Un premio al loro ultimo lavoro , quel “Maraviglioso Boccaccio” in uscita nei prossimi mesi, un premio alla carriera, un premio al loro modo di onorare la Toscana. I fratelli Paolo e Vittorio Taviani sono i vincitori del Pegaso d'Oro, la massima onorificenza della Regione Toscana consegnata ieri dal governatore Enrico Rossi.
“Tornati a casa grazie a Boccaccio”
“Un premio che ci commuove, un premio che ci onora e ci fa tornare a casa, quella casa lasciata tanti anni fa e a cui abbiamo sempre saputo che saremmo tornati. E oggi questo accade grazie alla Regione”. Così i fratelli Taviani hanno commentato la vittoria del Pegaso d'Oro.
“Un grazie che rendiamo tangibile col nostro ultimo film dedicato al Boccaccio, girato nella nostra terra – hanno aggiunto –, nelle nostre bellissime città e campagne che ci ha riportato a lavorare qui dopo vent'anni. Si dice che l'ultimo realizzato è quello che ogni autore ama di più, e c'è qualcosa di vero in questo. Ma noi sappiamo che c'è un film per cui i toscani, ma anche noi, nutrono un'affezione particolare, cioè La notte di San Lorenzo. Noi speriamo che Maraviglioso Boccaccio entri in concorrenza per l'affetto che susciterà nell'animo dei toscani, a partire dalla speranza di organizzare qui a Firenze la sua prima nazionale”.
Un Decameron nel nuovo millennio
Il nuovo film di Paolo e Vittorio Taviani, “Maraviglioso Boccaccio”, è ispirato alle novelle del Decameron di Giovanni Boccaccio ed è stato girato nel centro storico di Pistoia, a Villa La Sfacciata di Scandicci, nel centro storico fiorentino e a Pienza dal marzo al novembre 2014 in collaborazione con Toscana Film Commission.
“Due grandi autori che meritano in pieno questo riconoscimento per tutta la loro opera, segnata dalla voglia di libertà e dall'impegno civile così legato alle loro radici in questa terra, l'Itaca verso cui non hanno mai abbandonato il loro pensiero e a cui oggi sono tornati”, ha detto il presidente Rossi. “Un segno che oggi risulta particolarmente importante e attuale in tempi bui e segnati da tante forme di peste, come quella raccontata dal Boccaccio, che oggi richiedono la rinascita di un nuovo umanesimo contro ogni fondamentalismo: e da dove se non da questa Toscana può trovare un punto di partenza che ridia fiducia e un senso del futuro a tutti noi? Grazie ai Taviani per la loro opera, e mi si lasci dire dell'onore che è in primis per me, da sempre loro grande ammiratore, consegnare loro un Pegaso d'Oro più che meritato”.