mercoledì, 24 Aprile 2024
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Alla scoperta della vera Gioconda, ecco le immagini/VIDEO

Sono partite le ricerche per portare alla luce la tomba della vera Gioconda, Lisa Gherardini, che si presume sepolta sotto il convento di Sant'Orsola. I ricercatori, armati di georadar, stanno scandagliando in queste ore il sottosuolo. Insieme alle tv di mezzo mondo, c'era anche IlReporter.it.

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Sono partite le ricerche per portare alla luce la tomba della vera Gioconda, Lisa Gherardini, che si presume sepolta sotto il convento di Sant’Orsola. I ricercatori, armati di georadar, stanno scandagliando in queste ore il sottosuolo. Insieme alle tv di mezzo mondo, c’era anche IlReporter.it.

DA AL JAZEERA ALLA BBC. Decine le troupe televisive accorse da ogni angolo del globo per seguire l’evento in diretta, dalla Bbc ad Al Jazeera, fino a tv russe e francesi. La scoperta, in effetti, potrebbe essere di quelle di portata globale: sotto Sant’Orsola potremmo ritrovare i resti della modella che prestò il volto e il celeberrimo sorriso a Leonardo da Vinci. O almeno questa è l’affascinante ipotesi di Silvano Vinceti, presidente del Comitato per la valorizzazione dei beni artistici e culturali.

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GEORADAR. Le ricerche con il georadar andranno avanti per tre giorni, per avere una sorta di mappa del tesoro, dopodiché si passerà alla fase operativa degli scavi, a partire dal 9 maggio. Da una prima analisi pare che sotto una delle due chiese interne al convento vi sia una cripta: qui dovrebbe trovarsi la tomba della Gioconda.

DALLA TELA ALLA PLASTILINA. Se e solo se i resti saranno trovati (una volta superato il test del Dna), si procederà alla ricostruzione 3D del volto di Monna Lisa. Ma non pensate a un modellino virtuale fatto al computer, perché i ricercatori hanno tutt’altro in mente: “una sorta di scultura a tutto tondo – spiega il coordinatore della ricerca, il professor Francesco Mallegni – a partire dal calco del teschio”. Una tecnica in grado di dare “un’anima alla ricostruzione del volto”, chiarisce il professore. Perché le nuove tecnologie non basterebbero certo a riprodurre l’espressività di Monna Lisa.

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