venerdì, 21 Giugno 2024
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“Yōkai”, mostri e spiriti giapponesi al Museo degli Innocenti

Dal rituale delle 100 candele fino alle illustrazioni di Giulia Rosa: tutte le curiosità e le informazioni sulla mostra visitabile fino al 3 novembre 2024 al Museo degli Innocenti di Firenze

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Fino al 3 novembre 2024 al Museo degli Innocenti di Firenze arriva “YŌKAI. Mostri, Spiriti e altre Inquietudini nelle Stampe Giapponesi”, a cura di Paola Scrolavezza, tra le massime nipponiste in Italia e direttrice del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture moderne dell’Università di Bologna e Eddy Wertheim, direttore della Japanese Gallery Kensington di Londra.

In mostra oltre 150 opere del XVIII e XIX secolo: stampe antiche ancora inedite, libri rari, maschere, oltre a armi ed armature in prestito dal Museo Stibbert di Firenze. Una mostra decisamente sui generis: interattiva, capace di raccontare una cultura diversa e lontana dalla nostra e adatta non solo ad un pubblico adulto, ma anche – e soprattutto – a ragazzi e bambini. A corredo dell’esposizione è in programma anche un ricco calendario di iniziative, che saranno comunicate di volta in volta: tutti gli aggiornamenti qui.

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Le sfide della mostra “YŌKAI. Mostri, Spiriti e altre Inquietudini nelle Stampe Giapponesi”

La mostra “YŌKAI. Mostri, Spiriti e altre Inquietudini nelle Stampe Giapponesi” al Museo degli Innocenti di Firenze naviga controcorrente rispetto alle mostre tradizionali cercando di suscitare curiosità nel visitatore invitandolo non solo ad osservare, ma anche ad interagire con le opere. Così, da quella che potrebbe apparentemente sembrare una provocazione, nasce una grande sfida. Questo genere di esposizioni esaltano poi anche le differenze e le complessità degli spazi espositivi che si trovano ad abitare: nel caso della mostra agli Innocenti, si tratta infatti di una mostra site specific.

Chi sono gli Yōkai?

Ma chi sono gli Yōkai? Si tratta di mostri o spiriti, chiamati anche yūrei, che popolano le leggende giapponesi sin dalle origini, quando venivano tramandate oralmente ed incarnano alla perfezione sensazioni, inquietudini, paure e desideri frutto di un preciso momento storico. Dopo lunghe lotte intestine infatti, agli inizi del XVII secolo, l’epoca Edo inaugurò in Giappone un periodo di pace e stabilità, destinato a durare oltre duecento anni e caratterizzato dalla politica del sakoku, il “paese chiuso”, volta a impedire qualsiasi contatto con l’occidente da un rigido controllo politico e sociale e da profondi squilibri economici.

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Nella produzione artistica – sia figurativa che letteraria – si afferma l’estetica del “crepuscolo”, in giapponese tasogare, adatta a dar voce a quest’epoca di trasformazioni. Ed ecco che le stampe ukiyoe iniziano ad ospitare al loro interno gli odokuro (giganteschi scheletri affamati), i bakeneko (gatti mostruosi), i kappa (esseri acquatici che importunano le natanti), le kitsune (avvenenti donne-volpi) immersi in scene e spazi del quotidiano a far riemergere tutto ciò che si cerca di nascondere sotto al tappeto o di controllare: dalla paura della notte fino a strade o campagne dimenticate dal processo di urbanizzazione.

Lo sapevi che… in mostra si può prendere parte al “rituale delle 100 candele”?

Visitando la mostra “YŌKAI. Mostri, Spiriti e altre Inquietudini nelle Stampe Giapponesi” al Museo degli Innocenti di Firenze si potrà entrare in una sala immersiva in grado di far rivivere al visitatore l’esperienza della più leggendaria prova di coraggio dei samurai, il rituale delle 100 candele.

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Una pratica che iniziava dopo l’ora del tramonto e vedeva i guerrieri riunirsi in una stanza illuminata dalla luce di 100 candele. Ognuno di loro doveva raccontare ai compagni una storia popolata di yōkai con l’obiettivo di testare il loro coraggio spaventandoli a morte. Al termine della storia, chi l’aveva narrata doveva alzarsi, spegnere la candela di una lanterna, prendere uno specchio e specchiarvisi nell’angolo più lontano dagli altri: l’oscurarsi progressivo della stanza accompagnava la narrazione di racconti sempre più spaventosi e carichi di suspense.

Allo stesso modo, i visitatori potranno fare il loro ingresso agli Innocenti in una stanza totalmente buia, illuminata soltanto dalla fioca luce di 100 candele che, con un gioco di specchi sembreranno moltiplicarsi e proietteranno sui loro volti rosse ombre tremolanti. Le candele si spengeranno poi una ad una, accompagnate dalla voce roca del fantasma di un vecchio samurai, morto dopo essere impazzito per aver incontrato un vero mostruoso yōkai nella notte.

Le illustrazioni di Giulia Rosa alla mostra degli Yōkai al Museo degli Innocenti

E per finire, come ogni progetto di Vertigo Syndrome, non poteva mancare la “mostra nella mostra” con una selezione di opere realizzate appositamente da giovani artisti contemporanei. In questo caso, le tavole inedite sono realizzate da Giulia Rosa che ha scelto di raccontare lo spettro di emozioni che abitano gli esseri umani, dando particolare rilievo al tema dell’amore, da cui tutto il resto prende vita, ispirandosi ancora una volta al mondo degli yōkai.

Giorni, orari di apertura e biglietti della mostra “Yōkai” al Museo degli Innocenti

La mostra “YŌKAI. Mostri, Spiriti e altre Inquietudini nelle Stampe Giapponesi” al Museo degli Innocenti in piazza della Santissima Annunziata a Firenze è visitabile dal lunedì al venerdì (ore 10:00-19:00; ultimo ingresso alle 18:00) e il sabato e la domenica (ore 11:00-20:00; ultimo ingresso alle 19:00). Aperture straordinarie: lunedì 24 giugno e giovedì 15 agosto 2024. Prezzo: intero 16,50 euro; ridotto 14. Per saperne di più su eventuali riduzioni o per altre informazioni si consiglia di visitare il sito ufficiale del museo.

 

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