giovedì, 28 Marzo 2024
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Nardella e Tombari inaugurano le Rampe del Poggi

Il sindaco Nardella e il presidente di Fondazione CR Firenze Tombari inaugurano le Rampe del Poggi dopo il restauro. Dopo 100 anni tornano i giochi d'acqua

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Il nuovo impianto idrico delle Rampe del Poggi, completamente restaurato, è stato inaugurato oggi dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dal presidente della Fondazione CR Firenze Umberto Tombari.

Centinaia di persone, nonostante la pioggia, hanno atteso che l’acqua tornasse a scorrere, dopo un secolo, dalle fontane del complesso ideato da Giuseppe Poggi. Così il primo zampillo è stato salutato da un applauso e dalle note dell’Inno alla gioia di Beethoven.

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Il restauro è stato finanziato interamente da Fondazione CR Firenze nell’ambito della normativa ‘Art Bonus’ ed è stato curato dal Comune di Firenze con la supervisione dei tecnici dello Studio Hydea, incaricato dalla Fondazione. Tutta l’operazione, eseguita dall’Impresa Bartoli che ha vasta esperienza in opere di restauro, ha comportato per la Fondazione un impegno economico complessivo di 2,5 milioni di Euro.

Nardella e Tombari inaugurano le Rampe del Poggi

Nardella: “Giornata storica”

“Oggi – ha detto il sindaco Nardella – è grande la gioia di rivedere questo complesso architettonico e monumentale tornare a funzionare come 100 anni fa. E di questa meraviglia ringrazio tutti coloro che ci hanno permesso di arrivare fin qui: a partire dalla Fondazione CR Firenze che ha finanziato l’opera, al Comune che ha seguito il restauro, fino a tutti coloro che ci hanno lavorato ogni giorno e ai fiorentini che ci hanno spronato affinché si completasse la riqualificazione delle Rampe. Siamo davvero molto felici per questa giornata indimenticabile e storica’’.

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Tombari: “Grandi cose possibili se l’obiettivo è condiviso”

“Un intervento molto impegnativo e con non poche difficoltà – ha sottolineato il presidente Tombari – completato in soli nove mesi. Il merito va alle maestranze per l’entusiasmo e l’alta competenza dimostrata. Firenze ha davvero delle eccellenze senza le quali il risultato non sarebbe stato questo e in tempi così rapidi. Ciò è avvenuto anche perché tutti abbiamo lavorato in armonia e in sintonia guardando al risultato finale. Dunque è possibile fare grandi cose se l’obiettivo è condiviso. Questo è quello che la nostra Fondazione ha cercato di fare in questi anni e sono orgoglioso di concludere il mio mandato con questa testimonianza che dimostra la capacità sinergica di una città e delle sue massime istituzioni’’.

 

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