Anno nuovo, mostre nuove. Sì, ok, ma le mostre in corso o che stanno per finire? Quelle che poi… “Quanto avrei voluto vederla ma non ce l’ho proprio fatta”. Il periodo delle feste è il momento migliore per concedersi il lusso di una visita a un museo e magari, stando attenti a scegliere la giornata adatta, si può anche avere la fortuna di non di non trovare code e troppa confusione.
Ecco allora una breve sintesi delle esposizioni fiorentine (e non solo) che chiuderanno all’inizio del 2020.
Museo Stibbert
Un luogo speciale – dove di sicuro non troverete la confusione di alcune gallerie del centro – è il Museo Stibbert, dove, insieme alla bellissima collezione permanente e al parco romantico che circonda la villa, potrete far visita (fino al 6 gennaio) a “Frederick Stibbert artista e collezionista”, la mostra che offre uno sguardo inedito sulla poliedrica figura di Stibbert, ovvero sulla sua attività di pittore amatoriale e la sua attività di collezionista dei pittori a lui coevi.
Palazzo Strozzi
C’è tempo fino al 12 gennaio per fare visita a “Natalia Goncharova. Una donna e le avanguardie, tra Gauguin, Matisse e Picasso”, al piano nobile di Palazzo Strozzi, un viaggio tra le opere delle rivoluzionaria pittrice russa, amata e rispettata dai più grandi artisti del Novecento.
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Muse Galileo e Palazzo Pitti
12 gennaio come data di chiusura anche per altre due mostre: “Leonardo da Vinci e il moto perpetuo”, al Museo Galileo, che offre – per gli amanti della scienza e del genio da Vinci – uno spaccato degli studi con i quali Leonardo cercò di stabilire se fosse possibile realizzare macchine a moto perpetuo, e “Plasmato dal fuoco. La scultura in bronzo nella Firenze degli ultimi Medici”, mostra che ripercorre (negli spazi al pianterreno di Palazzo Pitti) l’arte e la storia dei maestri fiorentini del metallo nel Seicento e Settecento.
Fuori Porta: Santa Maria della Scala a Siena e Museo della città di Livorno
Tra le imperdibili che valgono una gita fuori porta c’è sicuramente “Tex, 70 anni di un mito” a Santa Maria della Scala a Siena che ripercorre la storia della fortuna editoriale del personaggio nato nel 1948 dalla fantasia di Giovanni Luigi Bonelli. E infine “Modigliani e l’avventura di Monparnasse. Capolavori delle collezioni Netter e Alexandre”, fino al 16 febbraio al Museo della città di Livorno. Per celebrare il centenario della morte del pittore, sono eccezionalmente riuniti nella sua città natale i dipinti e disegni appartenuti ai due collezionisti più importanti che lo hanno accompagnato e sostenuto nella sua vita (Paul Alexandre e Jonas Netter) insieme a un centinaio di altri capolavori rappresentativi della grande École de Paris. Non dite che non vi avevamo avvisato.