenze, negli spazi di Palazzo Medici Riccardi, con un unico biglietto d’ingresso si potrà visitare non solo il percorso museale e la mostra in corso Passione Novecento, ma anche l’esposizione Studiando Rembrandt – Individuare il prototipo, vedere l’invisibile, che ha come protagonista il dipinto “L’Adorazione dei Magi” attribuito all’artista olandese e i relativi studi attorno all’opera (con la diretta partecipazione del Museo d’arte di Göteborg). Un piccolo mistero che ancora oggi affascina appassionati e studiosi.

L’opera, realizzata in tecnica mista su carta riportata su tela, è di proprietà di una famiglia romana ed è rimasta per secoli “dimenticata” in un fondo storico-artistico cinquecentesco. Il prototipo rembrandtiano di questo soggetto iconografico, a cui fanno riferimento le derivazioni conservate a Göteborg e a San Pietroburgo, era considerato perduto dagli studiosi. Grazie al ritrovamento, il piccolo (54 x 43,5 cm) e sofisticato capolavoro viene esposto per la prima volta al grande pubblico dopo un accurato restauro svolto nel 2016, in seguito ad una caduta accidentale del dipinto, e ad un’approfondita campagna di ricerche presentate al simposio di Villa Medici nel giugno 2021.

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“Studiando Rembrandt” a Palazzo Medici Riccardi

Il formato de L’Adorazione dei Magi in mostra a Firenze è assimilabile a una serie di incisioni eseguite da Rembrandt sull’Infanzia e sulla Passione di Cristo (54,5 x 44,5 cm). L’opera è stata realizzata con una rara tecnica di schizzo a inchiostro su carta (eseguito con pennello, matita o altro medium) velato a olio, successivamente applicato su tela, che rimanda all’artista stesso. Grazie alle analisi diagnostiche eseguite sulla tela, in modo particolare alle indagini mediante riflettografia infrarossa IR, è stato possibile studiare e analizzare disegni invisibili ad occhio nudo, che sono stati realizzati a mano libera con una punta umida molto sottile, per essere poi definiti a penna, e che proprio in occasione della mostra vengono presentati e condivisi. Un vero e proprio schizzo preparatorio.

I visitatori dell’esposizione potranno così farsi trasportare nella fase ideativa dell’opera; non solo: grande pubblico e studiosi avranno la possibilità di approfondire gli elementi stilistici, storico-artistici e tecnici correlati al dipinto e di comprendere i rapporti con le altre versioni dell’opera presenti in Europa. Infatti, i diversi “passaggi” di segno a inchiostro, talvolta a pennello, le intuizioni, i ripensamenti – resi visibili dalle indagini -, testimoniano la ricerca delle forme da parte dell’artista e introducono alla visione dell’opera nella sua attuale straordinaria bellezza. Fondamentale è in tal senso il confronto del dipinto con le versioni di Göteborg e di San Pietroburgo, le quali, a parte le dimensioni ed alcuni dettagli, si presentano molto simili. In virtù del confronto fra le tre versioni si chiariscono alcuni elementi stilistici finora ritenuti inspiegabili.

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Informazioni pratiche

L’esposizione “Studiando Rembrandt”, in corso fino al 29 gennaio 2023 a Palazzo Medici Riccardi, è promossa dalla Città Metropolitana di Firenze e organizzata da MUS.E e Associazione MetaMorfosi in collaborazione con Fondazione Patrimonio Italia Fondazione A. Teerlink. La mostra è visitabile dal lunedì alla domenica (eccetto il mercoledì) dalle ore 09:00 alle 19:00. Per ulteriori info e sui biglietti è possibile consultare il sito ufficiale di Palazzo Medici Riccardi.

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