Lawrence Halprin ha rivoluzionato il modo di fare progettazione paesaggistica con il suo metodo di trasformazione dei luoghi e il coinvolgimento dei cittadini nel processo progettuale. La Palazzina Reale, nuova casa dell'architettura di Firenze, ospita la mostra “Lo spazio pubblico performativo. Disegni e progetti di Lawrence e Anna Halprin”, aperta da domani fino al 14 maggio.
I “processi partecipativi” con 40 anni di anticipo
Halprin fu tra i primi a mettere in discussione l’idea del progettista come figura solitaria, in favore di un metodo di configurazione del paesaggio fondato sulla dimensione partecipativa e sperimentale. Lo fece senza rinunciare, in nessuno dei suoi progetti, ad assumersi le responsabilità della rappresentazione estetica ed artistica del progetto. Lawrence Halprin ha dimostrato, con 40 anni di anticipo, la possibilità che il progettista e la cittadinanza attiva siano reciprocamente coinvolti nella progettazione di uno spazio pubblico condiviso, capace di avere successo nel tempo, senza mediazioni al ribasso. La mostra è anche un riconoscimento al celebre architetto-paesaggista americano, che a metà degli anni 80 fu invitato proprio a Firenze per presentare un suo progetto per l’area ex Fiat di Novoli.
L'esposizione, curata da Annalisa Metta e Benedetta Di Donato del Dipartimento di Architettura dell'Università Roma Tre, raccoglie disegni e progetti dell'architetto e paesaggista americano. È promossa dal Dipartimento di Architettura, dal Corso di laurea magistrale e dal Dottorato di ricerca in Architettura del Paesaggio dell’Università di Firenze, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Firenze e dalla Fondazione Architetti Firenze. Resterà aperta dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20, sabato e domenica dalle 11 alle 21 (sabato 2 e 9 maggio aperture serali straordinarie dalle 16 alle 24).