“Il 1° maggio è una festa di valori, non si tratta di ideologie. C’è un accordo regionale – spiegano i sindacati di categoria – e il 1° maggio è tra le 5 festività annuali concordate”.
“Il sindaco – continuano – è ancora in tempo per fare un passo indietro”. Nel frattempo anche le associazioni dei consumatori si sono organizzate per dare battaglia alla scelta, proclamando per domani lo ”sciopero degli acquisti’.